Gino Paoli e Danilo Rea a Enna tra voce, pianoforte e improvvisazione

Gino Paoli e Danilo Rea a Enna tra voce, pianoforte e improvvisazione

- in Cultura, Enna, Spettacolo

Canzone d’autore e jazz si incontrano al Teatro Garibaldi di Enna, sabato 11 febbraio alle ore 20.30, grazie al felice connubio tra Gino Paoli e il pianista Danilo Rea.

Per la stagione firmata da Mario Incudine e realizzata grazie alla sinergia tra il Comune e l’Università Kore è tempo di “Due come noi che…”  il progetto che vede duettare insieme, voce e pianoforte, uno dei più grandi interpreti della canzone d’autore italiana e uno dei più lirici e creativi pianisti di oggi.

Uno spettacolo unico in cui il repertorio varia di serata in serata, veleggiando nel mare dell’improvvisazione grazie alle esperte mani di Rea e al desiderio di sperimentazione che da sempre accompagna Paoli. Ogni live è quindi diverso e irripetibile, con una scaletta aperta che spazierà tra i grandi classici nazionali e internazionali, gli indimenticabili successi di Paoli, e persino incursioni nella canzone d’autore napoletana e in quella francese.

Oltre ai numerosi impegni live, la “coppia di fatto della musica italiana” – come Paoli e Rea si definiscono con ironia – sempre alla ricerca di nuovi stimoli e sperimentazioni musicali, è al lavoro al terzo capitolo di questa avventura musicale in duo: dopo i fortunati “Due come noi che…” (album pubblicato nel 2012 che raccoglie una selezione di alcuni brani di questa felice esperienza musicale, rinnovando così il fortunato sodalizio artistico già sperimentato nel 2007 con il progetto “Milestones) e “Napoli con amore”, sta già lavorando a un nuovo disco, prossimamente in uscita, che sarà dedicato ai capolavori della musica francese.

Gino Paoli, qualora avesse bisogna di presentazioni, è uno dei cantautori che ha scritto alcune tra le più belle pagine della musica italiana come “Senza fine”, “Sapore di sale”, “La gatta”. Originario di Monfalcone, è a Genova, dove si è trasferito da bambino, che Gino Paoli – dopo aver fatto il facchino, il grafico pubblicitario e il pittore – debutta come cantante da balera, per poi formare una band musicale con gli amici Luigi Tenco e Bruno Lauzi. Quando la gloriosa casa discografica Ricordi, che aveva tenuto a battesimo Bellini e Donizetti, Verdi e Puccini, decise di estendere la propria attività alla musica leggera, scritturò questo cantante dalla strana voce miagolante oggi riconosciuto come uno dei più grandi rappresentanti della musica leggera italiana degli anni sessanta e settanta. Ha scritto e interpretato brani quali “Il cielo in una stanza”, “La gatta”, “Senza fine”, “Sapore di sale”, “Una lunga storia d’amore”, “Quattro amici”; ha partecipato a numerose edizioni del Festival di Sanremo; ha collaborato con numerosi colleghi alla realizzazione di album e di singoli di successo; ha composto musiche per colonne sonore di film.

Danilo Rea riesce ad attirare l’attenzione degli ascoltatori soprattutto grazie alla grande versatilità e all’apertura musicale. Dopo gli studi di pianoforte classico al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma e l’esperienza come musicista nel mondo del progressive rock, Danilo Rea debutta nel mondo del jazz con il “Trio di Roma” nel 1975, raggiungendo la notorietà internazionale. La sua musica è ricca di sorprendenti momenti di improvvisazione di grande lirismo che gli sono valsi l’accostamento al grande Keith Jarrett. Tuttavia, a differenza della star americana, Rea trae la propria ispirazione dalla tradizione musicale della sua terra di origine, dai classici e dal pop italiano, piuttosto che dal “Great American Songbook”. E quindi non sorprende che in Italia sia considerato come il grande poeta tra i musicisti di jazz e che sia diventato famoso suonando con molti cantautori e cantanti italiani e collaborando con alcuni tra i più grandi jazzisti statunitensi come Chet Baker, Lee Konitz, John Scofield, Joe Lovano.

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