Presenti il presidente Fabio Accardi, il vice Antonio Licciardo ed il senatore Fabrizio Trentacoste, assenti gli altri deputati invitati al consiglio di amministrazione della Srr.
BARRAFRANCA. L’incontro si è tenuto presso l’ufficio del sindaco Accardi. Tema della discussione, il licenziamento dei lavoratori dell’ Ato, ormai fallita, che si ritroverebbero così senza un futuro certo, anzi senza un futuro lavorativo con tutto ciò che ne consegue, per questo motivo saranno previste delle manifestazioni nella città ennese da qui a breve. Dall’incontro tra presidente della Srr, Fabio Accardi, il vice, Antonio Licciardo, e il senatore Fabrizio Trentacoste è emerso che i lavoratori potrebbero essere impiegati per la gestione e la manutenzione primaria degli impianti. Ripristinare, quindi, gli impianti di compostaggio di Dittaino e il Centro intercomunale di raccolta di Gagliano»; si è pure parlato del recupero dell’impianto di gestione dei reflui di Dittaino che, ha detto Trentacoste, «si potrebbe convertire a centro di trattamento dei percolati delle discariche della provincia ed in particolare Cozzo Vuturo che costa mezzo milione l’anno e impiegherebbe altro personale».
Ma per il senatore Trentacoste«non basta la buona volontà del presidente della Srr e del vice, se lasciati da soli non possono andare lontano” dice il senatore “il problema è comune e si risolve insieme, non ci sono altre alternative, oggi uno come me che rappresenta un gruppo politico totalmente fuori da ciò che è successo in passato potrebbe dire “siete state assunti alla bersagliera, rivolgetevi a chi vi ha illuso”, ma non c’è uno spirito di vendetta e la mia proposta è di lavorare sull’impiantistica”
«Trovando una soluzione per gli impianti la si troverebbe probabilmente anche per il personale” afferma il presidente Accardi “il tema è ancor più importante oggi che a Misterbianco è stato chiuso l’impianto di raccolta dell’organico creandoci paradossalmente non poche difficoltà in un territorio che ha un suo impianto abbiamo inviato alla curatela fallimentare una nota di diffida per non vendere l’impianto di Dittaino perchè a quanto pare i beni funzionali al sistema dei rifiuti non sono pignorabili oltre al fatto che è stato costruito con fondi pubblici dalla Regione che all’Ato l’ha dato solo in gestione». La Srr chiedèrà dunque l’affidamento ed ai commissari di escludere i due impianti dai beni disponibili che vogliono vendere per monetizzare e qui l’azione politica forte deve svolgerla la Regione, afferma Trentacoste, e in particolare l’assessore Pierobon, visto che sono stati realizzati con soldi pubblici». Accardi seguirà la procedura nei modi e nei tempi previsti dalla legge per provare a salvare il personale dal licenziamento, «mi rammarico che non tutta la deputazione era presente su un problema importante che riguaraa l’occupazione e il sistema rifiuti».