BARRAFRANCA. Premio Arte e Cultura “Ignazio Buttitta” XXI edizione. Primo e secondo posto per due ragazzi di Barrafranca.

BARRAFRANCA. Premio Arte e Cultura “Ignazio Buttitta” XXI edizione. Primo e secondo posto per due ragazzi di Barrafranca.

- in Barrafranca

BARRAFRANCA. La manifestazione si è tenuta nel palazzo Chiaramonte di Favara. I due vincitori sono stati Alida Cumia e Salvatore Faraci, entrambi classi 5ª D plesso “Leonardo Sciascia” del comprensivo Europa, dirigente scolastica Mirella Vella, di Barrafranca. I due premiati di Barrafranca erano guidati dalle insegnanti Giuseppina La Rosa, Agata Cravotta e Giuseppina Calabrese. Alla serata erano presenti illustri personalità della cultura locale e non. Il presidente del premio Ignazio Buttitta e la presidente della giuria erano rispettivamente Antonio Patti e Lina Urso Guicciardino. I due talenti barresi si sono aggiudicati la sezione giovani in dialetto siciliano. Ad accompagnarli anche la professoressa Mirella Vella, dirigente scolastica del comprensivo “Europa” di Barrafranca. Alida – con al sua poesia “L’amicizia nun n’avi culuri” – vuole dire che per lei l’amicizia non conosce diversità. Questi alcuni versi dell’opera di Alida: “Settiti puru o ma sciancu, un mi ‘nteressa si si chiù scura, si simmu nzemmula ‘ntu bancu spicca lu niuru comu lu biancu”. Questa la motivazione per Alida Cumia: “Ad Alida Cumia. Il sentimento che muove il componimento è l’amicizia, balsamo per la sofferenza, l’affetto più bello che si può provare nella vita, un rapporto alla pari senza distinzione di colore, senza distinzione di colore e di nazionalità, basato sul rispetto, la stima e l’amore reciproco. L’autrice mette in evidenza che l’amicizia non conosce diversità”. Salvatore, con la poesia “L’amicu”, vuole spiegare che, per lui, l’amicizia è uno dei sentimenti più grandi della vita perché essa non si chiede e non si ruba ma si conquista. Con semplici versi, paragona l’amicizia all’aria e al vento, al giorno e alla notte, all’acqua e al pane. Conclude dandoci un grande messaggio: “Si tutti avissimu n’amicu veru d’amari, ‘ntu munnu a paci un n’avissimu a disiari”. Queata la motivazione per Salvatore Faraci: “Salvatore Faraci. I versi scritti da Salvatore Faraci inneggiano all’amicizia facendo dei paragoni che ci permettono di comprendere come l’amicizia è uno dei sentimenti più grandi della vita perché essa non si chiede, non si ruba ma si conquista, dà ricchezza, emozioni e complicità. Salvatore, con semplici versi, paragona l’amicizia all’aria che respiriamo, al sole, alla luna, al giorno e alla notte, all’acqua e al pane, elementi tutti indispensabili alla nostra vita. Lo splendore dell’amicizia non è la mano tesa né il sorriso gentile, né la gioia della compagnia ma è l’ispirazione spirituale quando scopriamo che qualcuno crede in noi ed è disposto a fidarsi. Gli ultimi versi di Salvatore sono profondi, significativi e, soprattutto, pieni di speranza e di amore. Infatit così recitano: ‘Si tutti avissimu namicu veru d’amari ‘ntu munnu a paci u nn’avissimu a disiari”. Le insegnanti Giuseppina La Rosa, Agata Cravotta e Giuseppina Calabrese dichiarano: “Un plauso al Comune di Favara per l’ottima organizzazione e alla nostra dirigente scolastica dottoressa Mirella Vella che ha voluto fortemente che la nostra scuola si aprisse a questa nuova esperienza”. GAETANO MILINO

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