PIETRAPERZIA. Sono state presentate durante un convegno. Si è tenuto nella sala conferenze dell’ex convento “Santa Maria di Gesù” di piazza Vittorio Emanuele. La presentazione nel ciclo di manifestazioni Estate Pietrina 2018. “Si tratta di ricordi e memoria della vita di ieri”, precisa il poeta pietrino. Alcune vissute direttamente dall’autore, altre sono dei ricordi. Michele Miraglia ha cominciato tre anni fa a mettere in versi, in stretto dialetto pirzisi, la Pietraperzia di ieri. “È una passione nata in me e che intendo coltivare ancora”, precisa Michele Miraglia. Le 24 poesie sono esposte in una mostra nei locali del chiostro ex convento “Santa Maria di Gesù”. Giorni e ore di apertura: ogni giorno fino al 19 agosto dalle 18 alle 21. Queste le 24 poesie: 1 “Storia di La Madonna di La Cava”. 2 “Lu Sabatu di li carritteri”. 3 “Lu sabatu di li trattoristi” (per il “50° dalla nascita del Sabato dei Trattoristi). 4 “I trattoristi di Pietraperzia”. 5 La mamma e la figlia. 6 Lu rispittu iè misuratu. 7 “Salvari la Natura”. 8 Pietrapirzia, lu nostru paisi. 9 “Cchi vita chi is faciva”. 10 “I timpi di ‘na vota”. 11 “La vita di lu mitatiri”. 12 “La vita di ‘na vota”. 13 “Lu nostru tirrenu”. 14 “Di notti ccu lu scuru”. 15 “Quantu va la paglia di vicinu”. 16 “La mangiata a Licata”. 17 L’abbuffata a l’Oasi di Licata. 18 “La mangiata a Gela”. 19 ”La nivicata di la Pifania”. 20 “La vita mia di militari”. 21 “Quasi tutta la ma vita”. 22 “A la Cava”. 23 “La ma famiglia”. 24 Nozzi d’oru”. Al tavolo della presidenza c’erano, oltre a Michele Miraglia, il sindaco Antonio Bevilacqua, l’assessore alla Cultura Chiara Stuppia e Lucia, figlia di Michele Miraglia e moderatrice durante la serata. In sala anche il presidente del consiglio comunale Rocco Miccichè e i consiglieri comunali di maggioranza Filippo Bevilacqua e Michele Giusto. Ad apertura dei lavori, Chiara Stuppia ha detto: “È una raccolta di poesie che nasce dall’amore per il passato”. “Le rime – ha continuato l’assessore Stuppia – non sono solo passatempo ma anche emozioni e testimonianze storiche, tradizioni e terminologie quasi scomparse. Ci fanno capire da dove veniamo e come è semplice la vita di oggi”. E conclude: “Sono una testimonianza di quello che siamo e che fa parte di ognuno di noi”. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha ringraziato “per questo momento di cultura e storie della vita di Pietraperzia, vita quotidiana di come era allora”. “Di zio Michele – continua il sindaco Antonio Bevilacqua – mi ha colpito la sua iniziativa che esige impegno e costanza. Lui ha affrontato le avversità della vita ma ciò non lo ha scoraggiato”. “Ci vogliono molta forza e molto coraggio – ha continuato il sindaco di Pietraperzia – nel reagire in questo modo contribuendo con passione a fare stare bene l’autore e anche gli altri”. “Grazie a zio Michele per il suo carattere forte”, ha concluso il sindaco Antonio Bevilacqua. Lucia Miraglia: “Il tempo non ha cancellato la memoria. Gli anziani ricordano il passato”. Tra i lettori anche il sindaco Antonio Bevilacqua. Lui ha recitato la poesia “Petrapirzia lu ma paisi”. Gli altri lettori: Chiara Stuppia: “Lu sabatu di li carrittera”; Carmela Monteforte: “Cchi vita chi si faciva”; Fily Miraglia: “La vita di lu militari”; Lucia Miraglia: “Storia di La Madonna di La Cava”; Michele Giusto: “Quasi tutta la ma vita”. Michele Miraglia, a conclusione della serata, ha detto: “In me c’è solo passione e il piacere di raccontare quanto da me vissuto”. GAETANO MILINO