PIETRAPERZIA. Nel salvataggio – più di sei ore di lavoro – anche l’intervento di una squadra di vigili del fuoco di Enna. L’insolito fuoriprogramma è cominciato verso le 18 di giovedì 13 marzo e si è concluso dopo la mezzanotte. Questi i fatti. Un pullman carico di 33 studenti americani e di sei loro professori oltre all’autista era diretto verso Agrigento. Loro, studenti di archeologia, in questi giorni hanno la base operativa nella città dei Templi. L’autista dell’autobus non sapeva che la statale 640 diramazione di Pietraperzia è chiusa al traffico dallo scorso 2 novembre.
La chiusura dell’arteria per il cedimento di un pilone del viadotto “Villano I” che si è pericolosamente inclinato. Arrivato all’ingresso per la bretella verso Caltanissetta ed Agrigento, il pullman carico di studenti e professori è stato costretto a fermarsi proprio a causa della chiusura della 640. L’autista, a questo punto, “ha pensato bene” di imboccare la provinciale 96 per Caltanissetta – ex statale 191 Ponte Besaro – nel tentativo di raggiungere Caltanissetta e poi Agrigento. Non si è però reso conto del fatto che l’arteria è in pessimo stato. La provinciale 96 è infatti costellata da numerose frane e buche larghe e profonde come crateri. Lungo il percorso, ha incontrato una montagnola di fango indurito proprio nel centro della carreggiata. Convinto di farcela, l’autista ha continuato a camminare.
Arrivato nel mezzo della montagnola, il pianale dell’autobus è rimasto incastrato proprio su tale fango indurito e non riusciva più ad andare avanti e nemmeno indietro. In preda al notevole “disagio”, l’autista dello stesso pullman ha telefonato ai carabinieri di Pietraperzia. I militari dell’Arma sono arrivati immediatamente sul posto ed allertato i vigili del fuoco di Enna. I pompieri, giunti sulla 96 con una squadra, si sono messi immediatamente all’opera. Nel frattempo, gli stessi carabinieri hanno provveduto a fare arrivare sulla provinciale 96 dei pulmini per trasbordare alunni e docenti. Intanto cominciava ad arrivare il buio della sera.
La zona è stata quindi illuminata a giorno con le fotoelettriche dei carabinieri e con quelle dei vigili del fuoco. I pompieri hanno quindi cominciato a picconare il fango indurito sotto all’autobus. Dopo alcune ore di lavoro, hanno avuto ragione di tale “montagnola” e liberato il pianale del pullman che è ripartito, con la sola presenza a bordo dell’autista, e con la massima cautela fino ad arrivare a Caltanissetta attraverso la stessa arteria. Docenti ed alunni, visibilmente sollevati, hanno ringraziato i carabinieri e i vigili del fuoco e si interesseranno perché a tali due “istituzioni”, carabinieri di Pietraperzia e vigili del fuoco di Enna, possa arrivare un solenne encomio da parte dei loro organi superiori. GAETANO MILINO