Presentata un’interrogazione a firma dei tre consiglieri comunali del M5S, Katia Baglio, Alice Crapanzano e Alessandro Tambè secondo cui il sindaco e di conseguenza l’amministrazione comunale non hanno presentato la relazione annuale sullo stato di attuazione del programma e sull’attività svolta. Segue il testo integrale:
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
PREMESSO
– che l’art. 17, comma 1, della Legge Regionale del 26 Agosto 1992 n. 7 e s.m.i., prevede che il Sindaco ogni anno presenti una relazione scritta al Consiglio Comunale, sullo stato di attuazione del programma e sulla attività svolta, nonché su fatti particolarmente rilevanti;
– che l’art. 43, comma 1, dello Statuto Comunale prevede che, il Sindaco ogni sei mesi, presenta una relazione scritta sullo stato di attuazione del programma e sull’attività svolta, nonché su fatti particolarmente rilevanti al Consiglio Comunale che, entro 10 giorni dalla presentazione, ai sensi del secondo comma, esprime in seduta pubblica le proprie valutazioni.
CONSIDERATO
– che sia la relazione annuale che quella semestrale sullo stato di attuazione del programma e sull’attività svolta, rappresentano un importante momento di verifica previsto dalla legge per controllare se il programma presentato agli elettori trova corrispondenza con l’attività prodotta;
– che la S.V, da quando si è insediata nel nostro Comune, non ha mai presentato la predetta relazione violando pertanto le leggi vigenti in materia;
– che le pubbliche amministrazioni sono tenute ad operare osservando i PRINCIPI DI LEGALITA’ E DI TRASPARENZA.
PRESO ATTO
– che ai sensi dell’art. 27 della L.R. n. 7/92 il Sindaco è tenuto a rispondere agli atti ispettivi dei consiglieri comunali entro trenta giorni dalla loro presentazione, presso la segreteria del Comune.
– che il comma 2, della medesima disposizione dispone che: “Le ripetute e persistenti violazioni degli obblighi di cui al comma 1 del presente articolo, al comma 9 dell’articolo 12 e dell’articolo 17 sono rilevanti per l’applicazione dell’articolo 40 della legge n. 142/1990 così come recepito e modificato dall’articolo 1, lettera g), della legge regionale n. 48/1991”;
– l’art. 40, della Legge 142/90, dispone la rimozione e sospensione degli amministratori di enti locali, quando compiano atti contrari alla Costituzione, per gravi e persistenti violazioni di legge, per gravi motivi di ordine pubblico, quando siano imputati di uno dei reati previsti dalla Legge 13 settembre 1982, n. 646, e s.m.i., o sottoposti a misura di prevenzione o di sicurezza;
VISTI
– l’ordinamento amministrativo degli Enti locali;
– lo Statuto Comunale ed il Regolamento per le adunanze ed il funzionamento del Consiglio Comunale;
INTERROGANO
il sig. Sindaco per conoscere:
1. Se ritiene o non ritiene grave la costante e perseverante condotta del non porre in essere gli atti previsti dalle leggi vigenti;
2. Se quantomeno intende porre parzialmente rimedio alla propria condotta omissiva.
Si chiede risposta scritta e orale. Attesa l’importanza della stessa, si chiede altresì, che la presente interrogazione sia inserita nell’ordine del giorno della prima seduta consiliare utile.