BARRAFRANCA. Giornata dell’Autismo con alunni del comprensivo San Giovanni Bosco. 

BARRAFRANCA. Giornata dell’Autismo con alunni del comprensivo San Giovanni Bosco. 

- in Barrafranca

BARRAFRANCA. Ad organizzare il tutto la dirigente scolastica Nadia Rizzo e i docenti dello stesso istituto comprensivo “San Giovanni Bosco”. Le classi interessate sono state 4ª A e 4ª B si scuola Primaria. I docenti delle due classi sono Borina Arena, Maristella Bellanti, Valeria Collotta, Gisella Gugliara e Salvina Notarrigo, I ragazzi – ognuno di loro – hanno realizzato un cuore azzurro e lo hanno unito in chiave ideale attraverso il Web e in un grande abbraccio – distanti ma vicini – per creare un unico cuore colmo di tanto amore. La manifestazione a distanza delle due classi per celebrare la XIII Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo – WAAD World Autism Awareness Day – istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU per richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone con sindrome dello spettro autistico e delle loro Famiglie.”Anche se i nostri plessi scolastici sono chiusi – afferma la dirigente scolastica Nadia Rizzo – la nostra scuola è comunque aperta all’apprendimento e al confronto perché l’educazione e l’istruzione sono valori fondamentali per la società, presupposti irrinunciabili per la realizzazione personale di tutti gli alunni e per il superamento di tutte le disuguaglianze”. “Per questo – aggiunge la dirigente scolastica Nadia Rizzo –      desideriamo ricordare insieme a tutti Voi questa giornata caratterizzata dal colore blu. Vi invito a cantare “Nel blu dipinto di blu e ad appendere ad una finestra di casa vostra un cuore blu, ‘un cuore blu alla finestra’”. Secondo le stime attuali, il Disturbo dello Spettro Autistico colpisce circa un bambino su cinquecento,  In Sicilia attualmente vivono cinquemila autistici. Si tratta di una disabilità di gravità diversa, focalizzata nell’abito delle capacità comunicative e dell’interazione sociale, accompagnata da modelli di comportamento ristretti, ripetitivi e stereotipati.  Di solito sono i genitori a notare per primi nei loro figli dei comportamenti insoliti, “ma la scuola – continua la dirigente scolastica Nadia Rizzo -, con le sue possibilità comparative, riveste un ruolo decisivo nel riconoscimento del disturbo. Dalla Scuola dell’Infanzia fino alla Secondaria di Secondo Grado, i docenti possono facilitare il riconoscimento e la messa in pratica di strategie di inclusione degli studenti”. la dirigente scolastica Nadia Rizzo aggiunge: “L’inclusione è un processo che si riferisce alla globalità delle sfere educativa, sociale e politica. Guarda a tutti gli alunni (indistintamente/differentemente) e a tutte le loro potenzialità. Interviene prima sul contesto poi sul soggetto”. La dirigente scolastica Nadia Rizzo aggiunge: “Attraverso l’inclusione si può realizzare una scuola delle differenze in cui la diversità di ognuno viene considerata come una condizione di base, un “a priori” di cui tener conto  per costruire ambienti in grado di accogliere tutti”. E conclude: “Non viene negata, in sostanza, l’esistenza dei bisogni, che nell’autismo sono davvero molto speciali, ma si invita a considerarli in una dimensione anche sociale, di sistema e non come semplice deficit degli individui. Non si tratta, in altre parole, di includere gli allievi nella classe sostituendo in questo modo solo il termine integrazione con uno maggiormente accattivante ma rendere inclusivi i contesti, i metodi e gli atteggiamenti per tutti”. GAETANO MILINO

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