Si investe del marchesato di Barrafranca il principe Nicolò Placido II Branciforte, figlio di Francesco II e di Caterina del Carretto. Lo Stato, però, nonostante il testamento a favore di Nicolò Placido, era stato reclamato da Girolamo del Carretto conte di Racalmuto, figlio di Maria Branciforte. Per risolvere la disputa intervenne la Regia Gran Corte che si impossessò di Barrafranca e con propria sentenza del 22 febbraio 1705 dichiarò Nicolò Placido II legittimo pretendente di Barrafranca e delle sue pertinenze. Nicolò Placido II riunì sotto la sua signoria i principati di Butera e Pietraperzia, la contea di Mazzarino, Grassuliato e Gibilsen, i marchesati di Barrafranca e di Militello, la signoria di Niscemi, Grammichele, Biviere di Lentini, Randazzini e Casale. Fu Grande di Spagna, primo titolo del Regno, cavaliere del Toson d’Oro e della SS. Annunziata.
11 Marzo 1833
Il Ministero e Real Segreteria di Stato, ricorrendo la rinnovazione della quarta parte del Decurionato del Comune di Barrafranca, S. A. R. il Luogotenente Generale nel Consiglio dell’8 corrente «si è degnata eleggere D. D. Michelangelo Patti, D. D. Vincenzo Romano, D. D. Giuseppe Bellanti e Filippo Aleo in surrogato di D. D. Gaetano D’Angelo, D. D. Giovanni Romano, D. D. Vincenzo Candurra, D. D. Luigi Gambino. Il Ministero comunica all’Intendente del Valle di Caltanissetta siffatta Reale decisione per l’uso di risulta e di riscontro al rapporto del 19 dicembre ultimo».