Barrafranca. Il Segretario Comunale Dott.ssa Anna Giunta ai condiglieri “Annullare la deliberazione n63 comporterebbe un danno grave per l’Ente”

Barrafranca. Il Segretario Comunale Dott.ssa Anna Giunta ai condiglieri “Annullare la deliberazione n63 comporterebbe un danno grave per l’Ente”

- in Politica

.“L’annullamento della deliberazione contestata comporterebbe un danno grave e certo per l’Ente”.

BARRAFRANCA. Lo scrive a chiare lettere la Segretaria Generale del Comune Anna Giunta. La sua nota in risposta alla richiesta di annullamento della delibera avanzata dall’opposizione. L’oggetto della contesa è il piano rifiuti approvato nelle settimane passate dal consiglio comunale. I consiglieri comunali di opposizione avevano chiesto alla segretaria comunale l’annullamento in autotutela di tale piano. Anna Giunta risponde per le rime con un comunicato molto deciso e circostanziato. Il documento è indirizzato ai consiglieri di opposizione Clorinda Perri,Katia Baglio, Jasmin Barresi, Alessandro Tambè, Salvatore Cumia, Giuseppe Ferrigno e Kevin Cumia.  Questo il documento integrale della dottoressa Anna Giunta: OGGETTO: Riscontro nota protocollo numero 16647 del 27.11.2019 “Diffida ad esprimere parere urgente di legittimità sulla deliberazione N° 63 del 18.11.2019:  servizio di gestione integrata dei rifiuti. Proposta per l’approvazione del Piano Economico Finanziario per l’anno 2019”. Con la nota in argomento,  alcuni Consiglieri diffidano la scrivente dottoressa Anna Giunta, nella qualità di Segretario Generale: “1. Ad esprimere urgentemente parere scritto di legittimità sulla deliberazione N° 63 del 18.11.2019; 2. Qualora ritenga che siano state commesse violazioni procedurali, dunque che l’atto deliberativo sia passibile d’impugnazione dinnanzi ai Tribunali Amministrativi competenti, di volere predisporre tutti gli atti relativi all’annullamento in autotutela da trasmettere alla Presidenza del Consiglio, affinché lo stesso ponga la questione al vaglio dell’Aula. 3. A volere trasmettere copia della presente nonché eventuale risposta scritta all’Onorevole Consiglio Comunale di Barrafranca”. I consiglieri scrivono infine testualmente: “di riservarci in separata sede di trasmettere la presente a Sua Eccellenza il Prefetto di Enna, nonché di segnalare il caso all’Assessorato Autonomie Locali della Regione Siciliana al fine di richiedere un atto ispettivo all’interno del nostro Ente per gravi violazioni delle prerogative dei Consiglieri Comunali, di segnalare il caso all’Albo Nazionale dei Segretari Comunali e di inviare copia della stessa all’ANAC ed alla Procura della Corte dei Conti”. Gli stessi consiglieri, al fine di dare clamore alla loro diffida hanno ritenuto di interessare la testata giornalistica online Radioluce travalicando il ruolo del rispetto e della sede istituzionale. Il post è stato condiviso sui social network, arricchito di slogan da parte degli stessi Consiglieri e loro compagni e simpatizzanti che, reciprocamente, si sono scambiati i like e hanno inserito commenti invitandomi persino alle “dimissioni”. “Una diffida presuppone un obbligo giuridico disatteso e, quindi, nel caso in specie, l’obbligo di esprimere un parere urgente di legittimità, dovuto e non reso, concretizzatosi in un adempimento. Nessuna norma prescrive che il Segretario esprima un parere di legittimità sulle deliberazioni del Consiglio Comunale già adottate che, in base al principio di certezza degli atti amministrativi si presumono legittimi  e producono effetti dal momento dell’esecutività, fermi restando i rimedi giurisdizionali previsti dall’ordinamento”. “Di fronte a un atto deliberato dagli organi dell’Ente – scrive ancora Anna Giunta – e supportato dai pareri favorevoli di regolarità tecnica e contabile e dal parere del Collegio dei revisori dei Conti, il Segretario non può adottare rimedi giuridici, salvo segnalare i fatti gravi agli organi competenti”. “Si ritiene utile precisare – continua la nota della dottoressa Anna Giunta – che il Segretario Generale svolge le proprie funzioni a supporto degli “Organi” dell’Ente e non del singolo Consigliere, di un Partito/Movimento politico o Gruppo di maggioranza/opposizione. Ciò al fine di rispondere al secondo punto inerente le prerogative dei singoli Consiglieri, essendo chiaro che il Segretario, su tali aspetti, inerenti l’interesse ad impugnare un atto da parte del Consigliere, non può e non deve esprimere alcun parere in quanto attinente ad aspetti che esulano dall’assistenza e consulenza agli “Organi” dell’Ente”. La dottoressa Anna Giunta continua: “In merito all’invito ad annullare la deliberazione, si rileva che l’autotutela amministrativa è un procedimento di secondo grado che investe un atto valido ed efficace che presenta vizi di legittimità e va esercitata solo qualora vi sia un “interesse pubblico” prevalente rispetto al mantenimento dell’atto in vigore”. La Segretaria Generale del Comune di Barrafranca scrive ancora: “Nel caso concreto si ritiene che l’annullamento della deliberazione contestata comporterebbe un danno certo e grave per l’Ente in quanto non consentirebbe di assicurare il presupposto imprescindibile per la copertura del costo del servizio di igiene urbana, già affidato alla ditta con regolare contratto per la durata di sette anni, come correttamente illustrato dai Responsabili dei Settori interessati nella relazione a supporto degli atti del Consiglio”. Arriva quindi l’affondo della dottoressa Anna Giunta: “È grave che si metta in discussione la veridicità del contenuto del verbale, regolarmente letto e sottoscritto dal Presidente del Consiglio dottore Giovanni Di Dio e dal Consigliere  Anziano dottore Alessandro També congiuntamente alla sottoscritta”. “Si fa presente – scrive ancora la Segretaria Generale del Comune di Barrafranca Anna Giunta – che, ai sensi dell’articolo 186 dell’OREL – Ordinamento Enti Locali – vigente in Sicilia “nel verbale devono essere indicati gli intervenuti e i punti principali delle discussioni nonché il numero dei voti espressi a favore e contro ogni proposta. i verbali sono letti nella successiva adunanza del collegio e da questo approvati. Sono firmati dal presidente del collegio stesso, dal componente anziano tra i presenti e dal segretario”. Il verbale della deliberazione N° 63 del 18/11/2019 è stato redatto e sottoscritto nel pieno rispetto della legge”. La segretaria comunale Anna Giunta continua a rispondere in maniera decisa e senza peli sulla lingua: “La parte finale della nota ha un chiaro sapore intimidatorio con il trafiletto “di riservarci in separata sede di trasmettere la presente a Sua Eccellenza il Prefetto di Enna nonché di segnalare il caso all’Assessorato Autonomie Locali della Regione Siciliana al fine di richiedere un atto ispettivo all’interno del nostro Ente per gravi violazioni delle prerogative dei Consiglieri Comunali, di segnalare il caso all’Albo Nazionale dei Segretari Comunali e di inviare copia della stessa all’ANAC e alla Procura della Corte dei Conti”.  La segretaria comunale Anna Giunta continua: “Non mi rassegno mai a questo modus e vivo con sincero rammarico il costume ormai diffuso tra i Consiglieri diretto a sminuire e denigrare la figura istituzionale che mi onoro di rivestire”. La dottoressa Anna Giunta conclude: “Ribadisco che il Segretario non risponde a logiche politiche o di partito ma ha un ruolo istituzionale all’interno dell’Ente e l’esercizio delle funzioni non può costituire argomento per riempire spazi giornalistici e post sui social. Auspico, per il futuro, che non venga spesa la mia qualifica per strumentalizzazioni politiche che non mi appartengono e che ritengo lesive della mia dignità personale e professionale. Invito i Consiglieri a ristabilire i corretti rapporti istituzionali con i funzionari all’interno della Casa Comunale e confermo la mia consueta disponibilità a fornire eventuali chiarimenti”. GAETANO MILINO

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