PIETRAPERZIA. Lo stato di agitazione è stato proclamato dai sindacati Sapmi Confsal e dalla Fisascat Cisl. I segretari provinciali sono, rispettivamente Giuseppe La Marca e Marco Ferro. All’incontro in prefettura, presieduto dal prefetto di Enna Giuseppina Scaduto, hanno partecipato i sindaci di Pietraperzia Antonio Bevilacqua e di Barrafranca Fabio Accardi ed i vertici Asp 4 di Enna tra cui il direttore generale Francesco Iudica. Intanto sarebbero in programma lavori di ristrutturazione all’edificio di via Sant’Orsola e conseguente chiusura, durante i lavori, di tale edificio. L’attuale gestore Euronia è subentrato al precedente il primo aprile 2017. La relativa gara di appalto, della durata di tre anni, scade il prossimo 31 luglio. Nonostante manchino 16 giorni alla scadenza, non è stato ancora pubblicato un nuovo bando per un’altra gara di appalto. Intanto all’inferriata esterna della Rsa di via Sant’Orsola sono stati affissi tre lenzuoli bianchi. Queste le relative scritte: “Difendiamo la Rsa”, “Contro la chiusura della Rsa” e “Non sfratterete i nostri anziani”. Nella Rsa, 40 posti letto, lavorano 33 operatori. L’apertura risale al 21 dicembre 2001. Nella Rsa di Pietraperzia sono ricoverati, da oltre 17 anni, anche psicolabili che non hanno familiari. Il sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua, al termine dell’incontro in prefettura, ha dichiarato: “Nel corso dell’incontro, i sindaci di Pietraperzia Antonio Bevilacqua e di Barrafranca Fabio Accardi – in rappresentanza dei Comuni della parte sud della provincia di Enna – abbiamo evidenziato che la paventata riduzione del numero dei posti letto avrebbe significato una sicura diminuzione dei servizi a fronte di una richiesta superiore a quanto loro volevano fare rimanere”. “Il numero dei ricoveri registrato da diversi anni a questa parte – continua il sindaco Bevilacqua – è stato sempre superiore a venti”. E aggiunge: “Abbiamo chiesto di rivedere la decisione della diminuzione dei posti letto e hanno fatto una marcia indietro rispetto all’iniziale intenzione di ridurre i posti letto e hanno manifestato l’impegno di mantenerne 40. Sotto questo aspetto abbiamo registrato un accoglimento delle nostre richieste Adesso bisogna mantenere alta l’attenzione perché non bisogna abbassare la guardia e trovarci qualche altra sorpresa. Aspettiamo l’indizione della nuova gara di appalto che possa confermare quanto ci hanno manifestato in quella sede e che deve essere ufficializzato nel bando di gara”. Abbiamo dato disponibilità di una struttura nostra – conclude il sindaco Antonio Bevilacqua – per spostare temporaneamente i pazienti. Loro, in proposito, hanno risposto in maniera non chiara perché non sanno se concederanno o meno una proroga all’attuale cooperativa”. Il sindaco di Barrafranca Fabio Accardi: “Positivo l’incontro avuto in prefettura con il direttore generale Asp 4 di Enna dottore Francesco Iudica assieme al sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua. Abbiamo rappresentato la problematica della Rsa di Pietraperzia, un servizio essenziale ed indispensabile non solo per i territori di Pietraperzia e di Barrafranca ma per l’intero distretto socio-sanitario D 24 Piazza Armerina, Aidone, Barrafranca e Pietraperzia in quanto si tratta dell’unica Rsa presente nella sud della provincia di Enna. Abbiamo rappresentato pure l’esigenza di mantenere il numero di posti disponibili a 40, così come lo è attualmente, in quanto, anche se negli anni il numero dei ricoveri non ha mai raggiunto i 40, ma sono stati sempre superiori a venti e quasi sempre intorno alla trentina”. “Tra l’altro – continua il sindaco Fabio Accardi – il nostro territorio si depaupera sempre più di servizi e per l’innalzamento dell’età media delle nostre popolazioni, quella struttura è indispensabile mantenerla e, addirittura, potenziarla”. Il sindaco di Barrafranca aggiunge: “L’incontro è stato molto positivo in quanto abbiamo ottenuto, da parte del direttore generale, l’impegno a mantenere il numero di posti. Inoltre ci sarà una ristrutturazione per l’adeguamento degli impianti e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Per quel periodo il sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua ha dato la disponibilità di propri locali al fine di mantenere il servizio nel distretto e per evitare di trasportare i pazienti in un’altra area della provincia”. Il sindaco Fabio Accardi continua: “Noi manterremo, in ogni caso, alta l’attenzione sulla struttura perché più volte si è manifestata, da parte dell’Asp, l’intenzione di rivedere il numero di posti nella provincia e cercando di aumentare la disponibilità di posti nell’area nord della provincia, dove, a detta del direttore generale, c’è una maggiore attendibilità dei posti in quanto serve anche aree fuori provincia – si tratta della parte dei Nebrodi e di Comuni del Palermitano – che potrebbero avere uno sfogo e un servizio su quella zona. Noi, da parte nostra, cionondimeno non vorremmo che, per potenziare un’area della provincia venisse depotenziata un’altra. E continua: “Noi siamo favorevoli a potenziare quella zona purché la nostra area venga ugualmente attenzionata e potenziata. Infatti anche noi siamo area di confine con la vicina Caltanissetta. Abbiamo trovato un interlocutore attento nel direttore Iudica e ci siamo lasciati con la possibilità di ulteriori incontri per pianificare anche il momento in cui si dovrà procedere alla ristrutturazione e all’adeguamento degli impianti e delle barriere architettoniche della struttura”. “Siamo ottimisti – conclude il sindaco Fabio Accardi – che si potrà ottenere un risultato positivo anche in termini di unità lavorative. Una delle preoccupazioni che avevamo era quella che venissero messi a rischio i posti di lavoro. Noi ci sentiamo di confortare i lavoratori Rsa e siamo accanto a loro per mantenere l’occupabilità della struttura”. I lavoratori, visibilmente preoccupati, hanno diramato un comunicato. “I vertici Asp – si legge nel comunicato dei lavoratori Rsa di Pietraperzia – hanno espressamente dichiarato, davanti ai sindaci di Pietraperzia e di Barrafranca e a sua Eccellenza il Prefetto di Enna, la volontà di bandire, entro i primi di settembre, la nuova gara di appalto per 40 posti letto ma di non prorogare all’attuale gestore del servizio (cooperativa Euronia) il contratto, proroga prevista dal capitolato speciale di appalto (CSA) del 2015 motivando tale diniego con la rivendicazione del quinto d’obbligo posta in atto dalla cooperativa Euronia”. “Si precisa inoltre – si legge ancora nel comunicato dei Lavoratori Rsa – che, dopo la pubblicazione del bando di gara, lA Rsa di Pietraperzia verrebbe chiusa consentendo, in questo modo, l’adeguamento degli impianti elettrici e l’esecuzione dei relativi lavori. A nulla è valsa la disponibilità – manifestata dal sindaco Antonio Bevilacqua – di una struttura sita a Pietraperzia per ospitare temporaneamente i pazienti della Rsa e quindi consentire l’effettuazione di tali lavori. Alla luce di simili considerazioni, la spada di Damocle incombe ancora sulla struttura”. “Nell’incontro in prefettura – si legge nello stesso comunicato dei lavoratori – il dottore Iudica avrebbe promesso un nuovo bando di gara per 40 posti letto, il riconoscimento del modulo Alzheimer, il farsi carico del finanziamento per la ristrutturazione dell’impianto elettrico e di lavori vari”. “L’unica certezza – si legge a chiusura del comunicato – rimane la chiusura della Rsa a fine agosto”. GAETANO MILINO
ENNA. GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE IL CONVEGNO “LA MENTE TRA LE NUVOLE”,
Organizzazione a cura dell’istituto Superiore per le Scienza