Pietraperzia. “Bisogna predisporre i bandi PSR secondo il principio del “Bottom up”.

Pietraperzia. “Bisogna predisporre i bandi PSR secondo il principio del “Bottom up”.

- in Pietraperzia

Lo ha detto il sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua. L’affermazione del primo cittadino di Pietraperzia durante il convegno di caratura regionale promosso dal Movimento 5 Stelle. Questo il tema trattato: “Un piano rurale siciliano per fare rinascere la nostra agricoltura”. La convention si è tenuta nella sala conferenze dell’ex convento Santa Maria di Gesù di Piezza Vittorio Emanuele. Al tavolo della presidenza c’erano il sindaco Antonio Bevilacqua, il senatore Fabrizio Trentacoste (commissione agricoltura del Senato), Valentina Palmeri (commissione Ambiente, Territorio e Mobilità Ars). Allo stesso tavolo Elena Pagana (commissione Affari Istituzionali dell’Ars. Lei moderava i lavori. Allo stesso tavolo erano seduti anche l’agronomo Guido Bissanti (esperto e saggista su Sviluppo Sostenibile ed Agricoltura Umanistica) oltre a Giuseppe Li Rosi (presidente Associazione “Simenza”). In sala anche gli assessori Chiara Stuppia e Michele Laplaca. Nel corso del seminario si sono affrontati tanti temi, il più rilevante dei quali ha riguardato l’elaborazione di un piano rurale per la Sicilia. Si è notato infatti che i provvedimenti politici degli ultimi decenni non hanno preso in considerazione la pianificazione di manovre a lunga scadenza che dessero un futuro a chi vive di agricoltura e a chi abita la Sicilia che rischia di diventare arida e non più produttiva in parecchie zone. L’Onorevole Valentina Palmeri e il gruppo del M5S all’ARS affiancati dal dottore agronomo Guido Bissanti stanno facendo un grandissimo lavoro in questo senso e auspicano che “il Governo Regionale accolga positivamente le proposte”. Ad apertura dei lavori, il sindaco Antonio Bevilacqua ha detto: “I bandi Psr non vanno imposti dall’alto ma l’agricoltore deve avere la possibilità di presentare il suo progetto senza vincoli e vederselo finanziato”. “Uno dei punti chiave da cui partire – ha continuato il sindaco Antonio Bevilacqua – riguarderà il km zero: i prodotti consumati dai siciliani dovranno essere prodotti quanto più vicino possibile. Oggi assistiamo al contrario a manovre speculative che tendono a far “emigrare” i nostri prodotti migliori e a sostituirli con prodotti di bassa qualità provenienti da Paesi siti a migliaia e migliaia di km di distanza. Emblematico il caso del grano Siciliano”. E ha concluso: “Coniugare promozione e salvaguardia delle produzioni tipiche ed autoctone siciliane, produttività, biodiversità e gestione etica della terra saranno gli altri ambiti sui quali la politica regionale siciliana dovrà dare delle risposte certe e chiare”. Poi è intervenuto l’assessore comunale alla Agricoltura Michele Laplaca. Nel suo corposo intervento ha detto: “Giustissimo parlare di Biodiversità eco sostenibile, Agricoltura Biologica e prodotti di qualità”. “È necessario – ha continuato Laplaca – bloccare le importazioni di grano tossico. Altri elementi fondamentali sono lo sviluppo della viabilità regionale e la stabilizzazione dei lavoratori forestali per l’impiego dei Comuni”. “Bisogna affrontare e risolvere – ha continuato Michele Laplaca – le criticità del sistema idrico”. “Per portate avanti le proposte – continua Michele Laplaca – abbiamo la necessità che l’apparato tecnico burocratico supporti tutto questo. Mi dispiace ammetterlo, ma non siamo in grado di mantenere fede alla promesse fatte attraverso l’apparato normativo che regolamenta l’agricoltura siciliana”. Michele Laplaca ha continuato: “Prima di correre, quindi, occorrerebbe garantire i diritti che, attraverso la normativa, sono stati già attribuiti agli agricoltori. I pagamenti degli aiuti comunitari e regionali devono avere tempi certi”. E aggiunge: “Occorrono soluzioni in merito alle problematiche che ad oggi non hanno ancora soluzioni e ci ritroviamo, a distanza di anni, ad avere ancora agricoltori che non hanno ricevuto aiuti relativi a bandi PSR espletati nel 2015”. Michele Laplaca continua: “Gli agricoltori attendono il contributo biologico del 2015e voglio ricordare che abbiamo appena presentato la conferma impegno per il 2018”. L’assessore Laplaca aggiunge: “Queste persone si trovano a sostenere, oltre che i maggiori costi per mantenere la qualità dei prodotti, biologici anche il mancato reddito derivante da produzioni inferiori perché sostenute senza l’aiuto di agenti chimici”. “Il mio lavoro – continua l’assessore Laplaca – fa sì che venga spesso in contatto con i funzionari dell’ispettorato agrario e della condotta agraria. Con loro ho avuto modo di istruire le pratiche”. “A quanto pare i problemi sono dovuti, a volte, ad anomalie sistemiche, a volte ad errori del CAA, altre volto si tratta di tentativi di frode”. “Fino a qualche tempo fa il sistema dei controlli permetteva, in caso di anomalie irrisolvibili e attraverso il sistema stesso, di passare all’istruttoria manuale del funzionario preposto. Oggi questo, a quanto pare, non può avvenire. Si stava meglio quando si stava peggio?”. E conclude: “Sarebbe bello, quindi, approfondire dinamiche di ben più alto livello, ma se non riusciamo a risolvere i problemi che noi stessi creiamo, attraverso l’apparato burocratico, siamo in gado di risolvere dinamiche progettuali future?”. Sulla stessa lunghezza d’onda il senatore Fabrizio Trentacoste e la parlamentare Ars Valentina Palmeri. Elena Pagana ha lamentato l’eccessiva burocrazia. Valentina Palmeri: “Il sistema agroalimentare non è in grado di garantire la qualità organolettica a costi accessibili per tutti e non protegge la biodiversità e l’ambiente”. “È necessario studiare le alternative – ha continuato Valentina Palmeri – per cambiarlo a vantaggio delle persone e della nostra terra”. E ha concluso; “Occorre conoscere e analizzare le problematiche dell’agricoltura e valutare la fattibilità di modelli alternativi che sono già stati attuati con successo in altre regioni d’Italia o in altri Paesi”. Guido Bissanti ha puntato l’attenzione sull’Umanesimo in Agricoltura. “Bisogna rivedere – ha detto Bissanti – i modelli politici di produzione, gestione e redistribuzione delle risorse del mondo”. E continua: “L’Economia ha ignorato completamente i principi dell’ecologia fisica, termodinamica ed energetica. Dobbiamo promuovere un modello sociale diverso, al politica deve tornare a fare la politica”. “Bisogna sviluppare – ha concluso Bissanti – un PSR etico, turistico ed economico si Prossimità”. Giuseppe Li Rosi: “I mercati oggi sono stati taroccati. La Sicilia è la madre dell’agricoltura nel Mediterraneo. Recuperiamo questi valori e la nostra identità”. “Ogni agricoltore, nel suo territorio – ha continuato Li Rosi – è un re e una imprenditrice agricola è una regina”. “Dobbiamo lavorare perché si arrivi alla riabilitazione del sapere contadino e sia stabilito il giusto prezzo”. Ha poi parlato delle aziende agricole di simenza. E ha concluso: “Bisogna redigere un disciplinare tra cui un protocollo di coltivazione”. GAETANO MILINO

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