Un’associazione che nasce dal desiderio profondo di valorizzare sotto ogni profilo la figura femminile. Prende il nome di “Donne in Circolo”, un’associazione di volontarie che accoglie al suo interno una trentina di donne tra avvocatesse, psicologhe, assistenti sociali ed educatrici. “Abbiamo scelto volontariamente come data il 25 novembre per presentarci al territorio – afferma la presidente Maria Concetta Aleo – proprio perché oggi è una giornata importante, una giornata carica di significati e oggi diventa ancora più importante sottolineare come la violenza esercitata su una donna non può appartenere ad una società che ambisce a definirsi civile”. Tutte donne che hanno costituito un modo di aggregazione per rimarcare come la donna deve essere sempre rispettata e anche valorizzata. “Sappiamo bene che le giornate di sensibilizzazione e leggi da sole non bastano ma che occorre una vera rivoluzione culturale incentrata sul rispetto e sulla valorizzazione delle diverse specificità uomo-donna fin dalla nascita. Donne in Circolo sente il bisogno di schierarsi dalla parte di tutte quelle donne che nella solitudine delle loro mura domestiche convivono non con l’uomo di cui si erano innamorate ma con la persona che anziché valorizzarle le mortifica nel profondo”. La situazione pandemica che si sta vivendo sicuramente ha peggiorato la situazione, il confinamento a casa, la convivenza prolungata ha portato inevitabilmente ad un aumento vertiginoso dei casi; nel 2020, durante il lockdown in Italia una donna ogni due giorni è stata massacrata, violentata e uccisa e il 77% delle violenze si è consumato in casa nella solitudine e nel silenzio delle mura domestiche; quella stessa casa arredata con amore e trasformata in un campo di battaglia senza vincitori.
La neo associazione svolgerà nel territorio dell’entroterra un lavoro di grande impegno sociale. “ L’aggregazione – afferma la vicepresidente Ylenia Giunta – nasce dalla voglia e dall’impegno di un gruppo di giovani donne che vogliono essere un punto di riferimento nel territorio per tutte coloro che subiscono, giorno dopo giorno, violenze di ogni genere. Dedicheremo particolare attenzione alla violenza assistita, ossia la violenza subita dai figli delle donne maltrattate”. Uno degli obiettivi futuri dell’associazione, è quello di realizzare dei progetti in cui saranno coinvolte le scuole di ogni ordine e grado del territorio. “ Riteniamo – continua Giunta – che le basi per sensibilizzare le generazioni future vadano gettate sin dai primi anni di scuola. È molto importante che i bambini ed i ragazzi comprendano il significato delle loro azioni e che la violenza, nei confronti di qualsiasi persona, non è mai la giusta soluzione per risolvere un problema.
Nonostante il momento non sia dei più semplici, siamo già a lavoro per calendarizzare gli eventi futuri. Questa iniziativa è per noi una sfida e faremo tutto ciò che è in nostro potere per compiere al meglio la nostra missione. Nessuna donna dovrà rimanere indietro”.
Un’associazione che, quindi, ha delle risorse umane importanti per dare un contributo notevole e migliorare il tessuto sociale del territorio.
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