Barrafranca. Una differenziata troppo precipitosa non preceduta da una capillare informazione. A distanza di 50 giorni dall’inizio della seconda differenziata (il primo tentativo era fallito nel 2013 con il sindaco Lupo) non mancano le critiche dall’opposizione con i consiglieri del M55, Alessandro Tambè, Katia Baglio e Jasmine Barresi i quali hanno presentato, in poche settimane, tre mozioni evidenziando alcune criticità. A questo si aggiunge la notizia che gli operatori ecologici rivendicano due mensilità. L’amministrazione Accardi ha emesso un’ordinanza a maggio in cui individuava la ditta Cogesi incaricata del sevizio raccolta rifiuti tramite l’importo (esclusi gli oneri di discarica) di 539.990,32 euro (importo mensile di 89.998,38 euro) mentre i costi seme-strali per il personale amministrativo, “in forza” all’ente, sono di 45.857,82 euro. Mensilmente quindi l’ente ha un impegno di spesa di 106.641 euro.
L’attenzione dell’amministrazione con la revisione delle ordinanza, secondo il M5S “restrittiva”, non riguarderebbe solo gli esercenti commerciali ma sarebbe da fare attenzione anche al capitolato 6’oneri. «Problemi arrivano dalle utenze commerciali e utenti che sono penalizzati per abitare nelle zone esterne al centro abitato – affermano i consiglieri – a cui è fatto divieto di conferire rifiuti nelle aree non autorizzate e prive di cassonetti». Penalizzante anche il fatto che seppur l’amministrazione abbia individuato un’isola ecologica provvisoria nella zona Ex-Amandes ma che ancora non è entrata in funzione. La raccolta rifiuti prevede in diversi giorni il sistema del porta a porta (carta, cartone, plastica, vetro, umido e indifferenziato) ma la scorsa settimana qualche giorno è saltato per cui le utenze hanno registrato problemi soprattutto con la mancata riscossione dell’umido. «Sarebbe giusto che l’amministrazione desse ai cittadini – continua il M5S – un congruo periodo di flessibilità e di adattamento prima di cominciare ad applicare le sanzioni ma deficienze risultano nei servizi base, consistenti nella raccolta differenziata porta a porta basati sulla suddivisione del rifiuto nelle varie frazioni e nei servizi accessori e obbligatori».
RENATO PINNISI fonte La Sicilia