La solennità del CORPUS DOMINI

La solennità del CORPUS DOMINI

- in Barrafranca, Tradizione

La solennità del “Corpus Domini” fa parte di quelle feste chiamate “mobili”, ossia che non hanno una data fissa. Essa si celebre la domenica successiva alla solennità della Santissima Trinità. La festa del Corpus Domini (Corpo del Signore) chiude il ciclo delle feste del dopo Pasqua e vuole celebrare il mistero dell’Eucaristia. In occasione del Corpus Domini si porta in processione, racchiusa in un Ostensorio dorato sottostante un baldacchino, un’Ostia consacrata ed esposta alla pubblica adorazione. La solennità del Corpus Domini nacque nel 1247 nella diocesi di Liegi, in Belgio. L’introduzione di questa festività nel calendario cristiano lo si deve ad una suora Giuliana di Cornillon, monaca agostiniana vissuta nella prima metà del tredicesimo secolo. Da giovane avrebbe avuto una visione della Chiesa con le sembianze di una luna piena, ma con una macchia scura, a indicare la mancanza di una festività in onore del SS. Sacramento. Il direttore spirituale della beata, il Canonico di Liegi Giovanni di Lausanne, ottenuto il giudizio favorevole di parecchi teologi in merito alla suddetta visione, presentò al vescovo la richiesta di introdurre nella diocesi una festa in onore del Corpus Domini. La richiesta fu accolta nel 1246 e venne fissata la data del giovedì dopo l’ottava della Trinità. Il papa Urbano IV, con bolla “Transiturus de hoc mundo” dell’11 agosto 1264, da Orvieto estese la solennità a tutta la Chiesa.

Si pensa che a Barrafranca la celebrazione abbia origine antiche. Prima della riforma del Concilio Vaticano II (1962-1965) la festa durava otto giorni, poiché ogni chiesa organizzava la propria processione, preparando degli altarini arricchiti con immagine sacre, fiori, candele, spighe o pane e vino. Il simbolismo e chiaro: l’immagine sacra rappresenta l’Ostia consacrata, le candele simboleggiano “Cristo luce del mondo“, le piante e fiori sono degli arricchimenti estetici, come pure le coperte e le lenzuola, il pane e il vino simboleggiano il corpo e il sangue di Cristo. Nelle strade adiacenti agli altari, erano appese coperte o lenzuola riccamente lavorate, che facevano parte del corredo di matrimonio delle donne barresi. Al passaggio della processione, la gente dalle finestre e dai balconi buttava petali di rose (per questo era chiamato “U Signuri di rosi”). La processione si fermava davanti ogni altarino e al momento dell’elevazione dell’Ostensorio la banda suonava e la gente intonava inni sacri. Con la riforma Vaticana, il Corpus Domini è festeggiato un solo giorno, la domenica dopo la solennità della Santissima Trinità, con una sola processione serale che inizia dalla chiesa Madre e percorre la consueta “via dei Santi”, dove sono dislocati alcuni altari, realizzati alla vecchia maniera.

Rita Bevilacqua

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