PIETRAPERZIA. Un racconto teatrale con chitarra e voce, poetico e tragico, epico e autobiografico: un inno alla povertà che redime, oltre l’orrore che opprime: dalla Sicilia al Belgio, da ieri ai nostri giorni, Angelo narra storie viste e vissute dal vivo e dal di dentro, di emigrazione, anzi, di deportazione economica sepolta e “nostra”, e di “espropriazione dell’esperienza e della memoria”, con un tocco di autoironia e di comicità “inconsapevole”, con un finale di parole di David Maria Turoldo musicate dall’autore. Liuba Scudieri, attrice e antropologa napoletana, ha riassunto con queste parole lo stile di narrazione teatrale di Maddalena: “Angelo è uno dei rari esempi di narrazione teatrale veramente popolare”. c’è un mix di componenti che si sente che è vissuto da te in maniera profonda, e tu lo rimandi a noi, si sente questa rielaborazione, non è un aspetto asettico, si sente questo animo, questa commozione, bella anche la parte cantata, però a me ha colpito di più la parte del monologo, che è stato per me un po’..anche come un pugno, un pugno proprio…dentro, che ti fa mette anche un po’ in discussione, un pugno anche un po’ rude, un po’ un fastidio, però secondo me è questo l’effetto che deve sortire (…), un fastidio che va analizzato, va preso in esame…se la politica deve prende in mano sta cosa, la politica siamo anche noi, soprattutto deve essere esaminato nella parte emotiva…ho sentito come una cosa che mi stringe, come se fosse una mano che mi stringeva dentro (dalla recensione di Raffaella Moretti, 30 marzo 2019). “Eremo in canto: Canzoni e racconti di terra, di cielo e d’acqua” di e con Angelo Maddalena. Il 9 ottobre a Troina, alle 17,30, nei locali della libreria Città aperta, Angelo Maddalena, unica data in Sicilia dopo diversi anni di lontananza dal centro Sicilia, presenta il nuovo repertorio di canzoni raccolte nel nuovo cd Eremo in canto, allegato al libro Eremo, dintorni e ritorni nel lago. Angelo propone uno stile antico e moderno, di cui Vittorio Marinelli ha scritto: “Si può dire che con la sua ultima produzione, l’artista abbia concluso la propria ricerca che è divenuta anche antropologica, dopo che ha superato l’indifferenza del Grand tour di ottocentesca memoria allorquando i ricchi viaggiatori del Nord Europa, nutrivano assoluta indifferenza verso i comprimari dell’orrido, la meraviglia della natura che detta Legge” (…)Maddalena, con precise e chirurgiche spennellate a tratti anche zen, descrive quindi questa fauna umana che è legata in modo indissolubile al lago e che probabilmente senza di questo perderebbe anche spessore e significato. A tratti, come un vortice, tornano Torino, Milano, Buones Aires, l’amata terra siciliana. Sempre a tratti, emerge anche un forte pessimismo, cupo (ma anche mistico?) che l’aria del Lago non tempera, anzi! In questo vortice leopardiano, autore prediletto da Angelo (uno dei suoi recenti libri con cd allegato si chiama In viaggio con Leopardi), quindi, le figure di animali morti assumono l’aspetto di una sorta di Cristo morto, in un panteismo sincretista in cui l’estrema religiosità di Angelo si fonde e si arricchisce per arrivare a comprendere che l’uomo è un tutto e partecipa al dolore e alla gioia della vita (vedi poesia Alberto non c’è più). Le opere di Angelo Maddalena sono, infatti, particolari, misto come sono tra postmodernità, e mondo antico, mitologico(…) .Storie inconsapevoli esse stesse della contraddizioni dell’epoca storica nella quale viviamo e di come un viaggiatore abbia interagito e rinvenuto l’archetipo nel pescatore. Il soggetto che più di chiunque altro, a distanza di 2000 anni, è legato e dipende dalla natura, ai cicli di questa, oggi come ieri. Merita un ascolto attento, Angelo Maddalena, in un’epoca consumistica come la nostra dove anche la musica non rifugge da questa obsolescenza programmata. Un brano musicale, oramai, dura a volte il tempo di un ascolto. Le canzoni e le osservazioni di Angelo no, sono come il vino, quando è buono, che con il passare del tempo migliorano. Viene voglia di risentirle spesso con la sana e lirica consapevolezza di essere in cammino “verso il Fiume grande/dove ci aspetta Alberto”. GAETANO MILINO
Enna. Promozione della donazione di organi a Piazza Armerina
Banchetto informativo presso il Presidio Territoriale di Assistenza