Pietraperzia. Piazza Vittorio Emanuele stracolma per il concerto di Mario Incudine

Pietraperzia. Piazza Vittorio Emanuele stracolma per il concerto di Mario Incudine

- in Pietraperzia

Il cantautore ennese è arrivato a Pietraperzia verso le 21. In due ore di spettacolo ha coinvolto il numeroso pubblico. Durante la sua esibizione, ha cantato numerosi brani del suo vasto repertorio. Non ha dimenticato di cantare il pezzo “Mio Fratello”. Mario Incudine era accompagnato dalla sua band: Manuele Rinella (Batteria), Pino Ricotta (Basso), Antonio Vasta (Fisarmonica), Antonio Putzu (Fiati), Manfredi Tumminello (Chitarra). Agente Rosario Sabatino, Agenzia ASC Production di Petralia Soprana, service audio Pietro Le Quinte, service luci Aldo Miserendino. Direttore Artistico Lorenzo Messina. Lo spettacolo faceva parte del vasto calendario dell’Estate Pietrina 2018 varato dalla amministrazione del sindaco Antonio Bevilacqua. Assessore al ramo Chiara Stuppia. Ad assicurare il servizio d’ordine Carabinieri, Polizia Municipale e Protezione Civile di Pietraperzia. Al termine, grande lavoro per i militari dell’Arma, vigili urbani e protezione civile per regolamentare il traffico in uscita dal paese. Infatti tantissime persone erano arrivate anche da altri paesi della Sicilia. Ogni angolo delle strade cittadine era occupato da numerose automobili. Al termine del concerto, l’artista ennese si è soffermato con i numerosi fans per gli autografi e le fotografie “di rito”. Prima dell’esibizione c’è stato il tempo di una intervista. Chi è Mario Incudine? Ci tracci il tuo ritratto? “Mario Incudine è un innamorato cronico della Sicilia. È un cantastorie, un cantore, un attore, un raccontatore di storie, soprattutto quelle dimenticate e quelle meno ufficiali e che la storia non ci racconta. È anche un curioso, uno che va alla ricerca di storie da raccontare, quelle degli ultimi. È vicino agli ultimi, ai migranti e a chi combatte il pizzo. Con le sue canzoni è vicino a chi vuole, attraverso la poesia, ribaltare l’immagine di una Sicilia tante volte stereotipata. È tutto questo. È un innamorato della sicilianità”. Mario Incudine, dal profondo Sud, la Sicilia interna, al grande successo. Cosa rappresenta per te tutto questo? “Rappresenta non solo una mia rivalsa personale ma anche un cambio di passo dell’immagine della Sicilia, Il fatto per esempio che un pezzo di cuntu siciliano, in lingua siciliana è in streaming, in radio o singolo primo in classifica con Biagio Antonacci fa bene sicuramente a me ma fa bene anche alla nostra lingua e alla nostra Sicilia”. Da cosa è nato il sodalizio artistico con Biagio Antonacci? “È nato, come tutte le cose belle, per caso. Lui aveva questo pezzo e lo voleva condividere con un siciliano. Il suo produttore artistico gli ha fatto il mio nome. Io sono salito a Bologna. Ho sentito il pezzo ed è nata questa collaborazione che poi si è trasformata in una grande stima artistica ma soprattutto in una grande amicizia”. “Questo ha significato tanto per me perché questo pezzo portato nei palcoscenici più importanti d’Italia. Ho girato tutti i palasport d’Italia con lui, tra cui l’Arena di Verona, piazza Duomo a Milano. È stato veramente un grande trampolino”. “Mio Fratello”, Biagio Antonacci, Mario Incudine, Beppe e Rosario Fiorello. Come siete riusciti a conciliare queste diverse personalità? “Diverse personalità messe insieme da Gabriele Muccino che ha fatto la regia e che ha voluto disegnare una cartolina di sicilianità. Alla fine eravamo tutti siciliani tranne Muccino e Biagio Antonacci. Un bel video che riscatta l’uomo e i suoi valori e lo mette al centro. Quando si salva un uomo, una vita, un essere umano e lo si salva dalla malavita, dal mare o dalla perdizione bisogna fare festa”. Quali i tuoi programmi a breve, medio e lungo termine? “Parallelamente alla musica, sto facendo molto teatro. Sono in giro per tutta l’Italia con Liolà di Luigi Pirandello che io ho riscritto e diretto insieme a Moni Ovadia. Sarò a Milano al teatro Duomo con un musical che si intitola “il violinista sul tetto”. Sarò in giro sempre con i miei concerti e sto preparando un album nuovo”. Pensi di continuare con questo sodalizio fratelli Fiorello e Biagio Antonacci? “Sicuramente questo ancora darà i suoi frutti e i suoi risultati. Sicuramente nasceranno altre collaborazioni e altre cose”. Cosa ti senti di consigliare a chi volesse intraprendere il tuo cammino e percorrere la tua stessa strada? “Di essere sempre originali e riconoscibili. Questo è importante.”Costanti ma soprattutto riconoscibili. Senza copiare nessuno. Bisogna avere un’identità forte”. GAETANO MILINO

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