Fare della Sicilia una terra appetibile a chiunque voglia investire con una sola condizione: manovalanza solo siciliana. Proteggere l’agricoltura dagli assalti commerciali dei paesi esteri, prima il nostro prodotto, una banca siciliana che possa far calare il costo del denaro e che possa far aprire i rubinetti del credito alle imprese siciliane.
Queste alcune tematiche messe in evidenza da parte del candidato alla presidenza della Regione Siciliana per i “Forconi”, Mariano Ferro, che ad Enna nella sala di Caffè Italia in via Chiaramonte ha parlato anche di multinazionali e piano Marshall. “ Si devono condizionare le multinazionali del petrolio per avere un costo carburanti più consono ad una terra che produce idrocarburi ed è ai confini dell’Europa. Un piano Marshall per la Sicilia che rimetta in moto la speranza ed il lavoro per o più giovani che già oggi preferiscono abbandonare e scappare all’estero”. Ha parlato anche della situazione politica siciliana dal 2012 fino adesso dove Ferro rimarca << che non è stato fatto nulla>>. Non vogliamo redditi di cittadinanza vogliamo lavoro per noi e per i nostri figli, vogliamo lavorare produrre e guadagnare. Stop agli assistenzialismi ma uno stop altrettanto deciso all’economia della globalizzazione che ha prodotto l’ impoverimento delle categorie più deboli e l’arricchimento dei più forti.
Per fare tutto questo che non è altro che quello che chiediamo da anni servono i siciliani. Noi ci siamo”. Mariano Ferro lancia un appello che è quello di confrontarsi con i grillini e in generale con altri partiti perché dice il rappresentante dei Forconi: “ Anche il confronto è il sale della democrazia”.