A guardarla sembra proprio lei la “Picciridda” della famiglia Fiorello. Bassina di statura, inconfondibili gli occhiali e il suo sorriso smagliante, lo stesso sorriso che il padre ha donato ai propri figli. Lo ricorda cosi’ Catena Fiorello, sorella dello showman Rosario e dell’attore Giuseppe Fiorello. Una famiglia ricca di valori e passioni per l’arte, del resto i noti siciliani oltre a mostrare con originalità e bravura il proprio mestiere, hanno sempre portato con orgoglio la loro Sicilia nello spettacolo. Stavolta ad avere la meglio quest’ultimo capolavoro “Picciridda”della scrittrice, autrice televisiva e conduttrice televisiva italiana Catena Fiorello.Tanti sacrifici e ben solo 10 anni per la realizzazione del film “Picciridda” tratto dal suo romanzo vincitore del premio Elsa Morante, girato a Favignana con supervisione di Ugo Chiti e regista Paolo Licata, proiettato il 5 luglio al Palazzo dei Congressi a Taormina per la 65° edizione del Taormina Film Fest.
Tema assai forte quello della violenza sulle donne, dove il rosso si impregna nelle loro vite,dove genera la vita e la morte stessa. L’autrice ribadisce: “Chi uccide le donne tradisce il suo sangue”, non a a caso la copertina del libro ritrae una bimba con il vestito rosso, ma altrettanto di notevole importanza l’argomento immigrazione dai tempi nei nostri antenati ad oggi.
In quanti fugaci e strappati dalle loro radici sono andati via per coglier quel pezzo di pane che non sazia, avvilente e amaro il loro viaggio. Tante famiglie divise e tanti volti di bambini sospesi in quell’attesa, incoscienti di cosa sia l’immigrazione. Il romanzo ambientato nell’Italia degli anni ’50 e ’60 , protagonista nonna Maria, interprete Lucia Sardo e la nipote Lucia, Marta Castiglia picciridda siciliana, una bambina che lotta e sopperisce alle sofferenze, in assenza della famiglia, per poi ritrovare la parte di sè per affrontare un futuro migliore. Per la serata conclusiva del Taormina Film Festival “Picciridda” prodotto dalla SiciliaFilm Commision, oltre alla STANDING OVATION ottiene premi e menzioni: vincendo il Premio Miglior Sceneggiatura e le Menzioni Speciali alle due interpreti femminili, Lucia Sardo e Marta Castiglia.
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