Barrafranca tra le 10 città del Principe rappresentate a Palazzo Butera di Palermo. A darne notizia è il sindaco Fabio Accardi il quale ha accolto in municipio i rappresentanti dell’Università di Palermo, Enza Macaluso e Chiara Franzone le quali hanno condotto studi grazie allo storico Claudio Gulli sui paesi della famiglia Branciforte.
Tra questi anche Barrafranca che è inserita in un progetto “Le città del Principe” frutto della ricerca condotta dallo storico Gulli che parte dai dipinti delle dieci città possedute dai Branciforte, Principi di Butera e che si trovano nella sala di ingresso al piano nobile di palazzo Butera a Palermo. Le città rappresentate sono: Mazzarino, Santa Lucia, Pie,traperzia, Niscemi, Barrafranca, Grammichele, Butera, Raccuia, Militello e Scordia.
«Il progetto – dice Accardi – potrà intersecarsi con un altro progetto della nobile famiglia dei Branciforti, già avviato, e che ha l’obbiettivo di costruire un percorso di sviluppo turistico del nostro comune».
I rappresentanti dell’Università palermitana sono stati ospitati dal sindaco Fabio e incontrato alcuni storici barresi, Salvatore Licata, Filippo Salvaggio e Liborio Centonze i quali hanno delineato i profili storici della città di Barrafranca. Il progetto è ambizioso ed è finanziato dai
nuovi proprietari del Palazzo Butera, Francesca e Massimo Valsecchi e mira al totale restauro del Palazzo per aprirlo alla città. Da qui il programma di ricerca sulle “Città del principe” che intende rivisitare in chiave contemporanea il legame storico di Palermo con il suo territorio.
«Il palazzo Butera – affermano le due ricercatrici universitarie Macaluso e Franzone – diventerà così laboratorio aperto alla città di Palermo e utilizzerà la storia, la cultura e l’arte còni\e catalizzatore di sviluppo sociale.Tra le varie città c’è anche quella di Baìrafranca». Da questo mese fino a marzo 2019 ogni fine settimana davanti ai dipinti si par-. lerà di una delle città rappresentate. Si parlerà di Barrafranca il prossimo 5 gennaio e poi ancora il 12 e 13 gennaio del 2019.
«L’essere rappresentati in un palazzo così importante – conclude il sindaco – ed essere coinvolti in un progetto così ambizioso può costituire per il nostro territorio occasione di sviluppo e crescita ma soprattutto opportunità per far conoscere i prodotti della nostra terra a quanti visitando il palazzo potrebbero incuriosirsi della nostra comunità».
Il dipinto ubicato nelle sovraporte del palazzo rappresenta la Barra- franca del ‘700. Dopo l’incontro Accardi assieme al barrese Filippo SaIvaggio, ex presidente Pro Loco, e all’assessore comunale al turismo Giovanni Patti hanno accompagnato le due studiose in un tour per la cittadina barrese.
RENATO PINNISI la Sicilia