Vogliamo iniziare il nostro comunicato con un commento sui rifiuti e sui piani che ha fatto sulla sua pagina Facebook l’ex Consigliere Comunale Alice Crapanzano, che non è certamente del nostro partito, ma essendo stata in consiglio comunale ed avendo votato ed approvato assieme a noi il Piano ARO nel 2016 per spazzare via il carrozzone ATO.
“La me stessa del 2016 insieme ad altri 15 consiglieri comunali, votò il piano Aro per uscire dall’Ato e la somma era all’incirca 1900000. Mi spiace ma non ho l’abitudine di andare contro le cose che faccio. Non dopo averle votate, almeno. Potrei anche fare una elaborata analisi per smentire me stessa e trovare alternative valide al piano aro. Ma credo sia tardi e comunque non è più compito mio. Dopo l’approvazione legittima in consiglio del piano Aro è stata fatta una gara ed è stato fatto un contratto. Se la ditta non rispetta il contratto si ricorra per vie legali, non si disquisisca su altro.Si può certamente pensare di aver votato una cosa sbagliata nel 2016, ma non si può attribuire la colpa solo agli altri al momento di saldare i conti.”
Il gruppo di FI al Consiglio Comunale Barrese, rappresentato dai consiglieri comunali Michela Strazzante e Giovanni Patti, dicono basta alle menzogne e all’ipocrisia. Non è più possibile accettare, da questi Ponzi Pilato, attacchi pur di lavarsene le mani colpire colleghi consiglieri, utilizzando le forme più basse della democrazia e del rispetto. Il problema dei rifiuti e il prezzo della bolletta non è affatto imputabile al PEF approvato a Dicembre. Questo atto è la conseguenza del Piano ARO di Euro 1.961.709,13 approvato dall’intero Consiglio Comunale nel 2016 che ha dato il via alla gara vinta dalla ditta che dal 2019 gestisce i rifiuti nel nostro Comune. Oggi chi si vuole defilare scaricando ad altri, è completamente fuori rotta. Se i colleghi consiglieri comunali vogliono veramente che i cittadini non paghino queste bollette, hanno un’arma micidiale, chiedere l’annullamento in autotutela della delibera di Dicembre. Al posto di fare comunicati e chiedere consigli comunali urgenti per parlare del nulla, se tenete veramente ai cittadini e avete gli attributi, chiedete un consiglio comunale urgente per annullare la delibera in autotutela, è tutto ritorna al costo del 2018. Noi ve lo faremo fare, vi mettiamo alla prova, siamo certi che non lo farete perché dovreste metterci del vostro per compensare il mancato introito all’impresa. Abbiamo voluto chiarire questi piccoli concetti utilizzando il commento di un’arbitro che ha vissuto in Consiglio Comunale e così magari qualcuno sentendo due campane e quella dell’arbitro ha l’opportunità di schiarirsi le idee.
Firmato
Michela Strazzante
Giovanni Patti