Romanzo di vite vissute, d’incontri di Anime, di esperienze interiori. L’autore, nel tracciare le vicende dei due giovani protagonisti, analizza e dipana le maglie del dolore… di quello stato di sofferenza fisico e morale che è parte integrante della vita umana
La componente principale, come filo conduttore, di questo primo romanzo di Diego Aleo, La libidine di un angelo edito da Bonfirraro, originale nel suo genere, è l’introspezione dell’anima combattuta dalla perenne dicotomia tra il bene e il male: l’antitesi esistente in ognuno di noi, sovrastati, e nel contempo sostenuti, dal dolore, come compagno di vita che dà forza e vigore per giungere infine alla conoscenza. “Nessuno può evitare il dolore e l’unica soluzione è quella di affrontarlo e dirigerlo a nostro vantaggio…”; quindi, il coraggio di vivere che dovrebbe essere congeniale a tutti, ma è forza di pochi.
Dolore, fede, amore sono i grandi temi che attanagliano il pensiero dell’uomo fino a sublimarlo e condurlo, attraverso la sofferenza, alla conoscenza di sé per essere pronto allo slancio finale “solo chi ama ha in sé la possibilità di poter dispiegare le ali e librarsi in alto…”. Anche la morte, creatura evanescente, creata dalla paura dell’uomo “… io sono alienazione dei tuoi pensieri…” non porta alla disperazione “…la morte è la vita che si rinnova…”; quindi i singoli personaggi frustrati, angosciati, misericordiosi che interagiscono in questo lembo di mondo che dà loro vita, non si muovono in una realtà cupa, perché si fa luce la speranza “che non è quella di non morire, ma è qualcosa che ha a che fare con la salvezza dell’anima e dipende dalla gestione più o meno responsabile della libertà”.
L’autore, entrato in perfetta sintonia con le sue stesse creature, ne delinea con emozione, e con sofferente partecipazione, l’irrequietezza, gli impulsi, gli stati d’animo che si intercalano lungo il loro percorso di vita.
La trama del romanzo è esile e la sua struttura poco dinamica, ma è articolata con dettagli realistici e fantastici che si alternano, pervenendo a un eccellente equilibrio tra i due aspetti, conseguendo il vero obiettivo dell’autore: un viaggio introspettivo dell’IO.
Molto belle le riflessioni proiettate nella mente di uno dei protagonisti “…non si può amare solo se stessi… Per amare è necessario uscire dal proprio guscio e vedere se stesso riflesso in un altro essere, in un centro fuori di sé…”, “… l’amore è anche dolore, è morire a se stessi per vivere in simbiosi totale con un altro essere”.
Pagine che risultano, senza ombra di dubbio, affascinanti, perché surreali e nello stesso tempo così vere da considerarsi anche il riflesso della nostra anima, mentre leggiamo con gli occhi e ci immedesimiamo col cuore “in una comunione di amorosi sensi”.
Il libro, da maggio in libreria, uscirà in occasione del 31° Salone Internazionale del Libro che si svolgerà a Torino dal 10 al 14 maggio p.v. Libidine di un angelo è una delle novità che quest’anno si potrà trovare presso lo stand di Bonfirraro editore.
L’autore:
DIEGO ALEO Laureato in lettere, è stato uno dei fondatori della Pro Loco di Barrafranca e dell’attuale Radio Luce. Ha rivestito per diversi anni il ruolo di presidente del Circolo Cattolico, (di cui è stato anche fondatore), e dell’UCIIM di Barrafranca. Studioso di tradizioni popolari, nel 1986 ha pubblicato con Gaetano Vicari il libro La grande eredità-Viaggio attraverso le tradizioni della Settimana Santa nel cuore della Sicilia – Fede e folklore a Barrafranca; Libidine di un angelo è il suo primo romanzo.
Diego Aleo, Libidine di un angelo, pagg. 234, Bonfirraro Editore, € 16.90
http://www.bonfirraroeditore.it/narrativa/libidine-di-un-angelo-dettagli-libro.html