Il Salotto artistico- letterario “Civico 49” presenta il saggio di Bobò Centonze “Cerere. Interpretazione dei sogni…”

Il Salotto artistico- letterario “Civico 49” presenta il saggio di Bobò Centonze “Cerere. Interpretazione dei sogni…”

- in Barrafranca, Civico 49
Il Salotto artistico-letterario "Civico 49"
Gaetano Vicari e Bobò Centonze

Nella riunione di giovedì 18 ottobre 2018 il Salotto artistico letterario “Civico 49” di Barrafranca (EN) ha presentato il saggio letterario del socio Liborio (Bobò) Centonze dal titolo “Cerere. Interpretazione dei sogni, culto dei morti, riti, magia, medicina, libertà sessuali nella Sicilia antica”, Armando Siciliano Editore 2017.

Dopo i consueti saluti del padrone di casa Gaetano Vicari, è stato lo stesso Centonze a esporre ai Soci e agli amici le tematiche presenti nel  saggio, la cui composizione è nata dall’amore che nutre per la sua terra, la Sicilia, e per il mito della Dea Cerere.

«Uno studio a sé merita il culto di Cerere- scrive l’autore nel libro-  le cui origini non si lasciano datare e si perdono nel buio della storia siciliana. La dea Cerere ed Enna esercitavano un fascino presso i Siculi e i Greci di Sicilia sia per l’imponente posizione geografica sia per i laghi e i fiumi che dall’alto della rupe si lasciano osservare … il culto di Cerere ennese era diffuso non solo in Sicilia, ma in tanta parte del bacino del Mediterraneo, e a Enna convenivano le ambascerie e le offerte votive delle genti, così una fu inviata dal senato romano con ricche offerte per ingraziarsi la dea …

Copertina del libro

Presenze di divinità femminili e maschili si alternano in Sicilia per ossequiare la loro progenitrice Cerere; l’elenco delle festività religiose di maggio si farebbe molto lungo nel campo etnologico siciliano. Basti menzionare Houel e Guy de Maupassant per capire come nel ‘700 le festività di Cerere erano ancora vive. Sesso e religione erano presenti in tali occasioni: Nelle campagne che circondano la città di Catania, i contadini celebrano, dopo la mietitura, una festa popolare, una specie di orgia in ringraziamento del buon dio . Questo popolo ama le feste ed è molto affezionato a quelle che è consuetudine celebrare: Cerere era la sua prima protettrice e, con l’avvento di un nuovo Dio, si sono mantenute le antiche usanze . Il popolo trasportato dalla gioia, commosso dalla devozione, confonde facilmente lo spirituale con il sensuale, e passa prontamente dall’amore celeste ad amori profani … Ma dove non succedono simili cose? Il clima soltanto vi apporta delle differenze». Il saggio è in vendita in tutte le edicole barresi.

Il professore e scrittore Liborio (Bobò) Centonze

Liborio Centonze nasce a Barrafranca nel 1948. Dopo la laurea in Filosofia inizia le prime esperienze educative alle dipendenze del Ministero degli Affari Esteri, in Germania. Consegue a Catania la Laurea in Lingue e Letterature Straniere e il diploma di Laurea in Assistente Sociale. Ha esercitato l’attività di traduttore in enti pubblici e privati. Ordinario di Filosofia e Storia al liceo scientifico di Piazza Armerina, lascia l’insegnamento per dedicarsi alla ricerca nel campo dell’archeologia, della storia, della filosofia e dell’arte. Diversi i saggi finora pubblicati, tra cui: L’entroterra e i Siculi, 1991; Federico II e Bianca Lancia da Mazza Rino, 1991; Vizi costumi e peccati nelle ville romane di Sicilia. Il Casale di Piazza Armerina, 1999; Navigando i Fiumi, 2013. Da anni  conduce studi sul periodo megalitico in Sicilia: si deve ai suoi studi la scoperta dell’Occhio di Balena, il calendario megalitico sito in contrada Rocche a Pietraperzia.

Continua l’opera del Salotto artistico- letterario “Civico 49” di valorizzare personalità barresi e non, che spiccano nei diversi campi della cultura e dell’arte.

Rita Bevilacqua

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