Palermo. Stati Generali dell’acqua in Sicilia, presente il sindaco Accardi

Palermo. Stati Generali dell’acqua in Sicilia, presente il sindaco Accardi

- in Barrafranca

Giovedì 22 marzo, a Palermo si sono svolti gli Stati Generali dell’acqua in Sicilia. L’iniziativa, organizzata dalla Consulta per la Pace del Comune di Palermo in collaborazione con il Forum siciliano dei movimenti per l’Acqua ed i Beni Comuni, nell’ambito del programma di Palermo Capitale della Cultura, a messo a confronto gli attori istituzionali del Servizio Idrico Integrato siciliano e le associazioni che si battono per la difesa del diritto all’acqua.

Nel corso dell’incontro, è stata fatta una breve cronistoria sulle privatizzazioni in Sicilia, un excursus sulla L.R. 19/15 e sulla relativa sentenza della Corte Costituzionale che ha impugnato alcuni articoli mantenendo, comunque, di fatto, la legge “sull’acqua pubblica” in uno stato di mancata applicazione, sono state affrontate le tematiche delle procedure di infrazione dell’Unione Europea ed infine delle condizioni di gestione delle società private Girgenti Acque, Caltaqua e Acqua Enna, ed è stata espressa la necessità di rivedere globalmente ed in ogni aspetto la riorganizzazione della gestione delle risorse idriche in Sicilia.

Presente il Sindaco di Enna Maurizio Di Pietro Presidente dell’ATI Enna che, nel suo intervento, ha sottolineato la situazione in provincia. Dove, paradossalmente, in un comprensorio tra i più poveri d’Italia, le tariffe idriche sono le più care del territorio nazionale. Questa incongruenza pesa notevolmente nelle tasche dei cittadini dell’ennese costretti a pagare bollette esose, mediamente 419 euro (dato Federconsumatori 2015) la più cara dell’isola. Nel l’ennese ha gestire il servizio è Acqua Enna società privata che con un contratto trentennale eroga il servizio idrico integrato nei 19 centri urbani della provincia ad esclusione di Barrafranca dove il servizio è gestito direttamente dal Comune.

Il sindaco Fabio Accardi

“Nel Nostro Comune”, afferma il Sindaco, “le bollette del canone Idrico sono tra le più basse dell’isola ed inequivocabilmente le più basse della provincia. I cittadini Barresi pagano in media poco più di 150 euro, meno della metà di qualsiasi altro cittadino della provincia di Enna costretto a pagare in media 419 euro”. Per questo”, continua Accardi, “vogliamo sensibilizzare i nostri cittadini a regolarizzare i pagamenti delle bollette del servizio idrico, in quanto il tasso di evasione del canone, quasi al 60 per cento, mette in crisi le già precarie finanze dell’ente e riduce notevolmente la capacità di gestire in economia il servizio anche perché la nostra rete necessita di investimenti cospicui per ammodernarne ed efficientarne le infrastrutture ridotte ormai a colabrodo. Personalmente assieme all’amministrazione faremo di tutto per mantenere in capo al Comune la gestione del servizio idrico. Ritengo, inoltre, indispensabile l’impegno di tutti al fine di sensibilizzare le forze politiche regionali e nazionali a rendere concreto il diritto all’acqua pubblica”.

“L’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani.” Con queste parole tratte dall’ Enciclica “Laudato Sì di Papa Francesco” conclude, il Sindaco Accardi, “invitando tutti a riflettere ed in particolare modo coloro che fanno riferimento ai valori cristiani e sono impegnati nei processi decisionali e politici del nostro paese affinché ci sia un cambio di rotta nella gestione del bene comune chiamato ACQUA” .

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