ENNA. CATANIA. Controlli straordinari alle aziende zootecniche. Continuano incessanti i controlli straordinari alle aziende zootecniche. I carabinieri del Nas di Catania e del Nil – Nucleo Ispettorato dei Lavoro dei carabinieri – di Enna, con l’ausilio dell’Arma territoriale e del Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria dell’Asp, nel corso di un’attività ispettiva congiunta presso un allevamento con annesso un caseificio della provincia di Enna, hanno tratto in arresto il titolare dell’azienda, un pregiudicato 45enne, per furto di acqua potabile proveniente dalla rete idrica pubblica. “Accertato, altresì, che l’uomo – si legge in un comunicato stampa dell’Arma dei carabinieri – utilizzava l’acqua di un pozzo per la lavorazione dei prodotti caseari, sebbene fosse priva di idonea certificazione e quindi con potenziale grave rischio per la salute dei consumatori, i militari hanno anche sequestrato 350 kg circa di formaggi e disposto la chiusura immediata dello stabilimento”. Nello stesso contesto sono state rilevate numerose irregolarità nell’assunzione dei dipendenti e quindi “irrogate le previste sanzioni amministrative per un ammontare di oltre 6.000 euro”. Non è, tuttavia, un caso isolato. Alcuni giorni fa, nell’ambito della stessa “strategia operativa” e sempre nella provincia ennese, i militari del Nas di Catania e del NIL di Enna avevano individuato un allevamento suino abusivo, mai sottoposto ad alcuna profilassi nè a registrazione sanitaria e che pertanto e’ stato posto sotto sequestro. Anche in tale circostanza si accertava la presenza in azienda di lavoratori in nero, con la conseguente immediata sospensione dell’attività imprenditoriale e l’applicazione della “maxi-sanzione” di oltre 14.000 euro. “È opportuno evidenziare – scrivono ancora dall’Arma dei carabinieri – che le cattive condizioni igieniche degli allevamenti, in cui gli animali sfuggono alle previste profilassi sanitarie ed ai controlli veterinari, favoriscono la diffusione delle zoonosi e le mutazioni degli agenti patogeni in ceppi più pericolosi, con conseguente danno per il patrimonio zootecnico regionale e nazionale e potenziale pericolo di veicolazione di malattie all’uomo”. “Sul fenomeno – si legge nello stesso comunicato stampa dell’Arma – sarà mantenuta alta e costante l’attenzione, ove e’ in atto un imponente programma ispettivo a tutela del diritto alla salute dei cittadini e per arginare il lavoro nero, il caporalato e le violazioni sulla sicurezza dei luoghi di lavoro”. GAETANO MILINO
PIETRAPERZIA. Rinviata a data da destinarsi l’esibizione della Fanfaradei Carabinieri.
Il rinvio “per motivi organizzativi dell’Arma dei Carabinieri”