E’ diventato un Instagrammer il barrese Nunzio Gesualdo e la sua notorietà ha portato a pubblicare anche un libro sulla sua storia che va dalla sua infanzia fino ai nostri giorni. E’ molto noto sui social ed ha più di 23 mila fan che lo seguono. Nunzio ex giocatore della Barrese, è un ventenne semplice e pieno di tanta energia. ” Con i social ho un rapporto positivo e raccontando la mia storia non pensavo che appassionasse molte persone tra cui molti giovani. Da li si è aperto un mondo ed ho iniziato a dare il meglio di me. E adesso anche la presentazione del libro”. Il libro sarà presentato sabato, 25 luglio alle ore 21,30 nel noto locale “94012” di viale Generale Cannada. I Follower di Nunzio Gesualdo su Instagram sono 23.700.
Come hai iniziato questa tua avventura sui social?
Diciamo che non sono un nuovo arrivato nel campo dei social, infatti già nel 2012 attraverso Facebook postava foto che riscuotevano un notevole successo; il <<boom>> nei social l’ho riscosso negli ultimi anni tanto che mi ha portato a spostarmi l’attenzione su Instagram dove ho intrapreso una carriera da Instagrammer , in cui racconto principalmente la mia vita tramite Instagram Stories o foto sempre di maggiore qualità.
Le foto nel tuo lavoro hanno una rilevante importanza? Grazie ad un mio amico fotografo e grazie a mia madre che aveva iniziato a fargli foto fin da quando era bambino, notando il fatto che fosse molto fotogenico, ho intrapreso la mia passione che poi è diventato un lavoro. Anche grazie ad un amico stretto fin dall’infanzia nonché personal trainer, che mi ha aiutato tantissimo nel suo percorso , ho iniziato a fare le prime foto professionali per intraprendere una carriera da fotomodello .
Ora la tua storia, diffusa sui social, è diventato un libro?
E’ un tema molto attuale, ed è per questo che è diventato un libro, su input di molti miei followers. Ho quindi deciso di raccontare la mia vita con un libro.
Ci puoi dare qualche anticipazione?
All’età di tre anni ho ricevuto una grande batosta, la separazione dei miei genitori, è stato per me un periodo molto difficile, in ogni modo io sono rimasto con mia madre e i miei nonni materni che mi hanno da sempre aiutato tantissimo in modo da non farmi mai sentire la mancanza di mio padre, mia madre mi ha sempre detto che diventare genitori è la cosa più difficile al mondo, non esiste un libretto di istruzioni, l’unica cosa che si ha a disposizione è l’educazione che si trasmette dai propri genitori (i miei nonni), perché a volte si sbaglia ed è anche grazie a questo che si cresce. Sono grato a me stesso di aver trovato la forza e la determinazione di rialzarmi anche quando tutto mi stava crollando addosso , sono grato di aver scritto un libro ,contro ogni pregiudizio.