Lo dice il sindaco di Pietraperzia Salvuccio Messina. La dichiarazione del sindaco di Pietraperzia riportata su facebook comune di Pietraperzia dopo l’incontro istituzionale con il sottosegretario alle infrastrutture Giancarlo Cancellieri.“Oggi – scrive il sindaco Salvuccio Messina – si è svolto un incontro nella sede Comunale e successivamente sulla SS 640 dir, per discutere la problematica relativa all’avvio dei lavori sul viadotto Villano, tra l’Amministrazione Comunale rappresentata dal Sindaco Salvuccio Messina, il Sottosegretario alle Infrastrutture Onorevole Giancarlo Cancelleri, il Sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, il Sindaco di Barrafranca Fabio Accardi e i funzionari dell’Anas architetto Domenico Curcio, il geologo dottor Carmelo Sorce e l’ingegnere Giuseppe Sorce”.“A quanto detto dai tecnici dell’Anas, – scrive ancora il sindaco di Pietraperzia Salvuccio Messina – i lavori molto probabilmente inizieranno tra la fine di Aprile e i primi di Maggio”. “A breve – scrive ancora il sindaco di Pietraperzia Salvuccio Messina – si farà un ulteriore incontro per studiare un’alternativa che consentirebbe il transito ai mezzi leggeri già durante lo svolgimento dei lavori”. Il sindaco Salvuccio Messina conclude: “Continua insistentemente l’impegno del Sindaco Salvuccio Messina. L’arteria collega Pietraperzia e Caltanissetta e dimezza tempi e distanze tra i due centri. La bretella è chiusa al traffico dal 2 novembre 2018. La chiusura al traffico a causa di una frana in corrispondenza del viadotto Villano 1. Il “guasto” ha provocato, sulla sede stradale, una “fessura” che attraversa l’intera larghezza della sede stradale stessa. Allo stato attuale, per andare da Pietraperzia a Caltanissetta e viceversa bisogna percorrere la provinciale 1 ”Pietraperzia Piano Noci” e imboccare la statale 560 dal bivio Malanotte fino a Capodarso. A Capodarso si entra sulla statale 626 Caltanissetta Gela. Questo “periplo” comporta un allungamento di una decina di chilometri e circa mezz’ora di percorrenza. GAETANO MILINO
GDF CATANIA. Smascherato un complesso schema di distrazione di beni aziendali e frode fiscale per un valore di tre milioni di euro.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di