In occasione del Natale, nella sede dell’associazione “IL SORRISO” di Barrafranca (EN) è stato allestito un presepe particolare e originale, dal titolo “In Cammino con Maria”. Ha realizzarlo la poliedrica prof.ssa Maria Costa che per anni ha insegnato arte nelle scuole medie. Come ormai da anni, la prof.ssa Costa ha accettato l’invito dell’Associazione di allestire un presepe che, quest’anno, ha come ambientazione la chiesa Itria di Barrafranca. Non troviamo la classica capanna, le casette e l’ambientazione dei presepi tradizionali, ma dei plastici che prendono spunto dalla suddetta chiesa. “Volendo rappresentare la chiesa Itria di Barrafranca, – ci spiega la professoressa- non potevo non intitolare questo presepe IN CAMMINO CON MARIA, poiché in questa chiesa è presente una tela della Madonna del Cammino, conosciuta da tutti come la Madonna dell’Itria”. L’iconografia classica raffigura la Madonna con il Bambino in braccio, seduta sopra un baule, portato a spalla da due uomini, evangelisti o viandanti. Così al centro del presepe nella parte più alta troviamo l’altare con il “Ciborio” e l’abside, al cui interno è posta la tela della Madonna del Cammino, o dell’Itria, che nella chiesa trova posto nella prima cappella di sinistra.
Il presepe è composto di nove plastici, realizzati in polistirolo e rifiniti con merletti e pizzi, tipici dei presepi della Costa. Otto plastici raffigurano le cappelle, mentre il più grande raffigura l’altare maggiore della chiesa. Le cappelle non sono rappresentate nella forma tradizionale che troviamo in chiesa, di essi hanno solo il nastro al vertice, che racconta le vicende di ogni cappella, ma hanno le porte alla maniera orientale, simili a quelle che si trovano ai lati dell’altare maggiore. “Mi è sempre piaciuto unire Occidente e Oriente- continua la professoressa- e per questo ho immaginato e realizzato queste cappelle non alla maniera classica, ma con porte orientali… e all’interno le ho trasformate in ambienti nostri, tipici barresi”. Simbolicamente le cappelle uniscono tradizioni Oriente, Occidente e di vita barrese, perché in esse la professoressa Maria ama ricreare il proprio paese, le proprie origini, il proprio vissuto. Le cappelle raffigurano il CAMMINO DI MARIA dall’annunciazione alla nascita del Figlio. In esse sono raffigurati i momenti simbolo della preparazione al Natale: l’annunciazione a Maria (Eccomi! Sono la serva del Signore), l’annunciazione a Zaccaria (Angelo a Zaccaria: Elisabetta ti darà un figlio che chiamerai Giovanni), l’annunciazione a Giuseppe (Angelo a Giuseppe: essa partorirà un figlio che chiamerai Gesù), l’incontro tra Maria ed Elisabetta (Benedetta tu fra le donne e benedetto il tuo grembo), la nascita di Giovanni Battista (E tu bambino sarai chiamata Profeta dell’Altissimo), Giuseppe e Maria durante il censimento (Giuseppe e Maria salgono in Giudea verso Betlemme), la ricerca di un alloggio (Maria e Giuseppe in cerca di un alloggio), dove Maria possa partorire e infine l’alloggio chiuso (In cammino verso Betlemme). Sotto il plastico raffigurante l’altare maggiore è stato ricreato il matrimonio di Maria e Giuseppe, celebrato da Zaccaria, alla presenza di Elisabetta. Al centro del presepe non poteva mancare la natività, con Maria, Giuseppe e Gesù. Tutto è curato nei minimi particolari, niente è lasciato al caso, dai vestiti dei personaggi, tutti in pura lana vergine, all’ambientazione delle cappelle: in ogni cappella troviamo utensili e mobili tipici della vita contadina barrese. Nell’annunciazione a Maria, la protagonista è una giovanissima ragazza, molto semplice, rappresentata nell’atto di ricamare, tipico delle giovani donne di una volta. Simbolicamente Maria sta ricamando il “piano di Dio“, il progetto della Cristianità che, grazie alla nascita di Gesù, si attua”. Acconto ha un baule, “a cascia“, che tutte le ragazze avevano per conservare la loro biancheria. Questa è vuota, c’è solo con la trina che Maria sta tessendo, che rappresenta la preparazione a una cristiana umanità. La cassa si ritrova anche nella casa di Elisabetta che, con la nascita del Battista, preannuncia il progetto divino. La cassa inoltre richiama proprio la Madonna del Cammino o dell’Itria, cui il presepe s’ispira. I particolari delle cappelle sono curati nei minimi dettagli, come nel plastico dell’annunciazione a Giuseppe, dove all’interno della cappella sono raffigurati tutti gli utensili da falegname, mentre il personaggio è raffigurato nell’atto di sistemare alcuni oggetti, come una “maidda”; o come nell’annunciazione a Zaccaria, dove l’interno della cappella è raffigurato un altare, in riferimento al suo ruolo di sacerdote del tempio, mentre il personaggio e raffigurato mentre prega. I materiali usati sono semplici. Le decorazioni di tutti i plastici sono realizzate in pasta di sale, le immagini arricchite di perline bianche e il tutto rifinito con tulle e merletti. Un presepe di grande effetto scenografico e di grande significato spirituale!
Rita Bevilacqua