Prende il via il 9 novembre a Barrafranca l’iniziativa ConVicino città dei ragazzi, promossa dagli organismi teatrali CTS Centro Teatrale Siciliano e GRIA Teatro con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Barrafranca ed in collaborazione delle Scuole di ogni ordine e grado del territorio.
L’iniziativa sarà presentata alla cittadinanza martedì 14 novembre alle ore 17,00 presso il Palagiovani di Barrafranca.
Convicino è l’antico nome di Barrafranca.
ConVicino città dei ragazzi è un progetto integrato tra Teatro e discipline scolastiche.
ConVicino nasce dalla sinergia progettuale, programmatica ed operativa di due organismi professionali che da anni operano nel settore del Teatro Ragazzi, il CTS Centro Teatrale Siciliano e GRIA Teatro, in concorso con l’Amministrazione Comunale e le Scuole di ogni ordine e grado.
ConVicino è un’iniziativa che si protrarrà da novembre 2017 a giugno 2018: in questo periodo Barrafranca sarà una delle residenze artistiche regionali di CTS e GRIA Teatro e il Palagiovani sarà la sede stabile di questa residenza.
ConVicino non è un’iniziativa locale né settoriale: coinvolgerà il tessuto sociale e culturale cittadino e si proietterà su tutto il territorio interagendo con i Comuni limitrofi. Il mondo della Scuola, infatti, in cittadine come Barrafranca (e sono molte in Sicilia con pari caratteri) è un presidio culturale imprescindibile che può divenire motore di un nuovo civismo.
ConVicino è spettacoli teatrali tratti dalla tradizione orale o letteraria:
Racconti della tradizione siciliana (Il vaso di basilico dalla raccolta del Pitrè, per il primo ciclo delle elementari), russa (La strega del fuoco dalla raccolta di Afanasiev, per il secondo ciclo delle elementari) e tedesca (Hansel e Gretel dei fratelli Grimm per l’infanzia);
Novelle di Verga e Pirandello: Rosso Malpelo per le Scuole medie; L’altro figlio per le Scuole superiori (spettacoli che saranno proposti in serale per il pubblico presso il quale gli stessi studenti diverranno promotori dell’iniziativa).
ConVicino è laboratori teatrali attivi:
Laboratorio di costruzione e di animazione di burattini con spettacolazione finale che vedrà protagonisti gli stessi ragazzi.
La memoria degli oggetti. Partendo da un oggetto antico, i ragazzi raccoglieranno racconti e testimonianze da anziani che, con la guida degli operatori del CTS e di GRIA Teatro, trasporranno in forma di pièce teatrale che in una serata di primavera rappresenteranno per le vie cittadine.
ConVicino è seminari:
Formazione teatrale dei formatori che prevede il trasferimento agli insegnanti di specifiche tecniche dell’attore da rendere disponibili per la pratica didattica.
Incontri sul Novecento Siciliano, destinati agli studenti degli ultimi anni delle Scuole Superiori, che tratteranno di Verga, Pirandello, Brancati, Sciascia.
ConVicino è, soprattutto, interscambio di saperi e di materiali da rielaborare collettivamente in maniera originale.
ConVicino, con questi presupposti, aspira a diventare un modello di operatività culturale da esportare in altre parti della Sicilia e della Penisola.
ConVicino è un progetto coordinato da Graziana Maniscalco con la consulenza artistica di Nino Romeo.
Nino Romeo, drammaturgo, regista, attore, direttore artistico di GRIA Teatro.
Citato tra gli autori rappresentativi della drammaturgia italiana contemporanea, è tra i drammaturghi italiani più premiati negli ultimi trent’anni.
Fondatore del Gruppo Iarba, compagnia storica del teatro italiano di innovazione e ricerca, riconosciuta per anni da Ministero per i beni e le attività culturale tra le 15 compagnie del Teatro nazionale “che svolgono attività di ricerca teatrale a livelli di eccellenza”.
Ha scritto per il teatro, tra gli altri, i testi: Sorelle per legge (2013); La casa della nonna (2010); Entro i limiti della media europea, oratorio in nero per le morti bianche (così le chiamano), Premio Calcante 2010, promosso da SIAD (Società Italiana Autori Drammatici), pubblicato dalla rivista “Ridotto”; Nubendi (2008); Dollìrio (2007), pubblicato dalla rivista “Ridotto”; Post Mortem (2006), tratto dall’omonima novella Premio Biennale delle Isole (Corte, Corsica), edito da “Prova d’autore”; Amici, Premio Candoni 2001; Disgusto per stile, Premio Riccione per il Teatro 1999, edito da Artefacio Libri (Catania); L’altro figlio (1999), ispirato all’omonima novella di Luigi Pirandello; Sachib e Marianna (1996); La rondine, l’usignolo e l’upupa (1994), edito da Sicilia Punto L (RG); Fatto in casa (1992), edito da Sicilia Punto L (RG); Storia di Frangisca, Premio IDI 1993, pubblicato dalla rivista “Ridotto”; !Cucì…Cucì!, Premio Fava 1992; Chiamata d’asso, targa speciale della Giuria al Premio Fava 1990; Una serata da… (1989); Cul de sac (1987); Cronica (1986); La sequestrata di Poitiers, segnalazione al Premio Riccione/Ater 1985.
Nel novembre 2015 la Casa Editrice Bulzoni ha pubblicato la Trilogia della famiglia che comprende le opere: La casa della nonna, Nubendi e Sorelle per legge.
L’opera di Nino Romeo è stata ed è oggetto di studio ed argomento di saggi critici da parte di docenti di storia dello spettacolo, di letteratura, di linguistica. L’opera di Nino Romeo è stata argomento di sei tesi di laurea monografiche presso la Facoltà di lettere dell’Università di Catania e presso il DAMS di Bologna.
E’ docente di drammaturgia presso la Scuola Superiore Universitaria di Catania.
Ha diretto opere di Boris Vian, August Strindberg, Luigi Pirandello, Samuel Beckett; si è occupato della riduzione teatrale di novelle di Franz Kafka, Vitaliano Brancati, Giovanni Verga e Leonardo Sciascia e della messa in scena di opere poetiche di Catullo, Charles Baudelaire e di Domenico Tempio.
Nell’ambito del progetto Teatro/Anarchia/Rivoluzione…per una drammaturgia del pensiero… ha adattato per la scena e diretto opere filosofiche di Max Stirner, Pierre-Joseph Proudhon e di Percy Bysshe Shelley.
Ha diretto le manifestazioni: Il Teatro delle Narrazioni, incontri internazionali di teatro, sei edizioni, a Catania, dal 1990 al 1996; Facio et Artefacio: il Barocco del XX secolo, rassegna di teatro e musica, Militello Val di Catania, estate 1992; Avillacavallotti, rassegna di nuovo teatro, Marsala, estate 1992; Drammaturgia contemporanea, numerosi progetti di promozione, in diverse città italiane dal 1994 ad oggi; Novecento Siciliano, progetto itinerante nei territori della Sicilia, dal 1996 (progetto tuttora in corso); Contemporaneità del tragico, a Catania e nei territori siciliani (tre edizioni dal 1995 al 1998); La memoria negata, progetto pluriennale (1996/99) e multidisciplinare sulla figura e sull’opera di Maria Occhipinti e sui moti siciliani del “non si parte!” da cui ha ricavato l’opera teatrale Una donna di Ragusa, rappresentata in numerose città italiane; Progetto Biblioteche (1996, tuttora in corso) che ha toccato circa 200 città della Sicilia ed è stato “esportato” in altre regioni (Lazio, Calabria, Sardegna); Ibla, città d’arte e cultura, 1996; Ethnos et nos et vos, progetto di interscambio culturale tra le Isole del Mediterraneo (1996, Sardegna; 1997 Corsica); Carovana Pirandello, progetto multidisciplinare, in Sicilia, Lazio (territorio dei Monti Lepini), Sardegna (Sassari e Porto Torres), dal 1997 al 2002; bìblos, progetto tra letteratura e teatro, dal 2001 (progetto in corso) con la sezione bìblos ragazzi, dedicata all’infanzia e alla gioventù; di stanza beckett (2004) dedicato all’opera drammaturgica dello scrittore irlandese, divenuto nel marzo 2005 di stanze 2 beckett, progetto di teatro e danza; Teatro/Anarchia/Rivoluzione (2004) progetto tra pensiero filosofico e drammaturgia; Le opere e i giorni, 2007, itinerario multimediale nei saloni del Castello Ursino di Catania; Teatri Corsari, rassegna di drammaturgia contemporanea, itinerante in numerose città della Sicilia.
Ha diretto cartelloni di drammaturgia contemporanea e di teatro di innovazione in numerose città della Sicilia: Catania, Ragusa, Enna, Gela, Piazza Armerina, Milazzo, Petralia Sottana.
Ha diretto a Catania Camera Teatro Studio (dal 2001 al 2006) centro del teatro e dell’arte contemporanea, punto di riferimento in tutto il Meridione della ricerca artistica (teatro, musica, danza, cinema indipendente, arti figurative e performative).
Ha scritto saggi, pubblicati da riviste specializzate, su argomenti di confine tra campo psichiatrico e umanistico, tra i quali: un saggio sul rapporto tra cinema e immaginario onirico; un articolo sul delirio artistico in Van Gogh, Tchaikovskij, Artaud e Nietzsche; un saggio sull’edipo rovesciato nel personaggio della Figliastra in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello.