BARRAFRANCA. In tempo di coronavirus giovane barrese si è laureato in Giurisprudenza in video conferenza. 

Marco Barbagallo

BARRAFRANCA. Ad avere raggiunto il brillante traguardo è il ventiquattrenne Marco Barbagallo. L’emergenza coronavirus ha inevitabilmente cambiato le abitudini  e i comportamenti di tutti. Ma c’è chi, pur dovendo fare a meno della “pompa magna” tipica di ogni cerimonia di laurea, riesce comunque a centrare l’obiettivo a cui ha a lungo lavorato con passione, impegno e tangibili risultati. E’ il caso del 24enne barrese  Marco Barbagallo. Lui, discutendo brillantemente la tesi “”Il controllo giudiziario delle aziende – Il nuovo volto della prevenzione antimafia alla luce dell’articolo 34 bis Codice Antimafia”,  ha conseguito, in video conferenza, all’Università di Trento, la laurea Magistrale in Giurisprudenza con la votazione di 110/110.  La Commissione togata era sul suo PC, mentre il salotto della  casa  di Marco, a Trento,  si trasformava nell’aula Magna dell’Ateneo.  Ad attendere Marco, trepidanti, i genitori, la professoressa  Gina Patti e il dottore Giuseppe Barbagallo e il fratello Julian. Pronti a congratularsi al momento della proclamazione. Ai tempi del coronavirus, la laurea è anche questa. Forti le emozioni dei genitori.  Le aspirazioni del neo dottore in giurisprudenza: “Studiare per entrare in Magistratura o nelle Forze dell’Ordine”. I genitori di Marco, Gina Patti e Giuseppe Barbagallo, felici ed orgogliosi e dalla loro casa di Barrafranca, dichiarano:  “Le emozioni e la felicità del giorno della discussione della tesi di laurea di Marco resteranno per sempre impresse nella nostra mente, così come la soddisfazione di aver chiuso un percorso fatto di studio intenso”. “È stato – continuano i genitori di Marco – un traguardo importantissimo e, nonostante le modalità innovative  e il momento di grande sofferenza che stiamo attraversando, abbiamo provato lo stesso una grande gioia”. E concludono: “Speriamo di uscire presto da questo periodo buio e di ritornare a riabbracciarlo e …a festeggiarlo”. GAETANO MILINO