PIETRAPERZIA. Tra i presenti, sia al corteo funebre che in chiesa, il sindaco Antonio Bevilacqua in fascia tricolore oltre agli assessori Laura Corvo, Chiara Stuppia e Michele Laplaca. C’erano pure il maresciallo capo Giuseppe Geraci, comandante la stazione carabinieri di Pietraperzia. Per la polizia municipale erano presenti gli ispettori superiori Borino Miccichè e Giovanni Falzone. intanto numerosi amici e conoscenti si sono radunati, prima dei funerali, in via San Giuseppe, 67, davanti alla casa di Alex Bonura e in assoluto silenzio. All’uscita del feretro, si è levato un lungo applauso. La bara è stata portata a spalla fino alla matrice. Nello spiazzale antistante la chiesa, una gigantografia bianca con la foto di Alex Bonura e la scritta “Quando ormai si vola non si può cadere più. Ciao Alex. I tuoi amici”. La messa è stata concelebrata da Monsignor Giovanni Bongiovanni e don Osvaldo Brugnone, rispettivamente parroci di Santa Maria di Gesù e della Matrice. La prima lettura è stata letta dal sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua. A recitare la preghiera dei fedeli è stata invece l’assessore Chiara Stuppia. La celebrazione era “arricchita” dalla Schola Cantorum” diretta dal maestro Pino Chiolo. Don Osvaldo, all’omelia, ha detto: “Senza la morte di Cristo la nostra morte sarebbe assurda. Oggi Alex è salito in cielo ed appartiene all’amore di Dio”. “Avremmo voluto averlo qui – ha continuato Don Osvaldo – per la sua amicizia, la sua simpatia, per il suo amore. Signore, abbraccia con la tua misericordia di pace questo tuo figlio. Abbraccia mamma, papà, suo fratello, la sua fidanzata e tutti i parenti”. Don Osvaldo poi si è chiesto dove fosse “il Signore martedì quando Alex percorreva quella strada? Gesù era lì l’altra mattina pronto per testimoniare una mia caduta in volo verso il divino”. E ha concluso: “Permettetemi di piangere insieme a voi. Signore ti ringraziamo perché ci hai donato Alex e non perché ce lo hai tolto”. Al termine della messa, un toccante messaggio è stato letto da Laura Beninati, cognata di Alex. Al termine del discorso, si è levato, nella stessa chiesa, un lungo applauso. Applausi anche all’uscita del feretro dalla chiesa e alla partenza verso il cimitero. All’uscita della bara dalla matrice, sono stati fatti volare verso il cielo palloncini di colore bianco ed altri azzurri. Da registrare che la messa, cominciata alle 15,30, si è conclusa alle 16,35. Il feretro è uscito dalla chiesa alle 18,10 perché le numerosissime persone hanno voluto salutare i familiari. Le stesse persone, tuttavia, hanno aspettato, all’esterno, nello spiazzale antistante al tempio, l’uscita della bara dalla chiesa per tributare un ultimo caloroso saluto al povero Alex. Il carro funebre è partito alla volta del cimitero alle 18,15, quindi con il buio. Intanto Franco Cigna, suocero di Laura Beninati, dichiara: “Il paese ha dimostrato grande solidarietà nei confronti del dolore di una famiglia colpita da un così grave evento e lo ha dimostrato aspettando fino all’ultimo la partenza del feretro verso il cimitero e sottolineando il proprio dolore e la propria partecipazione verso una tragedia di tale portata con un lunghissimo e scrosciante applauso all’uscita dalla chiesa della salma di Alex”. E conclude: “Il dolore non è solo della famiglia di Alex Bonura ma dell’intera comunità pietrina”. GAETANO MILINO
ENNA. GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE IL CONVEGNO “LA MENTE TRA LE NUVOLE”,
Organizzazione a cura dell’istituto Superiore per le Scienza