BARRAFRANCA. I due problemi sono stati esaminati in consiglio comunale. Approvato all’unanimità un ordine del giorno. Erano presenti il sindaco Fabio Accardi e la giunta municipale. C’erano pure Giovanni Paternò, Renzo Caponnetti, Luisa Lantieri, il vicesindaco di Mazzarino Cristian Spalletta. In aula pure alcuni parlamentari 5 Stelle: il senatore Fabrizio Trentacioste, gli onorevoli Andrea Giarrizzo ed Elena Pagana e Nuccio Di Paola. Tra i presenti anche una delegazione di agricoltori barresi. Durante i lavori d’aula i lavoratori dei campi hanno contestato il costo eccessivo dell’acqua per irrigare gli orti. “Abbiamo bisogno dell’acqua tutto l’anno”, ha detto un rappresentante degli imprenditori agricoli. E ha concluso: “Non possiamo di certo pagare cifre esose per il costo dell’acqua”.
Intanto, al termine dei lavori d’aula, approvato all’unanimità un ordine del giorno. il documento condiviso anche dal sindaco Accardi e dalla Giunta Municipale. Solidarietà agli agricoltori anche da parte degli ospiti presenti. Il presidente del consiglio comunale Giovanni Di Dio ha lamentato la carenza di infrastrutture e della diga Olivo che non ha raggiunto la piena funzionalità. Ha poi detto che “bisogna rivolgere maggiore attenzione al settore agricoltura, È necessario sbloccare i finanziamenti comunitari e completare le opere in cantiere”. Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco Fabio Accardi. Il primo cittadino di Barrafranca ha detto: “Una agricoltura moderna si può fare. Bisogna programmare e creare modelli positivi e al passo con i tempi per la sopravvivenza nostra e delle generazioni future. Questo non è mai avvenuto”. E ha continuato: “Il nostro territorio è a vocazione agricola. Gli agricoltori hanno voglia di fare agricoltura ma manca la risorsa essenziale: l’acqua”. Ha poi detto che sulla diga Olivo bisogna pulire il fondo dell’invaso e collegarla a Villarosa” Ha poi parlato della adduzione di una maggiore quantità di acqua e del suo completamento “per servire un territorio molto vasto”. In un incontro con alcuni funzionari della Regione Sicilia si è concordato di rivedersi ad ottobre per vedere a che punto sono i lavori. “Abbiamo chiesto anche – continua il sindaco Fabio Accardi – l’utilizzo dei pozzi comunali”. Il consorzio di bonifica chiederà il permesso a Sicilia Acque per l’utilizzo di tali pozzi. Il sindaco di Barrafranca ha poi proposto di attenzionare il problema viabilità e di abbassare il costo dell’acqua “per rendere concorrenziali i nostri prodotti”. . “L’agricoltura è un volano per fare restare i giovani e bisogna salvare i consorzi di bonifica”. Noi viviamo in una terra di commissari. Bisogna puntare alla elezione di rappresentanti degli agricoltori”. E ha concluso: “Se la classe politica non guarda a queste problematiche, ci troveremo in un punto di non ritorno”. Nuccio Di Paola ha proposto di fare sinergia tra le province di Enna e di Caltanissetta. “Nelle dighe non si è fatta la manutenzione necessaria e quindi non si procede all’accumulo di acqua. Il nostro problema non è la siccità ma il non riuscire ad accumulare questo prezioso liquido”. “Abbiamo chiesto poi – ha detto Nuccio Di Paola – la distribuzione dell’acqua agli agricoltori piuttosto che buttarla a mare”. Elena Pagana: “Abbiamo chiesto all’assessore regionale all’Agricoltura di recepire i finanziamenti dell’Unione Europea per fare respirare i consorzi di bonifica e gli agricoltori”. Un rappresentante degli agricoltori: “A Barrafranca è da 10 anni che abbiamo questi problemi. L’acqua è stata mal gestita. L’acqua ci serve tutto l’anno per la produzione orticola”. Cristian Spalletta ha detto che “i consorzi di bonifica hanno una funzione sociale, produttiva e strutturale”. “Stiamo lavorando – ha concluso Spalletta – ad una sovrastruttura per condividere esperienze al servizio degli agricoltori”. Luisa Lantieri: “Bisogna fare una riforma strutturale della Pubblica Amministrazione. Dobbiamo farci valere e firmare un protocollo di intesa con l’Agea per difendere il nostro territorio”. Fabrizio Trentacoste ha parlato della necessità delle strade “per consentire agli operatori del settore di accedere ai propri fondi e trasportare il prodotto”. “Se non completiamo l’opera – ha continuato il senatore pentastellato – non avremo mai la disponibilità della diga Olivo e dell’Acqua”. “Propongo di fare rete per avere una risposta relativamente al completamento della diga in questione”. Elena Pagana ha detto che farà il possibile per portare avanti l’ordine del giorno approvato dall’aula. Gaetano Milino