PIETRAPERZIA. Gli studenti delle classi terze della scuola Secondaria di Primo grado “Vincenzo Guarnaccia”, dirigente scolastico professoressa Daniela Rizzotto, celebrano oggi, 10 febbraio 2021, Il giorno del ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo delle popolazioni istriane, fiumane e dalmate, una triste pagina della storia italiana del Novecento ancora oggi poco conosciuta, e che ha visto ancora una volta il prevalere della folle violenza e del cieco odio civile. Gli alunni dell’istituto hanno quindi approfondito queste tematiche storiche e hanno voluto omaggiare anche il signor Luigi Bruno, vittima delle foibe, presentando quanto da loro realizzato alla figlia, la signora Anna Maria Bruno, che anche quest’anno ha voluto donare la sua testimonianza diretta della tragica morte del padre e dell’esodo forzato della sua famiglia dalla città di Fiume. La signora Bruno svolge instancabilmente la missione di divulgazione e conoscenza di quanto è accaduto ed è ormai da qualche anno per la nostra scuola una preziosa testimone. La manifestazione è avvenuta a distanza, in modalità on line. Gli alunni, supportati dal team di docenti Erminia Viola (referente del progetto), Elisa Gentile, Maria Pititto, Rita Ficarra, Antonella Vasile, Cinzia Caminiti, Paola Buscemi, hanno presentato un percorso storico, artistico, musicale in cui sono state approfondite le tematiche trattate. Il progetto si articola in una breve trattazione storia degli eventi, nella presentazione di luoghi simbolo delle vicende presentate, quali alcune delle principali foibe ed il Magazzino 18 di Trieste, luogo della memoria dell’esodo forzato delle popolazioni istriane, fiumane e dalmate giunte in Italia. Gli alunni hanno quindi presentato alcuni brani musicali tratti dallo spettacolo teatrale di Simone Cristicchi “Magazzino 18” e realizzato dei disegni. Nell’illustrare la tematica, hanno infine presentato dei monologhi teatrali e recitato delle poesie sul tema. Il percorso si è concluso con due interviste immaginarie a due vittime infoibate: Norma Cossetto e Luigi Bruno. A conclusione della manifestazione la signora Bruno ha donato la sua preziosa testimonianza. Anna Maria Bruno ha rievocato i momenti in cui, lei piccola, suo padre Luigi è andato in questura a consegnare le armi e da lì non ha fatto più ritorno. Ha quindi parlato della battaglia da lei intrapresa, una volta divenuta adulta, perché anche alle vittime delle Foibe venisse dedicata una giornata celebrativa. Ha ricordato anche la profonda emozione da lei provata quando l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi – a cui lei aveva rivolto un accorato appello per l’istituzione della Giornata del Ricordo per le vittime delle foibe – le ha consegnato la pergamena in ricordo di suo padre Luigi. “Io – ha detto Anna Maria Bruno – nel leggere la motivazione della pergamena, sono scoppiata a piangere. Profonda emozione ho provato pure quando hanno intitolato una strada di Caltanissetta al martire ed eroe Luigi Bruno, onesto poliziotto e vittima di un turpe disegno di pulizia etnica”. Anna Maria Bruno ha poi elogiato il lavoro svolto dagli alunni. “Avete solo la colpa di farmi piangere per l’emozione. Avete lavorato molto bene e siete molto bravi. Siete una scuola eccezionale”. “Sono orgogliosa di partecipare anche se a distanza”, ha detto ancora Anna Maria Bruno. Lei poi ha poi affermato: “Io porto ancora nel mio cuore una ferita che mai si è rimarginata”.: “La mia battaglia – ha detto ancora Anna Maria Bruno – continuerà perché desidero conoscere il luogo preciso in cui è stato infoibato mio padre Luigi. La mia richiesta anche per potere portare un fiore e recitare una preghiera”. E ha concluso: “È giusto che conosciate la sua storia perché quanto avvenuto non accada mai più. Fate tesoro di tutto perché questo non succeda mai più ma lavorate intensamente per costruire un mondo di pace, amore e solidarietà”. La Dirigente scolastica Daniela Rizzotto ha affermato: “Le emozioni passano anche attraverso il web. I nostri ragazzi riescono a dare il massimo e lo hanno dimostrato in diverse occasioni”. “La sua presenza e la sua testimonianza – ha continuato la dirigente scolastica Daniela Rizzotto – ci arricchisce perché si tratta di una testimonianza viva di chi ha visto sparire nel nulla una persona cara. I morti non hanno colore ma nascono dalla discriminazione e dall’odio”. La dirigente scolastica Daniela Rizzotto ha concluso: “Il compito della Scuola è quello di formare i cittadini del domani perché questi gravi errori non si ripetano mai più”. GAETANO MILINO
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