Il Salotto artistico- letterario “Civico 49” parla di tradizioni barresi, ospitando Giuseppe Danilo Cumia e alcuni membri dell’Ass. Arcobaleno

Il Salotto artistico- letterario “Civico 49” parla di tradizioni barresi, ospitando Giuseppe Danilo Cumia e alcuni membri dell’Ass. Arcobaleno

- in Barrafranca, Civico 49
Alcuni membri del Salotto artistico-letterario

Dopo la pausa dalle feste pasquali, Il Salotto artistico- letterario “Civico 49” di Barrafranca (EN) riapre i battenti e giovedì 5 aprile 2018 ha ospitato il barrese Giuseppe Danilo Cumia e alcuni esponenti dell’Associazione Gruppo Spettacolo Arcobaleno, nella persona del presidente Josè Bellati e del regista della VASACRA 2018 Filippo Nicolosi, per parlare di tradizioni barresi.

A presentare ai membri del Salotto la figura di Giuseppe Danilo Cumia è stato Diego Aleo che ha letto una breve introduzione. Giuseppe Cumia nasce a Enna il 18 marzo del 1984.

Diego Aleo mentre presenta l’ospita Giuseppe Cumia

Nel 2003 si diploma al Tecnico delle Industrie Elettroniche per le Telecomunicazioni presso l’I.P.S.I.A. “G.B. Giuliano” di Piazza Armerina (EN). Nel 2004 si arruola nella Guardia di Finanza, cambiando diverse sedi di servizio tra cui: Lampedusa, Bari, Como, Gaeta, Catanzaro e per ultimo Caltanissetta, dove riveste il grado di Sovrintendente. Durante la sua permanenza presso il capoluogo calabro è stato responsabile, come volontario, presso il Centro Calabrese di Solidarietà e del laboratorio terapeutico di Traforo.  Giuseppe è conosciuto soprattutto per la sua capacità di creare miniature di legno. Ormai è da anni che crea piccole opere d’arte realizzate in legno traforato. Già da bambino, a fianco del maestro barrese Gaetano Orofino, impara a realizzare le “stelle di carta velina” utilizzate per la festa di Maria SS. della Stella. Tutte le miniature sono realizzate in scala e prevalentemente con la tecnica del traforo, perfezionate, secondo l’esigenza, con l’aggiunta di tessuti e statue.

L’ospite Giuseppe Danilo Cumia

La miniatura “du Trunu”, ad esempio,  è stata realizzata in parte con la tecnica del traforo, mentre il globo è stato realizzato in cartapesta. Gli ingranaggi e i lampioni posti sopra “u firrizzu” sono stati realizzati interamente a mano, come anche l’impianto d’illuminazione. Per quanto riguarda le finiture in tessuto, in questo caso le scocche, si è avvalso del prezioso aiuto della moglie Rossella. Diverse le miniature richiamano la Settimana Santa barrese tra cui: “U Trunu”, “l’Addolorata” e “U Signuri di l’Urna” e quella pietrina come “Lu Signuri di li fasci”. Non poteva mancare la realizzazione, sempre in scala, dell’arca contenente il quadro di Maria SS. della Stella, compadrona di Barrafranca.  Nel 2008 ha realizzato per la Proloco locale le lanterne con struttura in canna, carta velina e colla di farina, utilizzando la tecnica tramandata dal maestro Gaetano Orofino. Per alcuni anni queste furono  utilizzate per la processione serale del Venerdì Santo. Sempre tra il 2008 e il 2009 ha realizzato le tradizionali stelle (a cinque e a dodici punte) sempre con struttura in canna, carta velina e colla di farina, che vengono appese nelle strade durante la festa di Maria SS. della Stella.  Inoltre, sotto commissione della Confraternita di Sant’Alessandro, ha realizzato il bastone pastorale del governatore della suddetta Confraternita, raffigurante la raggiera dell’urna del Cristo deposto, bastone che viene utilizzato per il Venerdì Santo. All’interno del salone della chiesa Maria SS. della Stella si possono ammirare i plastici su scala delle chiese barresi realizzati  con materiale di riciclo. Alcune delle sue opere si possono ammirare visitando la pagina http://www.ioarte.org/artisti/Giuseppe-Cumia/opere/.

Il presidente dell’Associazione Arcobaleno Josè Bellanti con Filippo Nicolosi

Chi affronta il tema delle tradizioni barresi, non può esimersi dal parlare di due manifestazioni entrate, a diritto, nel cuore dei barresi: parliamo della rappresentazione NATALE TRA FIABA E REALTÀ’ che si svolge a Natale e la VASACRA, rappresentata a Pasqua, entrambe messe in scena dall’Associazione Gruppo Spettacolo Arcobaleno di Barrafranca. Per l’occasione sono stati invitati il presidente dell’Associazione Josè Bellati e il regista della VASACRA 2018 Filippo Nicolosi, per cercare di ricostruire la storia del testo della Vasacra e della Natività. Gaetano Vicari ha proposto ai rappresentanti dell’associazione di realizzare studi più approfonditi su alcuni aspetti che hanno caratterizzato la nascita e l’evolversi della VASACRA, tenuto conto che sono già passati trentacinque anni (1983) dalla prima edizione. A diritto questa rappresentazione itinerante della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo, che si svolge la sera del Mercoledì Santo, può annoverarsi tra le tradizioni barresi. Lo scopo della riunione è stato quello di studiarne il testo, scritto da Carmelo Orofino (membro del Salotto) e dal compianto don Sandro Bernunzo e le sue successive modifiche. In questo primo incontro si è tracciata una cronistoria, che necessità di maggiori approfondimenti.  Il Salotto cercherà di ricostruirne, in modo dettagliato, la storia dalle origini a oggi, con tutte le successive modifiche o aggiunte.

Al termine dell’incontro, Gaetano Vicari ha donato agli ospiti un libro come ricordo della serata.

Rita Bevilacqua

 

You may also like

‘Vite, tra Vino e Vulcano’, al via il concorso fotografico che valorizza il connubio tra cultura vitivinicola e territorio.

C’è tempo fino al 13 dicembre (entro le