ROMA. “Nei giorni scorsi, con don Luigi Ciotti e il presidente della commissione nazionale Antimafia Nicola Morra, siamo stati accanto ai familiari delle vittime di mafia per manifestare, in piazza Montecitorio, su quello che possiamo definire un vero e proprio debito iscritto nel bilancio della nostra nazione: quello contratto verso le vittime innocenti della mafia e dei loro familiari. Nei mesi scorsi, ho presentato un disegno di legge, in Senato, volto ad equiparare le vittime della mafia alle vittime del terrorismo. Il provvedimento è stato assegnato alla 1ª commissione permanente Affari costituzionali e, proprio oggi, grazie al lavoro del collega Vincenzo Garruti, è stato abbinato al Ddl che si promette di equiparare le vittime del dovere a quelle del terrorismo. In questo modo, il nostro Paese attuerà una piena equiparazione tra le vittime, riconoscendo loro e alle loro famiglie stessa dignità e diritti per troppo tempo negati. La mano criminale è la stessa, la matrice della violenza è la stessa, come il sangue delle vittime. La dignità delle donne e degli uomini vittime di mafia e dei loro familiari deve essere pienamente riconosciuta, in ossequio dell’Art. 3 della nostra Costituzione. Il disegno di legge si pone l’obiettivo di operare una rivisitazione della materia, volta a superare gli aspetti critici che dai familiari e dalle associazioni più rappresentative sono stati evidenziati. Con il presidente della commissione nazionale Antimafia Nicola Morra presteremo tutta l’attenzione possibile alle istanze che da troppo tempo hanno creato pericolose iniquità, con la consapevolezza che la presenza delle Istituzioni debba essere anche espressione di vicinanza nella vita di ciascuna vittima e dei loro familiari”. Così il senatore del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste, primo firmatario del disegno di legge sulle vittime di mafia. GAETANO MILINO
ENNA. GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE IL CONVEGNO “LA MENTE TRA LE NUVOLE”,
Organizzazione a cura dell’istituto Superiore per le Scienza