Pedofilia/ meter report 2017, “segnalare ogni traccia di abuso, e’ un impegno senza sosta. 1000 report consegnati alle autorita’, coinvolte per una responsabilita’ condivisa”.

papa francesco don di noto meter

Avola (SR), 20 marzo 2018  – «1.000 Report Meter inviati e recapitati (cfr. Elenco online su www.associazionemeter.org)  ai Capi di Stato, Ministri, Polizie e autorità competenti, giornalisti in tutto il mondo,  per renderli consapevoli del dramma della pedofilia e della pedopornografia online e passare così dalle alleanze delle parole alle alleanza operative.

2 milioni di foto e 1 milione di video (denunciati alle Polizie competenti) rappresentano drammatiche storie di violenze di cui molte autorità non sono minimamente a conoscenzareport_italiano_meter_2017_web. Il Report 2017 di Meter onlus impone così una chiara e comprovata denuncia delle grandi responsabilità da parte di tutti. L’adescamento, l’abuso, la produzione, la diffusione e l’acquisto del materiale della pedofilia e della pedopornografia è un business in crescita gestito anche dalla criminalità organizzata. E’ inquietante il silenzio e la connivenza dei colossi del web e di tanti Paesi che ancora non hanno una legislazione specifica e non collaborano contro questi crimini. ».

E’ con queste parole che don Fortunato Di Noto, il fondatore e presidente dell’Associazione, presenta oggi a Pachino (Sr), presso il Polo Formativo ed Educativo, Il Report 2017 dell’OSMOCOP di Meter (Osservatorio Mondiale contro la pedofilia e pedopornografia) consultabile sul sito www.associazionemeter.org sia nella versione italiana che inglese.

Di seguito riportiamo l’analisi del fenomeno attentamente monitorato e formalmente denunciato in numeri e testi.

FOTO QUASI RADDOPPIATE, VIDEO QUINTUPLICATI: ETA’ 0/12 ANNI.– Nel 2017 Meter ha segnalato precisamente 2.196.470 di foto contro 1.946.898 del 2016. I video, invece, sono quintuplicati: le segnalazioni sono andate dai 203.047 del 2016, ai 985.006 dell’anno scorso. Il boom di segnalazioni per le foto ad aprile (con 1,6 milioni di immagini), mentre i video hanno avuto due picchi: uno ad aprile (243.024), ed uno a ottobre (223.090). Secondo le nostre valutazioni, le vittime più coinvolte si rilevano nella fascia d’età 8/12 anni (12.120 link, 1.494.252 foto e 836.868 video), seguiti dalla fascia 3/7 anni (4.666 links, 685.610 foto e 140.532 video) e infine 0/2 anni (503 link, 4.292 foto e 4.412 video).

IL PODIO DELLA VERGOGNA: TONGA, RUSSIA, SAINT PIERRE ET MIQUELON – Le nazioni coinvolte nel 2017 sono 37. Il non invidiabile primato nel numero di siti segnalati appartiene a Tonga. Quest’isoletta nel Pacifico, questo Regno ha totalizzato 10.096 indirizzi. Seguono la Russia con 1.150 e Saint Pierre et Miquelon con 1.091. Per l’Africa è in testa la Libia, con 140 segnalazioni mentre Hong Kong guida l’Asia con 7 segnalazioni.

Ma la cosa non finisce qui:

– In Oceania il podio appartiene a Tonga (10.096), Wallis e Futuna (645), Palau (49);

– In Europa:  Russia (1.150), Francia (181), Montenegro (59);

– In America: Saint Pierre et Miquelon (1.091), Colombia (19), Usa (14);

– In Africa: Libia (140), Territori Francesi meridionali (140), Gabon (4), Mali (4);

– In Asia: Hong Kong (7), British Indian Ocean (territori britannici nell’Oceano indiano, 6), Giappone (3).

I SERVER SONO FISICAMENTE COLLOCATI IN EUROPA E AMERICA –   Dall’attività di monitoraggio della rete emerge un dato importante, sicuramente non nuovo, ma è interessante comprendere il meccanismo economico che c’è dietro. Osservando il grafico della geolocalizzazione dei Server emerge che Europa e America sono la culla della maggior parte delle aziende che li gestiscono permettendo il funzionamento di molti siti o piattaforme in cui si divulga materiale pedopornografico. Denunciamo pertanto l’assenza di controllo da parte dei colossi del web nonostante gli sforzi di qualcuno.

SITI IN AUMENTO – Se guardiamo poi a quanto Meter ha fatto in tema di segnalazioni al Cncpo (Centro Nazionale Contrasto Pedopornografia Online, in Italia), abbiamo 3.137 protocolli di segnalazione (ed ogni protocollo contiene indirizzi e/o riferimenti sospetti), contro i 2.414 del 2016. Non solo: i siti web segnalati sono quasi raddoppiati, passando da 9.379 del 2016 a 17.299 l’anno scorso. Scendono invece i riferimenti per il Deep web, da 95 a 50, e per i social network, da 155 a 31. Dal 2003 al 2015 Meter ha effettuato 152.043 segnalazioni, pari a 760.215 indirizzi in totale. Si nota, pertanto, che Meter ha spostato l’attenzione dai Social ai siti Internet .

 

POLO FORMATIVO ED EDUCATIVO – Le attività formative del Polo vertono alla formazione di risorse umane di alto profilo, per arginare e rispondere alle problematiche sociali nell’ambito dell’infanzia, dell’adolescenza e della famiglia. Le attività sono studiate ed elaborate per tutti gli interessi sociali ed ecclesiali.

CONCLUSIONE. “Per Meter  – dichiara don Fortunato Di Noto – è necessaria una attenzione internazionale che consenta una azione più incisiva nella individuazione e nella repressione dei soggetti criminali che producono, distribuiscono e detengono materiale pedofilo. Altrimenti, bisognerebbe comunicare ai bambini che le loro tragiche e fragili storie di abuso e sofferenza non interessano a nessuno”.