Di seguito, il testo di un comunicato stampa del 01.08.2019, a nome del Partito Democratico circolo di Barrafranca.
“LETTERA APERTA ALLA CITTÀ
Cari concittadine e concittadini,
Barrafranca sta attraversando un momento di evoluzione politica, sociale ed economica dovuta alla mala gestione della cosa pubblica da parte dell’attuale amministrazione. Il Sindaco capitano di battaglie scolastiche nel 2015, per affrontare temi particolarmente cogenti per il tempo coevo, utilizzò per sé tali eventi per una mera pubblicità mediatica per l’ascesa in campo alle elezioni comunali del 2016; oggigiorno si sottende alla dialettica politica, tradendo i suoi stessi concittadini, non affrontando temi che urgono attualmente per la città, ma scappando con la sua maggioranza al sano confronto politico con le forze di opposizione. Ciò è dimostrazione come il nostro caro primo cittadino abbia in passato utilizzato temi come i rifiuti per pubblicità, invece oggi, al timone del palazzo comunale, non si preoccupa di affrontare temi analoghi, dedicandosi soltanto al mercimonio della politica, barattando poltrone sin dalla sua prima ora di governo.
Ebbene, a dimostrazione di tale premessa rappresentiamo come nel mese di luglio sono stati celebrati ben 6 consigli comunali tra ordinari e straordinari ed urgenti. Ben 4 sono stati i consigli disertati da maggioranza e amministrazione, ovvero qualora presenti i componenti della giunta si sono tenuti con la metà dei rappresenti ignari sul da farsi, mandati lì senza saper nulla di ciò che stava accadendo. Questo è un atto di alto tradimento nei confronti di chi elegge rappresentanti con l’ausilio di una semplice matita, che così facendo non curano gli interessi della città.
L’unica presenza registrata della maggioranza e dall’amministrazione in questi 6 consigli comunali è avvenuta nelle sedute del 25 e 29 luglio. Badate bene lettori, la presenza non è fine alla cura di interessi della comunità.
Facciamo un po’ di chiarezza andando a ritroso sugli eventi accaduti.
Dopo le dimissioni della consigliera, nonché Assessore/Vice-sindaco Stella Strazzanti, la maggioranza e il Sindaco ha attraversato una fase di stallo politico a causa della scelta dei nuovi assessori municipali. In particolare, ciò è derivato a causa della normativa regionale, la quale prevede l’obbligo della presenza di genere (ovvero rappresentanza uomo/donna) in giunta municipale; dopo le dimissioni della citata Vice-sindaco, la forza politica del Pdr, a seguito di turnazione interna, doveva esprime il nominativo di un uomo (tradottosi, infatti, nel nome dell’Avv. Aiello). L’indicazione di una preferenza maschile in giunta comportava le inevitabili dimissioni di un ulteriore assessore “uomo”, per la nomina di un assessore “donna”. Questo braccio di ferro durato un mese, è costato caro alla Città sotto diversi profili; in primis l’amministrazione comunale non è riuscita a deliberare per un mese, essendo monca nel suo plenum; in secondo luogo, è costata l’assenza per capriccio politico dei consiglieri di maggioranza (andati in ferie forzate per i consigli comunali), non affrontando tematiche importanti come la questione RSA Pietraperzia, questione distribuzione idrica etc etc.
Come anticipato, la matassa si scioglie il 25 luglio, quando a seguito delle dimissioni, dell’ormai sempre opaco assessore Ragusa, succede l’altra neopromossa Dr.ssa Stella Arena, anch’ella conosciuta nei meandri del palazzo comunale, in quanto componente dell’organo interno di valutazione dei dirigenti comunali, compromettendo con il nuovo incarico il grado di imparzialità dei giudizi espressi sul raggiungimento degli obiettivi dei dirigenti.
Il caso vuole – ma non c’è nulla lasciato al “caso” – che lo stesso giorno in cui vengono nominati i nuovi assessori, si celebra un consiglio comunale, straordinario ed urgente, avente ad oggetto l’approvazione di un finanziamento (tra l’altro termine per la richiesta di finanziamento scaduto a giugno e prorogato sino alla prima decade di agosto), che in un normale paese in cui la politica programma, non doveva andare in una seduta straordinaria ed urgente bensì in una ordinaria.
In questa seduta, la maggiorana è presente, viene votato il provvedimento per dare mandato alla richiesta di accreditamento del finanziamento di circa 60mila euro – per digitalizzare i loculi cimiteriali – ma a sua volta vengono presentati i neoassessori ed il promosso Vice-sindaco Patti. In questa occasione il Consiglio Comunale viene utilizzato solo come vetrina e passerella pubblica per presentare il nuovo governo della Città.
A dimostrazione di quanto detto, dopo solo 4 giorni viene convocata una nuova seduta straordinaria ed urgente del Consiglio Comunale (del 29 luglio), a seguito della richiesta effettuata da consiglieri comunali per discutere problematiche urgenti come la crisi idrica che sta attraversando la città in queste settimane. In detta seduta del Consiglio Comunale si registrano due avvenimenti.
Il primo, quale il boicottaggio dei consiglieri di maggioranza della seduta, votando contrari all’urgenza dei temi sottoposti all’attenzione del consiglio comunale, tra tutti il predetto tema della crisi idrica; sotto altro profilo, finalmente il mercimonio politico Accardi ha messo in campo un quadro politico di maggioranza ben definito, infatti viene a rilievo quella maggioranza celata che ormai governa la città da tempo, composta da: Patti e Strazzante – FI; Ferrigno F., Strazzanti e Flammà PDR; e dai singoli Vetriolo, Zuccalà e il Presidente del C.C. Di Dio, con il soccorso esterno, per l’amore e il bene, della consigliera Alessi Batù, che diserta la seduta inviando una lettera ai colleghi dicendo di non partecipare ai lavori per esercitare il “ruolo genitoriale” e ritenendo altresì inutile la seduta. Detto ciò, bocciata l’urgenza, per l’ennesima volta i consiglieri di opposizione si trovano spiazzati e lasciati da soli ad affrontare temi che stanno devastando e dilaniando la nostra piccola comunità.
Non è finita qui, il 31 luglio viene tenuta un’ulteriore seduta ordinaria del C.C., per affrontare quei punti all’o.d.g. che non sono stati trattati ed evasi nelle sedute precedenti a causa dell’assenza dei consiglieri di maggioranza.
Per l’ennesima volta la maggioranza non si è presentata in Consiglio Comunale, disertandolo, mostrando il totale disinteresse per i lavori d’aula e per le problematiche quotidiane che affronta la comunità, atto di offesa nei confronti dei cittadini e dei colleghi consiglieri. L’unico dato da registrare è stata la presenza di due assessori, che ancora ora si chiedono cosa e perché fossero lì.
Anche la magnanima volontà dei consiglieri di opposizione, a trattare i punti all’o.d.g., essi necessitavano di maggioranze aggravate (come l’approvazione dei regolamenti comunali), ovvero la presenza della maggioranza consiliare era doverosa a fronte di punti cruciali dell’azione della giunta Accardi, come il piano economico finanziario riguardante i rifiuti solidi urbani. Talché, entrati nel merito di quest’ultimo punto i consiglieri di opposizione, unici presenti, hanno cercato di sviscerare alcune problematiche, pertanto chiedevano ai rappresentanti della giunta di ritirare il punto per supplire agli errori presenti alla richiesta di delibera. Gli unici due rappresentanti della Giunta presenti in aula – nella totale incapacità politico-amministrativa – non sapendo che pesci pigliare, hanno messo in atto una comparsa comico teatrale non rinvenibile nemmeno nei più bei Cinepanettoni dei De Laurentis.
Come dicevamo all’inizio, la Città ha dinnanzi un Sindaco e una maggioranza di mercenari della politica, di saltimbanchi (ad es. cons. Vetriolo e Zuccalà), che si disinteressano dei problemi della comunità ma si dedicano soltanto a mortificare il Consiglio Comunale e i cittadini attraverso le reiterate assenze nelle sedute consiliari. Sembra palese come l’unico obiettivo è impegnarsi soltanto ad accaparrarsi, garantirsi e a confermare cariche politiche, amministrative e/o professionali, tutelando vecchi volponi e attuali pupari della politica barrese, su argomenti e temi che ancor oggi sono causa del dissesto economico e finanziario di Barrafranca.
L’azione amministrativa dell’attuale governo della Città è frutto dell’incapacità nell’affrontare e risolvere problemi quali: l’applicazione delle aliquote retroattive dei tributi locali, crisi idrica, questione Enel So.Le, strade e così via.
Se veramente, Sindaco e maggioranza, volete bene alla Città, l’unico atto di fede e di amore che potete fare nei confronti della città, sono le vostre dimissioni, al fine di evitare più danni di quelli che avete già creato.
Questa lettera è un atto dovuto nei confronti di voi concittadini, chiedendo clemenza se siamo stati prolissi.
Ps. In merito al comunicato diramato oggi dall’amministrazione inerente la crisi idrica, esso appare illogico, contraddittorio e sibillino, perché se così fosse, ovvero che la rete idrica è stata manomessa da vandali, non c’era alcun motivo per bocciare e boicottare la seduta consiliare del 29 luglio, che aveva all’o.d.g. la tematica specificata. Duole venire a conoscenza che le disfunzioni di un mese di servizio vengono scoperti solo oggi. Forse la lentezza nel rinvenire tale problematica è derivata dall’aver occupato la mente pensando a come e in quale modo dividere “poltrone e incarichi”?
Il Partito Democratico di Barrafranca”