Barrafranca. Pagare la Tari nella bolletta elettrica, come già avviene con il canone Rai. E’ la proposta che la Lega ha inserito in un emendamento collegato alla legge di Bilancio, che ipotizza per i Comuni che si trovano in dissesto o predissesto di recuperare la Tari direttamente in bolletta. Una proposta finalizzata a contrastare l’evasione, che però non piace alle associazioni dei categoria, come Federconsumatori, che definisce l’idea “impensabile”, soprattutto per le famiglie. Proprio Federconsumatori ipotizza in circa 53,50€ la spesa che ogni famiglia dovrebbe pagare in più sulla fattura elettrica. Il comune di Barrafranca, come è noto, è in dissesto e quindi rientrerebbe tra i beneficiari di questo provvedimento, ma si trova in buona compagnia visto che i comuni in dissesto, o in predissesto, in Sicilia sono veramente tanti, da precisare che la legge diventa operativa previa delibera del comune interessato da presentare entro Febbraio di ogni anno. Ed ecco l’elenco dei comuni in dissesto ed in pre dissesto a cui nei prossimi mesi se ne aggiungeranno altri, una Sicilia che oseremmo dire fallita:
Acate, AciSant’Antonio, Augusta, Bagheria, Barrafranca, Brolo, Carini, Casteldaccia, Casteltermini, Cefalù. Cerda, Favara, Ispica, Lentini, Mazzarà Sant’AnDrea, MIlazzo, Mirabella Imbaccari, Mussomeli, Palagonia, Porto Empedocle, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Scaletta Zanclea, Scordia, Tortorici
I comuni in predissesto:
Adrano, Avola, Belmonte Mezzagno, Borgetto, Caccamo, Campobello di Licata, Catania Ficarra, Galati Mamertino, Giardini Naxos, Giarre, Itala, Leonforte, Linguaglossa, Mazzarrone, Messina, Modica,Monreale, Mon1terosso Almo, Motta Camastra, Pachino, Racalmuto, Randazzo, Riposto, San Cataldo, Sant’Alessio Siculo, Scicli, Taormina, Terme Vigliatore, Tremestieri Etne, Ustica, Villafranca Tirrena.
Sempre federconsumatori “Ci preoccupa, inoltre, la confusione avvenuta in occasione dell’introduzione del Canone Rai in bolletta, con errori, doppi addebiti e addebiti impropri – prosegue l’associazione -. Alla luce di quanto accaduto non osiamo immaginare cosa potrebbe accadere con una tassa che, tra l’altro, è di competenza comunale ed in passato è già stata interessata da errori (non dimentichiamo la questione della Tari sulle pertinenze per cui molti cittadini attendono ancora i rimborsi). Infine ci chiediamo con che criterio l’azienda venditrice di energia ripartisca tali introiti ai comuni e con quali costi”. “Chiediamo al governo di non approvare tale emendamento – afferma Emilio Viafora, presidente di Federconsumatori – anzi, di predisporre al più presto una riforma equa degli oneri di sistema eliminando dalla bolletta elettrica inutili orpelli e componenti anacronistiche”.