PIETRAPERZIA. L’opera è stata riportata a nuova vita grazie al progetto di adozione di “Pietraperzia 2.0”. La fontana, dopo diversi anni, è tornata a zampillare. L’opera si trova all’incrocio tra viale Marconi e via Palmiro Togliatti, a pochi passi dalla villa comunale “Parco delle Rimembranze”. La fontana è stata ripulita e restaurata dai volontari di “Pietraperzia 2.0”. La benedizione del manufatto ad opera di don Giovanni Bongiovanni, parroco di Santa Maria di Gesù. Presente il sindaco Antonio Bevilacqua. Intanto l’iniziativa è stata postata anche su facebook comune di Pietraperzia. Questo il post: “Grazie e complimenti al gruppo Pietraperzia 2.0 che ha restaurato ed adottato la fontana di Via Marconi. Qualche mese fa, in Comune, era stata siglata la convenzione sulla base del regolamento per l’adozione di spazi pubblici”. “Auspichiamo – si legge a conclusione del post – che la cittadinanza si goda e rispetti questo angolo recuperato e che altri seguano gli ormai numerosi esempi, adottando sempre più aree. Il paese è di tutti, prendiamocene cura”. Su una parete della fontana è fissato una pannello con gli stemmi di Comune e di “Pietraperzia 2.0” e i ringraziamenti a quanti hanno aiutato a restaurare la fontana. Davanti alla fontana un cartello con la scritta “Pietraperzia 2.0. La fontana è anche vostra. Curatela”. Pino Buccheri, uno dei responsabili di “Pietraperzia 2.0”, ha esordito con il dire che “una caratteristica di noi pirzisi è quella che non riusciamo a recidere il cordone ombelicale con il paese”. “Infatti – ha continuato Pino Buccheri – molti di questo gruppo viviamo lontani.
Ognuno di noi di Pietraperzia, quando si è fuori si pensa sempre a lu paisi”. “Io mi sono trovato in qualsiasi parte del mondo e sono stato preso in giro da mio figlio: ‘Pinsi sempri o paisi. Ma chi c’è nti stu paisi’. Non lo so, ce l’abbiamo nel Dna. Noi, ovunque si vada, pensiamo o paisi e cerchiamo pirzisi”. Pino Buccheri ha continuato: “Quando è iniziato questo brutto periodo di pandemia, attraverso i social abbiamo percepito un richiesta di aiuto che proveniva dal paese. Così, spontaneamente, si è creata una rete con persone che avevano voglia soltanto di aiutare”. Pino Buccheri ha continuato: “Il primo è stato Francesco Enea, ci siamo sentiti e abbiamo coinvolto altri. Immediatamente c’è stata una grande solidarietà. Noi eravamo lontani. In paese c’è stato chi ha agito sul posto. Noi abbiamo avuto anche aiuti dalla Germania, sia pirzisi che non pirsizi, dall’Emilia, Un’altra peculiarità di noi pirzisi è quella che riusciamo a fare amare questo paese anche a persone che non sono di Pietraperzia”.
Noi abbiamo avuto – ha concluso Pino Buccheri – un aiuto enorme da quasi tutti gli esercenti di Pietraperzia che hanno donato in maniera lodevole. L’augurio che facciamo, noi di ‘Pietraperzia 2.0’ è che si possa continuare con l’obiettivo di migliorare e fare prosperare il nostro amato paese”. Il sindaco Antonio Bevilacqua: “Io mi sono raccordato e ci siamo sentiti con Francesco e con qualche altro di ‘Pietraperzia 2.0’ presente in paese. Si è sentita la voglia di fare qualcosa di bello per Pietraperzia”. “Inizialmente – ha continuato il sindaco Bevilacqua – si è pensato di realizzare qualcosa per il paese. L’idea era quella di dare una mano alle famiglie in difficoltà. Poi si è pensato di fare qualcosa di bello per il paese. Questa fontana era un obiettivo ambizioso. Uno dei punti più difficili da realizzare nell’ambito delle aree che avevamo deciso di mettere a disposizione della collettività. Avendo visto che il gruppo aveva una particolare forza, ho pensato a questo ed ho proposto questo. C’è stata una grande volontà di portarlo avanti e di portarlo a termine. Difficoltà se ne sono succedute tante e diverse. Ciò nonostante il gruppo ha continuato a spingere anche se il periodo di luglio agosto non fosse dei più favorevoli. C’è stata la grande voglia di portarlo a termine, abbiamo dato il
nostro piccolissimo contributo e viene riconsegnata a Pietraperzia questa fontana”. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha aggiunto: “Il fatto che Pietraperzia venga amata tantissimo dalle persone che sono fuori è vero, ma Pietraperzia viene amata anche da chi ci vive e si inizia a vedere con occhio diverso anche il bello e il brutto. Quando sono fuori, gli stessi pietrini si adeguano all’ambiente in cui vivono. Se l’ambiente è bello i pietrini iniziano ad amare il bello. Da un po’ di tempo a questa parte anche quanti viviamo a Pietraperzia è bello richiamare chi si comporta male, chi non rispetta il proprio paese e fare anche un ulteriore passo, preoccuparsi di una parte del proprio paese. Questa non è una cosa scontata che avviene in altre parti della Sicilia e del sud”. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha poi detto:
“Oggi Pietraperzia si sta distinguendo per un aspetto culturale che, in qualche modo, sta evolvendo e voi siete un esempio vivo”. “Per questo, – ha concluso il sindaco Antonio Bevilacqua – a nome dell’amministrazione, e a nome di tutta la collettività. questa sera vi ringraziamo e siamo ben felici di essere a fianco a voi nel momento in cui viene riconsegnato alla collettività un bene così bello e importante che rivive in maniera bella e decorosa”. Don Giovanni Bongiovanni: “Sono felicissimo di essere stasera qui a dare anche una benedizione a questo lavoro che è stato rinnovato, restaurato, abbellito e ridonato alla collettività di Pietraperzia”. “Mi ha fatto piacere – ha continuato padre Bongiovanni – sentire Pino Buccheri che mette in evidenza l’amore che, anche quelli che non ci sono più, hanno per il proprio paese di origine. Noi che ci siamo amiamo il nostro paese ma dobbiamo trasmettere questo nostro amore anche alle nuove generazioni, anche agli altri. Purtroppo dobbiamo dire, e io non lo posso tacere, che non sempre dimostriamo amore per il nostro paese, amore per renderlo accogliente, pulito. Non mi fa piacere, uscendo da Pietraperzia, vedere le scarpate tutte disseminate di bottiglie avanzate. Si può bere anche la notte, però le bottiglie rimangano nelle macchine, nelle moto e vadano negli appositi contenitori. Il decoro di un paese non è affidato soltanto agli amministratori, ma a tutti i cittadini”. Don Giovanni Bongiovanni ha detto ancora: “Complimenti al gruppo ‘Pietraperzia 2.0’ perché con i loro sacrifici e il loro entusiasmo ridanno a Pietraperzia un bene; anche questo è un bene di Pietraperzia. Ci sono beni artistici, culturali. Questo è un bene monumentale, artistico, culturale”. Don Giovanni Bongiovanni ha detto ancora: “Mi permetto di raccomandarvi di continuare a vigilare perché questa fontane e il suo entourage e le aiuole siano ben custodite e ben conservate. Facciamo tutti la nostra parte. Con l’augurio che Pietraperzia continui ad essere un paese bello, amato da noi pirzisi ma anche dai paesi vicini, da chi viene di tanto in tanto. Ci sono persone che sono venute a Pietraperzia per la prima volta e lo trovano un bel paese. Pensate a quella bellissima piazza, il nostro santuario Madonna della Cava, il castello, l’ex convento di Santa Maria che attualmente viene restaurato”. Don Giovanni Bongiovanni ha concluso: Abbiamo tutte le carte in regola per essere un paese turistico e accogliente”. Al termine della benedizione, il taglio del nastro ad opera della piccola Lucrezia Puleo. GAETANO MILINO