Commedia in due atti con i ragazzi del Centro “FreeSTigmaLab”, diretto dalla cooperativa sociale La Piramide. Il ricavato sarà devoluto per avviare attività sportive.
Il teatro che unisce, il teatro che della fragilità di uno fa la forza di tutti. Sabato 7 dicembre, alle ore 20,30, sul palco del teatro Garibaldi di Enna andrà in scena “La famiglia La Tuma”, la commedia in due atti firmata dal musicoterapista Filippo Mugavero con gli ospiti e alcuni assistenti del Centro di aggregazione “FreeSTigmaLab”, diretto dalla cooperativa sociale La Piramide. I protagonisti, si sono cimentati non con poche difficoltà, a indossare i panni di attori per divertire il pubblico presente in sala. Dieci attori, speciali e unici ognuno nel loro essere personaggio, che porteranno in scena lo strano caso di una famiglia davvero poco convenzionale. I valori dei La Tuma? Soldi, apparenza, notorietà. Vedrete che gran caos accadrà quando l’ultimo genito della famiglia, annuncerà ai genitori di volere iscriversi all’università anziché provare l’audizione per partecipare a un talent show. Il fratello è un fotomodello. La cosa bella di questo spettacolo, come si intuisce già dalle prove, è che fai fatica a distinguere chi ha una disabilità e chi no. A presentarlo al pubblico, l’apprezzata attrice Elisa Di Dio. «La fragilità di qualcuno è diventata l’abilità dell’intero gruppo di lavoro – commenta la psicologa, Paola Silvano responsabile del Centro – Le avversità del singolo hanno permesso di stimolare e sviluppare potenzialità preesistenti che devono essere risvegliate nell’intero gruppo. Far recitare chi, a causa delle proprie fragilità, non riesce a leggere è una sfida impegnativa e bellissima!».
In scena, tutti insieme, gli ospiti del centro e alcuni assistenti della cooperativa, ovvero: Sebastiano Caruso, Isabella Gloria, Elia Venturi, Salvatore Ingrassia, Mariella Rocca, Giuseppe Adamo, Alessandro Raiti, Rita Quattrocchi, Filippo Vetri. Con Valeria e Federica Guarneri, Agnese Muratore ed Ilary Cuccia. Sono loro i protagonisti insieme allo spettacolo!
Il laboratorio di teatroterapia come quello di arti plastico-grafiche, gli interventi assistiti con animali e l’ortoterapia è uno dei percorsi riabilitativi non convenzionali che il Centro di via Aidone propone ai suoi fruitori, proprio questa estate un ottimo successo ha riscontrato Geolab, un workshop divenuto laboratorio permanente di agricoltura per l’inclusione lavorativa di soggetti svantaggiati. Mentre il ricavato di questo spettacolo di beneficienza – il costo del biglietto è di 8 euro, la metà per gli studenti universitari – sarà devoluti all’A.S.C Sport per avviare con i ragazzi delle attività sportive. La Commedia, frutto di un lavoro iniziato oramai un anno e mezzo fa, è stata messa su rispettando le tecniche della teatro terapia e della musicoterapia, «una pratica ancora poco conosciuta in Italia – spiega Filippo Mugavero – Una disciplina che si serve del teatro lavorando su tre aspetti essenziali: la comunicazione, la relazione e l’emozione. Essa è la messa in scena – come si vedrà nello spettacolo – dei propri vissuti, all’interno di un gruppo. La teatroterapia – continua Mugavero – implica l’educazione e la percezione del movimento corporeo e vocale, un minuzioso lavoro pre-espressivo, indispensabile alla creazione di quell’altro da sé che rende possibile e consapevole la terapia come processo di trasformazione; in altri termini imparare a camminare, saltare, cantare, ballare e agire nello spazio con una profonda consapevolezza del proprio corpo nel momento presente». L’obiettivo degli incontri di teatroterapia al Centro “FreeSTigmaLab” è quello di promuovere l’integrazione psicofisica, cognitiva, emotiva e relazionale dell’individuo sviluppando e migliorando attraverso il lavoro di gruppo la qualità della vita. I ragazzi, durante il laboratorio con Mugavero hanno lavorato alla respirazione, al modo corretto di pronunciare le parole e ancora hanno fatto un lavoro di ascolto, concentrazione e lavorato molto sul corpo e le emozioni. Questi sono solo alcuni degli elementi che stanno dietro alla performance finale che vedremo sabato. E mentre Mariella, «sente nel cuore le corde dell’arpa suonare» tante sono le emozioni che suscitano gli incontri, Filippo pensa al posto vuoto in teatro della sua mamma, che non c’è più. Il Centro di aggregazione “FreeSTigmaLab” diretto dalla cooperativa sociale La piramide si rivolge a tutti i soggetti affetti da disabilità mentali di età compresa tra i 18 e i 65 anni. «La nostra struttura – spiega la Silvano – svolge attività terapeute, riabilitative occupazionale attraverso progetti individualizzati ponendo particolare attenzione alla risocializzazione dell’utente. I programmi riabilitativi e risocializzanti individuali o integrati con gruppo omogeneo degli utenti hanno il compito di supportare gli inserimenti formativi, entrare nella quotidianità dell’utente ma anche nella rete sociale di cui fa parte». Il tutto può essere considerato un insieme di metodi di riadattamento ma anche uno spazio privilegiato per il reinserimento sociale, fornendo la possibilità concreta per ogni utente di organizzare il suo tempo. «La cooperativa da sempre pone al centro della sua politica l’individuo, i suoi diritti e le sue necessità – dichiarano Calogero Bongiorno e Giuseppe Germanà, del direttivo la Piramide – Da ciò ne deriva che l’attenzione alla persona è l’elemento portante dei servizi che forniamo». Per la realizzazione della serata si ringraziano gli splendidi attori e le loro famiglie, il Comune di Enna, per aver concesso gratuitamente il teatro e ancora per il patrocinio l’Asp di Enna, i comuni di Agira e Regalbuto, la Confcommercio Enna, la Diocesi di Piazza Armerina, il Collegio dei Rettori, l’Accademia Pergusea, il Comitato Italiano Paralimpico Enna, la Croce Rossa, la Cna, L’Avis di Enna e il Comitato Pro Enna.
Per info rivolgersi al numero 3518380858 e/o presso Via Aidone n 23