Barrafranca. Otto anni fa, mentre in piazza a Barra- franca si festeggiava il Carnevale, Salvatore Crapanzano fu scambiato per l’autore del tentato omicidio di un giovane romeno.
Crapanzano oggi cinquantanovenne, assistito dall’avvocato Paolo Giuseppe Piazza è stato assolto dal tribunale collegiale di Enna, da quell’accusa, nata da un errore, che aveva sempre respinto con determinazione. Vittima dell’aggressione di cui era stato ingiustamente accusato Crapanzano, che venne arrestato per tentato omicidio dai carabinieri, un giovane romeno che durante l’incidente probatorio aveva affermato di aver riconosciuto, un uomo con un pizzetto e non l’imputato che aveva invece indicato durante il ricovero al Sant’Elia di Caltanissetta tra sei foto viste. Il difensore Piazza aveva sollevato alcune perplessità proprio su come era avvenuto il riconoscimento, in quanto, tra le sei foto mostrare quella di Crapanzano era l’unica a colori e ben più grande delle altre. A scagionarlo ulteriormente, altre testimonianze di persone che lo avevano visto in tempo di poco successivo all’aggressione senza tracce di sangue addosso. A favore di Crapanzano, inoltre, deponevano vari altri fattori, come l’esser stato visto poco dopo l’aggressione da alcune persone senza alcuna macchia di sangue. Crapanzano secondo la ricostruzione dei fatti era sì nel luogo dove avvenne una rissa che sarebbe stata causata da alcuni giovani romeni che avrebbero disturbato alcune persone che si trovavano su un carfo di carnevale ,ma come aveva affermato respingendo nettamente ogni addebito era int&venuto soltanto per non fare avvicinare due persone alle sue figlie.
Nella sua deposizione aveva anche sottolineato di aver chiesto ad un vigile urbano di intervenire. In aula era stata chiesta assoluzione anche dal pubblico ministero oltre che dalla difesa, accolta dal collegio giudicante presieduto dal presidente della prima sezione penale Francesco Paolo Pitarresi a latere i giudici Agate e Cirincione.
Tiziana Tavella La Sicilia