Il Comitato spontaneo per il No, chiede un confronto pubblico. Il 4 Dicembre di questo anno, gli elettori di Barrafranca saranno chiamati alle urne, come del resto tutto il territorio nazionale, per rispondere al quesito referendario che il Governo ha sottoposto in relazione alla riforma Costituzionale che tende a modificare 47 articoli della nostra Costituzione. Il Comitato per il No di Barrafranca, ci teniamo a sottolinearlo non è sicuramente un nuovo soggetto politico, ma nasce dall’esigenza spontanea di manifestare le vere ragioni che hanno portato i seguenti membri a sviluppare tale tesi. L’obiettivo principale è quello di rendere edotta la popolazione Barrese del merito della riforma e delle infinite ragioni che spingono appunto a votare No. Principalmente ci preme evidenziare come una riforma Costituzionale venga bocciata da gran parte del Parlamento e delle forze politiche, elemento significativo di una spaccatura del mondo politico e quindi di tutta la Nazione, in una riforma invece che deve essere condivisa da gran parte del popolo Italiano, perché si tratta della legge delle leggi, ciò che ha concesso dal 1948 ad oggi al popolo italiano di avere un contesto democratico e delle connivenze comunitarie efficaci ed efficienti. Se si entra poi nel merito della riforma, esistono innumerevoli elementi critici e di dibattito, cominciando dal testo della riforma che appare a prima vista di origine pentastellata, con spunti simili all’antipolitica, è evidente l’accarezzamento alle strumentali allusioni di pseudo risparmio e di contenimento dei costi, aspetto assolutamente non veritiero. Ancora di più ci preme ricordare la deplorevole bugia caratterizzata dall’eliminazione del bicameralismo perfetto, che non avverrà in seguito al conflitto di attribuzione di ben 22 materie che verranno allo stesso modo trattate da Camera e Senato, un nuovo Senato concepito ad uso e consumo del premier più affubolatore della storia politica Italiana, che verrà formato dai Sindaci delle grandi città o dai governatori regionali, che percepiranno lauti compensi in termini di diarie e rimborsi di viaggi, determinando quindi costi elevati e nessun risparmio in merito. Ancora di più, l’accentramento in merito alla riforma del titolo quinto, che determinerà un ritorno di poteri che prima erano delle regioni verso il Capo dello Stato, elemento che non garantisce risparmi, basti pensare che lo Stato centrale ha aumentato di 87 miliardi la spesa pubblica a differenza delle regioni che hanno risparmiato dieci miliardi di euro,con questa riforma il ruolo delle regioni e dei consorzi provinciali è simile ai gabellieri per conto dello Stato. Infine la riforma Costituzionale deve essere trattata e analizzata con estrema attenzione e razionalità, scevra da ogni condizionamento politico e ideologico, errore imperdonabile e grave che invece ha commesso il premier Renzi. Il comitato invita tutti i cittadini a votare No, escludendo ogni forma di obbiettivo strumentale, anzi appunto per la valenza della riforma, chiediamo un confronto pubblico con sostenitori del Si, che latitano a Barrafranca nonostante le sigle rappresentative presenti nell’emisfero politico barrese. Vorremmo conoscerli ed analizzare insieme a loro in un confronto pubblico la trattazione seria ed attenta di questa riforma. Ringraziamo l’emittente Radio Luce per la relativa disponibilità all’incontro che non potrà realizzarsi ( nonostante la nostra disponibilità) se non sono presenti i relativi sostenitori del Si, in relazione alle regole nazionali sulla par condicio!
Enna. Promozione della donazione di organi a Piazza Armerina
Banchetto informativo presso il Presidio Territoriale di Assistenza