Oggi pomeriggio alle ore 15,30 si svolgeranno i funerali di Antonio Zuccalà. In mattinata la salma verrà consegnata ai familiari da parte del personale del Centro servizi funerari “G.B.G.” che si attiverà a predisporre tutto il servizio. Antonio Zuccalà, ex caposettore del comune, ucciso per i colpi inferti da una pistola e un fucile e trovato privo di vita mercoledì mattina nel suo casolare di contrada Friddani. L’esame autoptico predisposto dalla Procura di Enna è stato effettuato nel giorno di sabato. Intanto oggi pomeriggio i funerali in chiesa Madre la cui funzione religiosa verrà officiata dal parroco Giacomo Zangara.
Per ulteriori informazioni riportiamo gli articoli dei due maggiori quotidiani diffusi in Sicilia nel giorno 18 febbraio 2018.
GIORNALE DI SICILIA
Due proiettili esplosi da media distanza, altri da più vicino, che lo hanno centrato all’addome, al torace e al volto. Sono alcuni particolari emersi dall’autopsia sul corpo di Antonio Zuccalà.
BARRAFRANCA
•Tre colpi dipistolae due fucilate. Almeno due proiettili esplosi da media distanza, altri da più vicino, che lo hanno centrato all’addome, al torace e al volto. Sono le prime risultanze dell’autopsia, effettuata ieri mattina dal patologo forense Cataldo Raffino nell’obitorio di BarrafranCa, sul corpo di Antonio Zuccalà, l’ex ragioniere capo del Comune ucciso mercoledì mattina nel suo casolare di contrada Friddani, lungo la strada provinciale numero 15, che da Barrafranca conduce a PiazzaArmerina. L’esito dell’esame autoptico si conoscerà solo entro i prossimi novanta giorni, quando il consulente nominato dal sostituto procuratore Domenico Cattano, magistrato della Procura di Enna che è il titolare dell’inchiesta, depositerà la propria relazione medico-legale. il consulente del pubblico ministero, come detto, ieri mattina ha iniziato presto a lavorare e nel primo pomeriggio l’accertamento peritale si è concluso. Non sono noti troppi particolari sul lavoro svolto ieri, ma il nullaosta per la restituzione della salma alla famiglia e il seppellimento dovrebbe arrivare domani mattina da Enna. Solamente dopo si potrebbe svolgere il funerale,a questo punto presumibilmente nel pomeriggio di lunedì.
• Intanto sono ore frenetiche di interrogatori e indagini, alla compagnia deicarabinieri diPiazzaArrnerina, che, diretta dal maggiore Vincenzo Bulla, sta svolgendo le investigazioni coordinate dalla magistratura ordinaria di Enna, diretta dal procuratore Massimo Palmeri. Le indagini sono coadiuvate dal nucleo investigativo del comando provinciale ennese. Gli interrogatori vanno avanti da mercoledì stesso, nella stazione di via Generale Cannada a Barrafranca, dove gli investigatori hanno sentito numerose persone potenzialmente informate sui fatti Domani potrebbe essere il giorno della trasmissione degli atti da Enna a Caltanissetta, perché la Dda nissena potrebbe su-
bentrare — per competenza “funzionale” — all’inchiesta, qualora, come sembra, sarà privilegiata una possibile pista mafiosa. Dj mafioso, confermano anche gli inquirenti, c’è di sicuro la modalità e alcune azioni dei killer: il fatto di aver agito utilizzando pistola e fucile (il fucile calibro dodici a pallettoni è la più tipica delle «lupare») e l’accanimento nei confronti della vittima, che è stato centrato nuovamente al volto da una fucilata a bruciapelo, quasi certamente quando aveva già esalato l’ultimo sospiro. Una sorta di colpo di grazia, che tuttavia potrebbe aprire, a sua volta, un ulteriore scenario. Lo sparo alviso, nella simbologia mafiosa, potrebbe indicare un movente personale. Ma si viaggia sempre nel campo delle ipotesi.
La vittima, come è emerso già da giorni, non aveva precedenti penali di alcun tipo. Sposato e padre di due figli, la sua uccisione resta un enigma dalla difficile soluzione. Già ragioniere capo del Comune, Zuccalà, che lavorava al municipio da quando aveva poco più di vent’anni, nel 2013 era passato all’ufficio trasparenza, dove è andato in pensione un anno fa. (*JTR) Josè Trovato
LA SICILIA
BARRAFRANCA. Cinque colpi di pistola e fucile a pallettoni contro Antonio Zuccalà, ex caposettore del Comune, nel casolare di contrada Friddani. E’ l’esito dell’esame autoptico ordinato dalla Procura di Enna sul corpo del dipendente comunale su cui è stata eseguita anche una Tac per rilevare i frammenti di pallini: infatti i colpi contro Zuccalà sono stati sparati all’addome e al volto da distanza ravvicinata anche con un fucile calibro 12. Sarà compito degli inquirenti ora stabilire la sequenza dei colpi, la ricostruzione della scena dell’omicidio così l’ora del decesso. Le indagini sono condotte dalla compagnia di Piazza Armerina dei carabinieri con la colLaborazione del nucleo investigativo del comando provinciale di Enna.
Antonio Zuccalà, sposato e padre di due figli, da pochi mesi era andato in pensione dopo aver lavorato per 42 anni, come caposettore del Comune fino all’ottobre scorso. Intanto si è verificato un incontro nei giorni scorsi dove il sindaco Fabio Accardi ha riunito tutti i consiglieri comunali, anche per un momento di riflessione che colpisce tutta la comunità su tanti omicidi nell’arco di un ventennio e dove potrebbe nascere un documento con la richiesta di una presenza maggiore delle forze dell’ordine e di un potenziamento della stazione dei carabinieri.
Toccherà al personale del Centro servizi funerari “G.B.G.”, così come è stato per il tragitto da Friddani all’obitorio di Barrafranca, dopo la disposizione della Procura consegnare la salma ai familiari. Il funerale probabilmente potrebbe essere officiato in chiesa Madre tra domani o martedì.
Renato Pinnisi