I bancari della provincia di Enna sono stati chiamati ad esprimersi sulla piattaforma rivendicativa del nuovo contratto di lavoro elaborato da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca UIl e Unisin. Il confronto si è tenuto ad Enna presso la “Galleria Civica”. Al termine di un articolato dibattito i lavoratori, all’unanimità, hanno dato il via libera al documento che a fine maggio sarà presentato dalle organizzazioni sindacali del settore del credito alla controparte ABI. Tra le richieste: aumento salariale, la conferma del fondo per l’occupazione, il depennamento del salario d’ingresso per i neo-assunti, lo stop alle esternalizzazioni, la reintroduzione dell’art. 18 con reintegra in caso di licenziamento illegittimo, la conciliazione tempi di vita lavoro e il diritto alla disconnessione dai sistemi aziendali.
L’assemblea di Enna rientra nell’ampio calendario di riunioni che stanno interessando tutto il territorio nazionale. “In ogni piazza – dice la segretaria regionale di First Cisl, Anna Cutrera -abbiamo notato compattezza nell’affrontare i punti del nuovo contratto di lavoro. La proposta è unitaria e sta raccogliendo il consenso dei colleghi. E’ stata messa a punto una piattaforma innovativa che accetta le varie sfide che il futuro ci pone. Il settore del credito in Sicilia sta attraversando momenti complicati che riguardano istituti storici e ben radicati. Il contratto si pone anche come scudo di queste particolari situazioni. Ci preme – conclude Anna Cutrera – assicurare la dovuta dignità del lavoro ad ogni dipendente che ha affrontato i lunghi anni della crisi senza tirarsi indietro e mettendoci la faccia. Le banche sono tornate a fare utili ai lavoratori spetta il dovuto riconoscimento per avervi contribuito”.
“Il documento che abbiamo illustrato in assemblea – interviene Fabrizio Greco, segretario territoriale di First Cisl Enna, Agrigento, Caltanissetta – non è un manifesto statico ma affronta con responsabilità il nuovo orizzonte professionale che riguarda i bancari. Vari sono i processi che il digitale sta ispirando nelle aziende. Siamo consapevoli degli effetti che potrà determinare ma siamo pronti a confrontarci partendo da un punto fondamentale: la componente umana e professionale di chi in banca ci lavora e viene da anni difficili. Non ci limitiamo a chiedere solo aumenti retributivi ma ci poniamo come parte responsabile per governare i processi di cambiamento che subiscono quotidiane accelerazioni”.
Enna, 9 aprile 2019