Venerdì Santo- secondo giorno del Triduo Pasquale

Venerdì Santo- secondo giorno del Triduo Pasquale

Altare SS. Crocifisso
Fercolo dell’Addolorata in chiesa Grazia

Secondo giorno del Triduo Pasquale, il Venerdì Santo  si rievoca la Passione e Crocifissione di Cristo, ricordando le ultime ore della vita terrena di Gesù e il dolore per la sua crocifissione. In questa giornata, in ogni chiesa si svolge la  liturgica della Passione, detta “In Passione Domini”, che si articola in: Liturgia della Parola; omelia; la grande “Preghiera Universale”; l’adorazione della Croce; la comunione eucaristica e  la benedizione finale

Primo piano fercolo “Ecce Homo”

Barrafranca (EN) accanto ai riti religiosi si mescolano tradizioni popolari, come quella che si svolge nella tarda mattinata del Venerdì, con  processione del fercolo dell’Addolorata,  accompagnato da san Giovanni, uno dei 12 Giganti processionali presenti nelle tradizioni della Pasqua. Questa processione è conosciuta come LA CERCA DI MARIA . L’Addolorata va alla ricerca del Figlio che, arrestato, si avvia al Golgota. Il fercolo dell’Addolorata, accompagnato dalle Confraternite, dai lamentatori, dalla Banda Musicale e da tante devote con le mantelline nere, esce dalla chiesa Grazia. Suggestivo è il momento dell’arrivo del fercolo  davanti alla chiesa Madre. Accompagnato dallo sfilare delle Confraternite, dal suono stridulo delle “scattiole” (troccole), dagli emozionanti lamenti e dalle marce funebri eseguite dalla Banda Musicale, l’Addolorata e san Giovanni si fermano davanti al portone della chiesa che lentamente si apre mostrando, dentro ad una teca lignea, il busto dell’Ecce Homo. “Maria Addolorata vede così il figlio prigioniero e il suo dolore diventa il dolore dell’intera umanità che assiste, angosciata, alla morte del Cristo”. La processione continuerà per la “via dei Santi”.

Scocche

 

 

La forza delle tradizioni sta proprio in questo: nel rinnovo annuale, attraverso le processioni, del ricordo e magari della condivisione di quello che, per il mondo cristiano, è il momento più importante: il sacrificio dell’uomo Gesù che ha donato la propria vita per gli altri.

 

SS. Crocifisso dentro la “spera”

 

Intanto dentro la chiesa Madre una folla di fedeli si reca a portare gli ori  e le “scocche”, gli ex voto offerti per grazia ricevuta, che il popolo barrese dona al suo SS. Crocifisso, già svelato e posto nel suo altare. Da li verrà prelevato il pomeriggio per essere preparato per la processione serale. C’è chi offrirà al Santissimo dei ceri e chi una semplice preghiera.  Dopo le funzioni pomeridiane, il SS. Crocifisso, adornato di ori, viene posto dentro ad una raggiera o “spera” ricoperta da scocche e montato sopra la macchina processionale chiamata TRUNU, composta dal “fizzizzu”e da un’ asta sormontata da “u munnu”. Accompagnato dal fercolo dell’Addolorata e dall’urna funeraria del  Signore dell’Urna, prelevato dalla chiesa Maria SS. della Stella, il SS. Crofissso, posto sopra u Trunu, viene portato in processione per tutta la serata e coinvolgerà l’intera popolazione che si stringerà attorno al Santissimo.

Rita Bevilacqua

 

 

 

 

 

 

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