PIETRAPERZIA. Il tempio, attiguo all’istituto omonimo di viale Marconi, era stato chiuso al culto perché necessitava di lavori di restauro. In particolare sono state consolidate le fondamenta e rifatte pavimentazioni, pitture e la scialbatura interne e anche il soffitto. Nella stessa chiesa ci sono pure Don Bosco, Madre Mazzarello, Domenico Savio e Madre Murano. Finora, per le celebrazioni liturgiche, è stata usata una cappella attigua alla stessa chiesa. La chiesa era stata chiusa al culto nel 2014. La riapertura fissata per le ore diciotto di sabato nove novembre con una celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Rosario Gisana, vescovo della diocesi di Piazza Armerina. A concelebrare, il clero di Pietraperzia e qualche salesiano del circondario. Saranno presenti suor Maria Pisciotta – ex direttrice dell’istituto di Pietraperzia e attuale ispettrice – ed alcune sorelle dell’ispettoria. Per gli interventi di restauro è stata utilizzata la somma di 180 mila euro offerta da alcuni benefattori. La chiesa era stata costruita nel 1956 e l’istituto ospita 26 suore. Tre giorni prima della riapertura ci sarà un concerto diretto dal maestro Daniele Riggi sui canti mariani e in preparazione alla riapertura della chiesa Suor Gisella Aliotta, direttrice dell’istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, con una punta di soddisfazione, dichiara: “Dopo cinque anni finalmente si riapre la chiesa”. E aggiunge: “Sono state rifatte le fondamenta perché la chiesa era stata costruita, negli anni Cinquanta, su terra di riporto ricavata durante la costruzione dell’edifico che, allo stato attuale, ospita il plesso “Vincenzo Guarnaccia”. “Con il passare degli anni – continua suor Gisella – la chiesa andava cedendo. Sono stati quindi necessari gli interventi di ripristino e consolidamento dell’edificio di culto”. “Il nostro grazie – conclude suor Gisella Aliotta – ai benefattori che ci hanno dato l’opportunità di riaprire la chiesa. Sono stati molto generosi visto che gli interventi sono costati tantissimo GAETANO MILINO
PIETRAPERZIA. Rinviata a data da destinarsi l’esibizione della Fanfaradei Carabinieri.
Il rinvio “per motivi organizzativi dell’Arma dei Carabinieri”