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BARRAFRANCA. Tra i presenti anche l’assessore regionale alle Autonomie Locali Bernadette Grasso. Per l’occasione, a Barrafranca sono arrivati anche i sindaci di Pietraperzia Antonio Bevilacqua e di Mazzarino Enzo Marino. C’erano pure il commissario capo Carmelo Passaro – dirigente del commissariato Polizia di Stato di Piazza Armerina – e il tenente colonnello Antonino Restuccia, del comando provinciale carabinieri di Enna. Tra i presenti anche Michele La Pusata affetto da Sla. Ad accompagnarlo la moglie Stella Salvaggio, i figli Calogero, Daniele e Nadia e il suocero Alessandro Salvaggio. Michele La Pusata, perfettamente lucido e con una grande forza d’animo è arrivato nell’aula consiliare grazie al montascale montato nel progetto abbattimento barriere architettoniche. Nella nuova aula consiliare c’erano pure l’ex sindaco Angelo Ferrigno, il geometra Salvuccio Messina – uno candidati a sindaco di Pietraperzia, per la lista “Ricostruiamo Pietraperzia”.
Tra i presenti anche la segretaria provinciale di “Diventerà Bellissima” Lorena Pignato ed una rappresentanza pietrina dello stesso partito: Lillo e Rosalba Ciulla, Santo Mirabella e Angelo Vullo. Presenti anche l’architetto Francesco Costa – caposettore Lavori Pubblici del Comune di Barrafranca – e l’ingegnere Francesco Stranera, collaboratore dello stesso ufficio, oltre alla segretaria comunale Anna Giunta, alla dottoressa Giuseppina Crescimanna e al comandante di Polizia Locale Maria Costa. All’arrivo, Il presidente Nello Musumeci ha incontrato un folto gruppo di ex Rmi – Reddito Minimo di Inserimento – per ascoltare le loro richieste. Musumeci ha detto loro di formare una delegazione e si è dichiarato disponibile ad incontrarli nei prossimi giorni a Palermo o a Catania. Presente anche Margherita Ferro, consigliera regionale Pari Opportunità. Gli ospiti accolti dal sindaco Fabio Accardi, dal suo vice Giovanni Patti e dagli assessori Stella Arena, Giuseppe Barbagallo e Giuseppe Aiello oltre che dal baby sindaco Lucia Milino e dal presidente del consiglio comunale Giovanni Di Dio e dall’intero consiglio comunale.
Il nastro tagliato dallo stesso Musumeci e da Bernadette Grasso. Ad impartire la benedizione è stato don Salvatore Nicolosi, parroco della parrocchia Grazia di Barrafranca. All’arrivo nell’aula consiliare Michele La Pusata ha detto: “Spero di essere all’altezza”. Ad apertura dei lavori, l’assessore comunale Stella Arena ha fatto la cronistoria del progetto rifacimento aula consiliare ed abbattimento barriere architettoniche negli edifici comunali. Subito dopo la proiezione di un video. Nel filmato si mostravano le varie fasi dei lavori nell’aula consiliare e le altre opere realizzate – tra cui la messa in sicurezza del plesso di Infanzia San Giovannello – o in cantiere come il nuovo campo sportivo. Per il nuovo stadio il progetto prevede un finanziamento di un milione e mezzo di euro.
Il presidente del consiglio comunale Giovanni Di Dio ha dichiarato: “Questo evento possa divenire l’emblema della ripartenza della nostra comunità nel settore economico, finanziario e in tutti gli altri comparti della nostra vita quotidiana”. “Nel rispetto delle norme comportamentali che ci hanno permesso di combattere il Covid 19, – ha concluso Giovanni Di Dio – spero che questo ci dia la possibilità per ripartire con più forza”. Michele La Pusata ha fatto un discorso molto profondo e denso di significato. Questo il suo discorso amplificato attraverso un sistema “telematico” che lo visualizzava nello schermo di un “tablet”: “Racconto di quando è iniziata la mia avventura di persona handicappata. Scusate se utilizzo questo termine che può sembrare brutto Quando parlo di me preferisco dei termini con cui la società cerca di adattarsi secondo la moda del momento. C’è stata la soddisfazione – ha continuato Michele La Pusata – che si prova nel vedere concretizzarsi la realizzazione di ciò che in 12 anni pareva solo un’idea del legislatore messa nero su bianco”. “La politica viva ed intesa come arte nobile trova appagamento – ha continuato Michele La Pusata – in questo. In quest’aula rinnovata e accessibile rappresenta la sintesi di un prodotto tra il confronto civile e democratico e la realizzazione di atti amministrativi che mirano al benessere collettivo. Tra questi nuovi banchi trova tutto l’impegno, la ponderazione, la sincerità, la precisa conoscenza della nostra vita in cui ha sede e si manifesta la capacità intellettuale di coloro che vogliono far crescere e sviluppare il benessere della nostra amata Barrafranca”.
Michele La Pusata continua: “Servire e non servirsi, deve essere lo spirito che anima ogni atto politico e burocratico all’interno del palazzo. Sedere in questi banchi oltre che un privilegio da utilizzare con onestà intellettuale, deve essere un impegno pratico di responsabilità e privo di pregiudizi nei confronti di chi pensa diversamente da noi”. Michele La Pusata continua: “Il confronto schietto e, a volte, anche duro nei toni tra le parti politiche non deve scivolare in azioni di guerra tra fazioni per la conquista del favore popolare ma deve essere inteso ed vissuto con la consapevolezza del bene comune. Ogni parte in campo deve immaginarsi come una radice che alimenta il medesimo albero”. E continua: “Barrafranca sta attraversando un periodo difficilissimo a causa del dissesto finanziario ed è impensabile uscire rapidamente da questa infelice condizione senza approvare un percorso comune condiviso tra tutte le forze politiche. Personalmente credo che questa amministrazione e questa maggioranza abbia scritto un percorso che va sostenuto. Certo un percorso doloroso ma qui non si tratta di scegliere tra un percorso doloroso e uno pieno di gioie e felicità ma individuare la strada meno dolorosa”. E continua: “Pur non condividendo le azioni delle opposizioni che hanno scelto, fin dall’inizio, il percorso più tortuoso e più lungo. Comunque li rispetto e voglio lanciare un consiglio ai giovani di oggi e anche di domani. Organizzateti e se sentite di avere qualcosa da dire per migliorare la vita di tutti, non aspettate che qualcuno vi inviti a parlare. Sicuramente non lo faranno i politici in carica; loro sono presi dalle loro cose nel bene e nel male. Quindi non esitate a prenderli a calci nel sedere quando siete dentro le cabine elettorali”. “Non siate timorosi, prendete la parola ed esponete le vostre idee, urlate i vostri disagi e confrontatevi tra di voi sui problemi che impediscono di realizzare serenamente il vostro futuro. Il vostro momento è adesso, partite ora”. Michele La Pusata conclude: “Ringrazio tutti coloro che nel tempo si sono spesi per la realizzazione di questo progetto di civiltà. Ai tecnici e ai politici va la mia gratitudine personale nonché la riconoscenza di tutti i diversamente abili e gli anziani di Barrafranca che finalmente si ritrovano in un mondo più normale. Mi auguro che il prossimo grande passo di civiltà sia quello di fornire ai cittadini acqua corrente”.
Il discorso integrale del sindaco Fabio Accardi: “Care Amiche, cari Amici, Oggi, finalmente, inauguriamo questa bellissima e rinnovata sala consiliare liberata da ostacoli e barriere fisiche così da renderla pienamente fruibile a tutti. Il nuovo arredo, che in questa giornata abbiamo la possibilità di apprezzare è solo l’ultimo di un complesso di interventi sugli edifici comunali mirati ad abbattere le barriere architettoniche. Un ringraziamento particolare a Lei Presidente on. Nello Musumeci e all’Assessore alle autonomie locali on. Bernadette Grasso per averci onorato della Vostra illustre presenza. Un grazie alla Consigliera regionale di Parità dott. ssa Margherita Ferro per essere qui con Noi, a Michele La Pusata consigliere nazionale AISLA e promotore di questi interventi, ai Sindaci di Mazzarino e Pietraperzia e alle autorità militari e religiose presenti. Un ringraziamento, infine, a tutti Voi che con la presenza, in questa giornata in cui consegniamo un importante intervento, segno di civiltà ancorché di produttività amministrativa, rendiamo onore alla Nostra città– Barrafranca –. In ultimo non per importanza un saluto affettuoso ed un ringraziamento al Sindaco dei Ragazzi del Nostro Comune Lucia Milino. In questi quattro anni di legislatura tanti sono stati i risultati ottenuti da questa amministrazione, tutti hanno richiesto grande impegno e tenacia, vorrei ricordarne solo alcuni: l’affidamento per sette anni del servizio di igiene urbana attraverso gara europea, ricordiamo ancora il servizio impazzito della gestione ATO e che abbiamo ereditato; la Messa in sicurezza in emergenza della discarica sita in c/da Ciolfara-Serralunga (femmina morta) costata 750.000,00 euro circa; l’avvio del depuratore di zona Nord fermo da anni ed avviato nel 2017; la sistemazione della Scuola dell’infanzia “San Giovannello” chiusa e dichiarata inagibile nel novembre 2018 e riconsegnata agibile e risistemata anche negli spazi esterni nel settembre 2019, in meno di un anno; l’approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato da parte del ministero dell’interno, notificato nel febbraio 2020 e che segna un passo importante verso la fine del dissesto finanziario; il finanziamento del progetto di ristrutturazione del nuovo campo sportivo, che ha richiesto non poco impegno – il vice sindaco Giovanni Patti ne sa qualcosa; il finanziamento, ultimo, per l’adeguamento anti incendio degli edifici Scolastici – 4 interventi per Barrafranca; in ultimo, la questione Enel Sole che come un moderno Davide e Golia ci vede vittoriosi in una battaglia contro un colosso che per lungo tempo ha tenuto il Nostro Comune nelle morse delle sue maglie facendo valere una convenzione sottoscritta nel 2001 – siamo riusciti dove altri hanno tentato infruttuosamente. Ma tutto questo è niente a confronto di quello che oggi consegniamo alla città e alle generazioni future, un bene materiale ma soprattutto un patrimonio immateriale, un’idea, un pensiero, un principio e cioè che la disabilità non esiste, o meglio esiste nella misura in cui barriere comportamentali e ambientali impediscono la piena partecipazione alla vita sociale. quindi in una visione moderna di società la disabilità va declinata nella prospettiva della vulnerabilità che non è la anomalia del singolo ma una condizione che nel corso della vita può essere comune a tutti e quindi non una colpa del soggetto, ma come condizione che la società deve proteggere e rispettare, come un motivo di riorganizzazione sociale basata sull’inclusione e l’accessibilità. Infine vorrei esprimere un plauso al settore lavori pubblici che ha seguito tutte le procedure, le fasi di lavorazione e la realizzazione di questo intervento,come di altri,e idealmente con loro a tutta la macchina comunale. Siete il core, il nucleo, l’hardware dell’Ente locale. Dietro il successo di un Amministrazione, c’è e ci sarà sempre il vostro lavoro e il vostro impegno. Siete come gli ingranaggi di un orologio. Naturalmente spetta alla politica che amministra dare gli indirizzi e governare le scelte, come dire: dare la corda all’orologio, ma affinché questo processo sia efficace, produttivo e giusto, due cose, deve avere ben chiare chi governa: la prima – mai chiedere cose personali o fare compromessi con la parte gestionale; la seconda riconoscere il merito e valorizzarlo. Consentitemi di concludere con le parole del Nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciate il 3 dicembre scorso in occasione della giornata mondiale sui diritti delle persone con disabilità. Il sindaco Fabio Accardi ha concluso: “E’ compito della società nel suo insieme, delle istituzioni, dei corpi intermedi, delle famiglie, dei singoli, abbattere questi muri e far crollare le barriere, fisiche e culturali, che impediscono una piena partecipazione alla vita della società. La diversità, delle scelte e delle abilità, è un patrimonio comune: la capacità di rispondere ai bisogni delle persone con disabilità è il metro attraverso cui si misura la nostra convivenza civile. La vita di tutti ne uscirà arricchita”. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha porto il saluto “per questa giornata di particolare significato di civiltà, di solidarietà, e intenso perché testimonia e sottolinea come la politica riesca a sapere rivolgere la necessaria attenzione anche agli ultimi, a coloro i quali hanno bisogno di particolari attenzioni”. Quella di oggi è una giornata particolare perché particolare è il suo significato; abbattere le barriere architettoniche, restituire alla fruizione di tutti la sala consiliare nella quale si è consacrata la volontà del popolo di Barrafranca, io credo che abbia un significato particolarmente alto”. Il presidente Nello Musumeci ha detto ancora: “Michele è fatto così; bisogna accettarlo così com’è senza retorica e senza infingimenti. Per questo nel 2005 siamo subito diventati amici quando assieme abbiamo deciso di fare un percorso politico comune E da allora siamo rimasti amici, unas amicizia che non si è mai interrotta”. Nello Musumeci ha continuato: “Un consigliere appassionato e innamorato della sua città, un consigliere che aveva con sé lo zaino pieno di futuro, un consigliere colpito in fronte dal destino, sul quale il destino si è abbattuto e lui ha risposto: ‘Peggio per il destino perché io non mi arrendo’ e non si è arreso ed è qui, testimonianza di tenacia, perseveranza, di passione e di amore. Il presidente Musumeci ha aggiunto: “Michele è l’esempio concreto di come la vita sia una sofferenza per tutti. Ecco perché il sostegno incontenibile della moglie, dei figli e l’amicizia della comunità barrese è valsa a fare di Michele un punto di riferimento per la critica mai improntata a pregiudizio ma con grande schiettezza e con grande sincerità”. Nello Musumeci ha poi puntato il dito contro una “retorica ipocrita; il vecchio è vecchio, l’anziano è anziano. Le ipocrisie servono a nascondere le proprie colpe. Bisogna usare il linguaggio della sincerità. Abbattere le barriere architettoniche è uno dei compiti prioritari che la pubblica amministrazione deve svolgere, è un obiettivo che deve raggiungere per consentire a tutti quelli che possono pur nella disabilità di potere partecipare da protagonista o da spettatore alla attività amministrativa, culturale, sociale, sportiva”. Il presidente Nello Musumeci ha continuato: “Io credo che noi abbiamo più di un motivo per recuperare”. Il fatto che i consiglieri comunali siano abbastanza giovani gli ha fatto dire che “questo è un buon segno e la politica si rigenera ed è importante”. Il presidente Nello Musumeci ha poi manifestato la sua contrarietà alla legge sulle quote che, “a mio avviso, non fanno onore alla società. La donna deve avere la capacità di conquistarsi un posto e soltanto così io credo che sia ragionevole potere dire che la politica è accessibile a tutti. Perché una donna possa appieno raggiungere gli obiettivi di essere ei di fare politica, servono i servizi essenziali, perché se una donna deve anche essere moglie, madre e lavoratrice diventa davvero difficile, rispetto all’uomo. È su questo fronte che la politica deve confrontarsi”. Rivolto ai ragazzi ha detto: “Concepite la politica come l’arte del possibile. La politica è l’arte più nobile che l’uomo abbia mai inventato 2 mila e 500 anni fa. La politica non deve essere la scorciatoia della vita ma una trincea costante. Non mettete mai la vostra libertà nelle mani degli altri. La forza di chi fa politica è potere guardare sempre negli occhi gli altri. Meglio un no sincero che un sì ipocrita e falso. La politica ha bisogno di essere concepita come un servizio al di sopra di ogni sospetto. Fate della politica un sacerdozio laico e uno spirito di servizio e non consideratela mai un passaporto, una protesi per superare le criticità di ogni giorno. La politica non deve essere mai un mestiere. La politica si fa con professionalità ma non deve essere una professione”. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha detto ancora: “Barrafranca vive un periodo particolare. Abbiamo bisogno di abbandonare un passato fatto di assistenzialismo, di favoritismo. Non dobbiamo affidare al fato il compito di determinare le sorti. La politica non deve vivere raccogliendo il consenso della giornata ma costruendo un prospettiva futura”. Il presidente Nello Musumeci ha concluso: “Voi oggi avete scritto una bella pagina di presente e di futuro e questo torna ad onore di tutta la classe dirigente di Barrafranca, della maggioranza e dell’opposizione, dei cittadini tutti che hanno condiviso il progetto di questa significativa testimonianza”. Al termine dei lavori, il sindaco Fabio Accardi ha donato al presidente Musumeci un libro sulla storia di Barrafranca, autori Carmelo Orofino e Salvatore Licata. Michele La Pusata, da parte sua, ha donato al presidente Nello Musumeci e all’assessore Bernadette Grasso una confezione di “Foglia Allegra”, una specialità della pasticceria barrese.
GAETANO MILINO