ENNA. Lo si legge in un comunicato diffuso dall’Assostampa provinciale di Enna nella mattinata del 12 aprile 2020, giorno di Pasqua. Questo il comunicato integrale: “La segreteria provinciale dell’Assostampa Enna è costretta, con rammarico, a intervenire nel giorno di Pasqua per difendere diritti e prerogative dei giornalisti, alla luce del secondo sconcertante episodio verificatosi dall’inizio dell’emergenza Covid-19”. “A un paio di settimane dalla strana convocazione – si legge nello stesos comunicato – di una conferenza stampa frontale, da parte dell’Asp di Enna, all’ospedale Umberto I (l’unico della provincia in cui ha sede il reparto Covid), ovviamente disertata dai cronisti – che hanno a cuore la propria salute più di chi è istituzionalmente tenuto a tutelare i cittadini, e che peraltro non possono muoversi liberamente come tutti in pieno lockdown – e annullata, nonostante gli inviti a soprassedere rivolti per tempo informalmente da questa segreteria, solo dopo averne constatato il fallimento”. E continua: “Ieri sera i giornalisti ennesi si sono visti recapitare via e-mail, alle 20,05, senza alcuna relazione allegata, una tabella riassuntiva dei tamponi effettuati dall’inizio dell’emergenza nel territorio provinciale. Il ché, in un momento difficile, ci potrebbe anche stare, se non fosse che quel dato risaliva alle 13 del sabato e inviarlo a quell’ora, senza il commento di un esperto, avrebbe costretto le redazioni dei giornali cartacei a riaprire le pagine nell’attesa che i cronisti si improvvisassero analisti, per di più di un dato così importante, mai diffuso prima dall’Asp, la cui delicatezza è evidente”. “E al danno si aggiunge la beffa – scrive ancora l’Assostampa di Enna – di un “invito” a contattare l’indomani, durante il pranzo pasquale (dalle 12 alle 13 del giorno di domenica), il direttore del Dipartimento di Prevenzione per approfondire i numeri della tabella. È noto a tutti che il Lunedì dell’Angelo i quotidiani da sempre non sono in edicola, per cui questo invito esclude tutti i colleghi della carta stampata”. A conclusione nello stesso comunicato stampa si legge: “L’indubbia umana comprensione per un periodo di assoluta emergenza e per il giorno prefestivo non può giustificare episodi così gravi. Gli enti pubblici devono smetterla di affidarsi all’improvvisazione. L’informazione istituzionale, soprattutto in momenti come quello che il mondo sta attraversando, è cosa seria, fondamentale strumento di democrazia e trasparenza. Simili scivoloni ledono i diritti dei giornalisti e costituiscono un vulnus per il diritto dei cittadini di essere informati su dati così importanti”. GAETANO MILINO
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