Gli interventi erano stati interrotti, all’inizio del 2020, “per definire meglio – si legge nel settimanale Settegiorni – la progettazione e completare tutto l’iter burocratico previsto”. Intanto la Soprintendenza di Enna ha concesso, lo scorso 22 gennaio, il nulla osta ed autorizzato la ripresa dei lavori. A complicare la situazione, l’arrivo del lockdown, all’inizio del 2020, che aveva sospeso ogni attività. In tutto questo periodo era rimasta l’impalcatura che aveva provocato l’interdizione all’uso dei portoni laterali e dello scivolo. Per entrare in chiesa si poteva utilizzare solo “il portone centrale sprovvisto di antiporta”, si legge nello stesso settimanale Settegiorni. “Tale apertura, sprovvista di antiporta, lasciava entrare in chiesa sia il freddo che il caldo, a seconda delle stagioni”. Dopo la riformulazione del progetto da parte dei tecnici, la Soprintendenza ha autorizzato la ripresa dei lavori. Tra gli interventi previsti il restauro della facciata centrale e di quella laterale di via Cateva. In particolare verranno effettuati interventi di pulizia dell’intonaco e il rifacimento dello stesso e il restauro degli acroteri – elementi decorativi che coronano il vertice e gli angoli del frontone nei templi antichi. Verranno sostituiti anche gli infissi e le grondaie e sistemate le coperture dei locali della sacrestia. Il finanziamento, per un importo totale di 500 mila euro, arriva dalla Regione Sicilia. “Si è aggiudicato l’appalto della gara, espletata nel giugno 2019 – si legge ancora in Settegiorni – il CIPAE (Consorzio Imprese Provinciali Artigianato Ennese) con un ribasso del 30,20 %”. Progettisti sono l’architetto Rosa Rinella e l’ingegnere Giuseppe Lo Porto. L’ingegnere Lo Porto designato pure direttore dei lavori. RUP – Responsabile Unico del Procedimento – è il geometra Rocco Bongiovanni, Ufficio Tecnico Comunale di Pietraperzia. GAETANO MILINO
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