PIETRAPERZIA. I comunicati vengono diramati dal primo cittadino di Pietraperzia attraverso post su facebook comune di Pietraperzia. Questo quanto dice il sindaco Antonio Bevilacqua: “Mantenere la calma e non creare inutili allarmismi (es. non commentate questo post con “ho sentito dire…” “mi sembra…” “forse…”). Se dovessero esserci problemi (speriamo di no) verranno dati avvisi specifici anche e soprattutto per sapere cosa fare”. “Mantenere la calma – scrive ancora il sindaco Bevilacqua – non vuol dire che non bisogna adottare nessuna precauzione. Dunque, per chi rientra a Pietraperzia dalle zone soggette al contagio (Lombardia, Veneto o Piemonte valgono al momento quanto la Cina) È CONSIGLIABILE:
1) rimanere a casa per i 15 giorni necessari ad escludere qualunque tipo di contagio;
2) fare una chiamata ai Vigili Urbani al 0934403071 (tutte le mattine dal lunedì al venerdì 8:00-14:00 e anche lunedì e mercoledì pomeriggio 15:00-18:00) per avvisare della situazione e fornire le opportune informazioni. 3) se si avvertono dei sintomi influenzali TELEFONARE al medico di famiglia o al 1500 e informare anche i Vigili Urbani”. Nei giorni passati il sindaco Antonio Bevilacqua, in un altro post aveva scritto: “NUOVO CORONA VIRUS. ECCO COSA FARE E COSA NON FARE. Su richiesta delle autorità sanitarie, pubblichiamo il decalogo dei comportamenti da seguire per evitare sia il contagio del nuovo corona virus, sia il diffondessi di inutile e pericoloso allarmismo. In particolare, vi preghiamo di porre attenzione al punto 10: in caso di sintomatologia quale febbre, tosse e/o difficoltà respiratorie, NON ANDARE né all’ambulatorio del medico di famiglia, né alla Guardia Medica, né al pronto soccorso.
Infatti, in caso di normale influenza, si rischia di congestionare inutilmente le strutture sanitarie, mentre nel remoto caso di contagio da corona virus, quelle strutture non potrebbero fornire alcun aiuto immediato e si agevolerebbe la diffusione del virus. In presenza dei sintomi sopra descritti, bisogna RIMANERE A CASA e CHIAMARE TELEFONICAMENTE il proprio medico di famiglia o, fuori orario di ambulatorio, la Guardia Medica locale, che sapranno dare tutte le indicazioni e, se ritenuto opportuno, procederanno a sottoporre un questionario telefonico (c.d. triage) predisposto dall’Istituto Superiore di Sanità”. “Si tratta – conclude il sindaco Antonio Bevilacqua – di indicazioni ufficiali dell’Istituto Superiore di Sanità che vi chiediamo di condividere. Grazie”. GAETANO MILINO