Il consigliere comunale Salvatore Cumia (Udc) presenta una mozione sulla situazione della diga Olivo.
Proposta di deliberazione per il C.C
Oggetto: Mozione- Diga Olivo.
Premesso:
Che la Regione Siciliana, nell’ambito dei programmi per la difesa, conservazione e tutela del suolo,
per la valorizzazione del territorio, per lo sviluppo della produzione agricola e dell’irrigazione e per
la tutela dell’ambiente, promuove ed organizza, attraverso i Consorzi, la bonifica come mezzo
permanente di difesa, conservazione, valorizzazione e tutela del suolo, di utilizzazione e tutela delle
acque e di salvaguardia dell’ambiente (Legge Regionale 25 Maggio 1995 n° 45).
Che la Legge 5 Gennaio 1994 n° 36, (Legge Galli), recepita in Sicilia con la finanziaria regionale
(L.R. 10/99), colloca l’utilizzo agricolo delle acque, in termini di priorità , dopo il consumo umano
(art. 28).
Che il capo IV della citata legge 36/94 che disciplina gli “ usi produttivi delle risorse idriche
“all’art. 27 riconosce ai Consorzi di Bonifica ed irrigazione il compito della realizzazione e gestione
delle reti a scopo irriguo, oltre che di bonifica, nonché degli impianti per l’utilizzazione delle acque
reflue in agricoltura.
Che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 32 del 16/9/2016 è stato approvato il
Regolamento per l’istituzione dell’Osservatorio permanente per promuovere la tutela e la
valorizzazione dell’acqua e lo sviluppo economico delle aree irrigue servite dalla Diga Olivo.
Che tale regolamento è stato successivamente, emendato e modificato all’art. 3 ai punti 8,12, 13 e
14, nella seduta del Consiglio Comunale di giorno 29/05/2017, e che decorrono 15 giorni dalla
pubblicazione per la sua esecutività ed attuazione.
Che decorso questo termine il Consiglio Comunale, potrà votare con scrutinio segreto, n. 3
rappresentanti nominati fra i consiglieri comunali, che faranno parte dell’Osservatorio Permanente
per la Diga Olivo.
Considerato:
L’importanza primaria e vitale che riveste il settore agricolo per l’economia del nostro Comune.
Che dal settore agricolo nonostante tutto, in forma diretta o indiretta traggono tutt’oggi
sostentamento la maggior parte delle famiglie barresi.
Che solo lo sviluppo e l’incremento di produttività e di redditività del settore agricolo può offrire un
barlume di speranza di uscita dalla crisi economica e sociale della nostra cittadina e di contrasto
all’emigrazione e di rilancio della nostra economia.
Che il settore agricolo è costituito non solo da imprese agricole, agricoltori, ma da un’ intera filiera
e da un corposo indotto fatto da ( vivai, negozi di prodotti agricoli, tecnici e consulenti, associazioni
di categoria)
Che un eventuale buon andamento economico del settore agricolo si ripercuote ovviamente a catena
sull’intero sistema economico barrese.
Che la Diga Olivo è un’opera costata miliardi di vecchie lire, e in teoria era stata costruita proprio
per il miglioramento delle condizioni economiche e sociali della popolazione del comprensorio
irriguo, e pertanto l’attuale classe dirigente ed amministrativa ha la precisa responsabilità di non
rendere vano tale dispendio di energie e di risorse economiche utilizzate.
Visti:
L’assoluta incertezza sulla reale disponibilità della risorsa idrica per ogni annata agraria.
La carenza gestionale per mancanza di personale e di risorse dell’Ente che attualmente gestisce
l’erogazione idrica.
Che tale situazione di precarietà non permette un’ idonea programmazione aziendale per gli
operatori della filiera agricola (i vivai non possono programmare quante giovani piante produrre, gli
agricoltori non possono programmare quante giovani piante mettere in campo, non si sanno i reali
impegni economici e l’effettive condizioni per arrivare al raccolto).
Che questa situazione di trascuratezza ha portato, ad un evidente e drammatico abbandono delle
nostre campagne che versano nel degrado e nell’incuria più totale.
I danni economici a cui i nostri operatori del settore agricoli sono andati e vanno incontro.
Ritenuto:
La mancanza ad oggi di operatività dell’Osservatorio permanente per la Diga Olivo, che sarebbe
stato, se attuato lo strumento principe di monitoraggio e controllo sulla efficace ed efficiente
gestione della distribuzione delle acque della diga olivo.
l’Assoluta inezia dell’Amministrazione, la trascuratezza politica ed amministrativa, e lo scarso
interesse e sensibilità verso i problemi legati al rilancio del nostro settore agricolo, evidenti dalla
mancata attivazione di tutti quegli strumenti in loro potere di coordinamento, pianificazione e
controllo.
IMPEGNA:
L’assessore al Ramo, il Sindaco e l’Amministrazione tutta a:
Costituire con la massima celerità, entro gg 5 , un tavolo tecnico con le rappresentanze
amministrative e tecniche e le Associazioni di Categoria dei Comuni del comprensorio irriguo, i
tecnici e i responsabili del Consorzio di Bonifica, al fine di fare il punto preciso sullo stato della
Diga Olivo, (Volume di acqua invasato, erogabile e durata del periodo irriguo per l’attuale
annata agraria), e stilare un programma operativo di interventi da attuare per rendere più
stabile, certa ed efficace l’erogazione dell’acqua nel comprensorio irriguo.
A dare immediata attuazione, decorsi i termini per la pubblicazione, alla costituzione
dell’Osservatorio permanente per la Diga Olivo.
A sollecitare una serie di incontri pubblici con l’Assessore al Ramo, al fine di promuovere la
nascita di comitati di agricoltori di cui al punto 12 dell’art.3 dell’Osservatorio Permanente Diga
Olivo.
Barrafranca lì 31 Maggio 2017.